Ha curato il character design, cioè ha creato delle tavole di studio per capire l'aspetto e i costumi da dare ai vari personaggi. Qualcuno poi avrà creato degli storyboard partendo dalla sceneggiatura e infine lo studio d'animazione coreano ha animato scena per scena, seguendo gli storyboard e consultando le tavole di Manara.Originariamente Scritto da von right
Nessuno si può mettere da solo a creare un cartone animato di queste proporzioni, ci vogliono decine di persone.
Che non l'avesse fatto da solo ci ero arrivato anche da solo
Solo non sapevo se se ne fosse occupato "lui" direttamente o avesse curato solo i riferimenti come mi hai appena spiegato (e grazie per averlo fatto).
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hai detto solo?
Già, ho scritto solo un pò male
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Stasera nuova puntata.
Celentano ha rotto il cazzo con la sua filosofia contro il consumismo ed alla fine è diventato un Prodotto di se stesso.
Ed i poveri gonzi che lo "adorano" ed "acquistano".
Da me avrà stocazzo. Snobbato alla grande.
DISCLAIMER: Questo post non invita a commettere reati ne tantomeno ad infrangere la legge (degli uomini o Divina). Quanto scritto può essere parzialmente o totalmente falso o frutto della fantasia (malata) dell'autore. L'autore non si assume responsabilità per quanto scritto, suggerito o sottointeso da questo post.
Sono curioso di vedere lo share di stasera, secondo me ora che è sparito l'effetto novità sarà in picchiata
dovrebbero mandarla nelle ex repubbliche sovietiche sta roba, mica qua
https://www.corriere.it/spettacoli/1...afeb08d9.shtml
Fuga da Adrian. Non solo dei telespettatori (lo scarto tra la prima e la seconda puntata è stato di ben 6 punti di share), ma anche di chi ci ha lavorato. Milo Manara ci ha pensato un po’ su e ora sembra prendere le distanze dal cartoon di Celentano, forse anche perché l’impatto grafico di cui si vagheggiavano mirabilie ha lasciato piuttosto perplessi. Manara questa volta anziché esprimersi con i disegni, ha scelto le parole affidate a Facebook: «In merito alle inesattezze che stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian — per la quale sento parlare di “Disegni di Milo Manara” (o addirittura di “Graphic novel di Milo Manara”...) — credo di dover fare alcune precisazioni. Nel lontano 2009 accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character designer, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D’Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell’incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie».
Le perplessità del disegnatore
Fin qui tutto bene, poi arriva una spiegazione che sa di giustificazione: «Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell’animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito». Perplessità che però Manara non aveva sollevato in sede di presentazione di Adrian: intervistato sul progetto questi dubbi si era dimenticato di esternarli.
vabbè, manara poteva anche starsene zitto. Il soldo l'ha preso, il prodotto fa cagare, sappiamo tutti che sa disegnare e che quel che han mandato non l'ha fatto lui.
Ha fatto bene invece, ha capito che si prevede shitstorm
Vabbè buttare gli storyboard in mezzo alle animazioni così a cazzo è una roba oscena, neanche un progetto delle medie
Ha fatto bene a chiarire, visto che il consumatore medio non sa la differenza tra character designer e animatore. La serie viene, per fini commerciali, spacciata come "disegnata da Manara". Gli saranno giunte all'orecchio accuse del tipo "il cartone di Manara fa schifo" e giustamente ha voluto meglio definire le sue responsabilità.
Il consumatore medio nemmeno sa chi è Manara
Manara: Adrian? Inesattezze sul mio coinvolgimento
'Non mi sono assolutamente occupato della lunga produzione'
visto 5 minuti in diretta, a che episodio siamo?
È di un retorico che fa venire le vertigini
Ho visto qualche minuto di Aspettando Adrian: non capisco dove vogliano andare a parare. Ci sono sketch con i comici, balletti, siparietti. In una di queste scenette c'era Celentano che si confessava da frate Frassica e diceva che in realtà i pochi ascolti erano una cosa voluta, una forma di ribellione e che spera che all'ultima puntata rimarrà un solo ascoltatore: quello sarà il salvatore del mondo. In generale è uno spettacolo troppo autoreferenziale, poco chiaro. Non capisco il nesso che c'è tra questo e il successivo cartone.
Ho visto anche qualche minuto del cartone animato: ok, non è certo un prodotto da cui traspaiono i milioni di euro spesi, ma non è orribile come si dice. È molto statico, inquadrature fisse, i personaggi sembrano muoversi un po' a rallentatore, alcuni gesti appaiono innaturali, altre volte i personaggi sembrano "fluttuare". Ma può comunque essere piacevole, i fotogrammi presi singolarmente sono ben disegnati, le espressioni dei volti sono coerenti con i dialoghi. Il doppiaggio non mi è dispiaciuto. L'aspetto generale è quello di un prodotto d'animazione televisivo a budget medio-basso, non troppo distante da buona parte dei prodotti d'animazione televisivi che vengono realizzati in questo periodo e che ricadono nella fascia di budget medio-basso. Non mi esprimo sulla trama perchè ho davvero visto poco.
Il vero problema è stata la travagliata produzione e il modo con cui il prodotto è stato sponsorizzato, volendolo far passare come kolossal, come evento, cosa che assolutamente non è. Fossero riusciti a realizzarlo con costi più idonei al prodotto finito, non ci sarebbe nulla da dire. Mi spiego in maniera ancora più chiara: il problema non è il prodotto di bassa qualità, il problema è che per ottenerlo è stato speso un capitale non in linea con questo tipo di produzione. Per giustificare i costi gli è stato montato attorno un evento inutile, fuorviante, prepotente, cosa che alla fine ha innescato un effetto boomerang e che non ha fatto altro che mettere in risalto la bassa qualità del prodotto.
Personalmente questa serie l'avrei destinata ad un canale meno di massa come Rai 4, avrei eliminato lo spettacolo che precede il cartone animato e ogni apparizione in carne e ossa di Celentano, avrei tenuto solo la serie animata. Una singola puntata a settimana, non necessariamente in prima serata, e poi avrei fatto uscire un cofanetto. Tutto molto più sobrio, nessuno spot altisonante, nessuna frase come "la serie evento dell'anno". Penso che questo sarebbe stato il suo giusto contesto, nessuno avrebbe gridato allo scandalo e sono sicuro che in molti avrebbero finito pure per apprezzarlo per quello che è. In alternativa a Rai 4, avrei cercato di portarlo in blocco su Netflix.
Veramente i discorsi retorici sono quelli fatti bene, non le fregnacce.visto 5 minuti in diretta, a che episodio siamo?
È di un retorico che fa venire le vertigini
Roba tipo:
- I have a dream that one day this nation will rise up and live out the true meaning of its creed: "We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal."
- We shall go on to the end, we shall fight in France, we shall fight on the seas and oceans, we shall fight with growing confidence and growing strength in the air, we shall defend our Island, whatever the cost may be, we shall fight on the beaches, we shall fight on the landing grounds, we shall fight in the fields and in the streets, we shall fight in the hills; we shall never surrender, and even if, which I do not for a moment believe, this Island or a large part of it were subjugated and starving, then our Empire beyond the seas, armed and guarded by the British Fleet, would carry on the struggle, until, in God’s good time, the New World, with all its power and might, steps forth to the rescue and the liberation of the old
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