Abusi, molestie e torture. Sarebbero quelli subiti dalla cantante Sinead O'Connor che, nel corso di un'intervista televisiva concessa alla trasmissione Dr. Phil, ha parlato di un'infanzia da incubo trascorsa tra le angherie di una madre padrona che l'avrebbe vessata in ogni modo. Nel corso dell'intervista choc la pop star degli anni '90 a proposito della madre ha detto: "Era posseduta: aveva una stanza della tortura, sorrideva e godeva mentre ti feriva. Mi costringeva a dire 'Non sono niente' quando mi picchiava".
Evidente che i problemi psicologici e le dipendenze da alcol e droghe cui cui la O'Connor fa i conti da una vita intera nascono da lì. Dal non rapporto con una madre despota e, a detta di Sinead, intimamente sadica.
"Era davvero molto, molto triste" ha concluso l'artista cinquantenne firma di Nothing Compares 2 U. All'intervistatore che le ha chiesto quale sia il ricordo migliore della madre Sinead, senza esitazione, ha risposto: "Quando è morta".