Olindo e Rosa innocenti

[Ceccazzo]

Lo speciale de “Le Iene” andato in onda martedì sera ci obbliga a prendere una posizione.

A dodici anni da un dramma che ha strappato nel sangue la nostra famiglia - togliendoci nostra madre, nostra sorella e Youssef, con anche il sacrificio della signora Cherubini e segnando per sempre le nostre vite - dopo 3 gradi di giudizio seguiti con dolorosa pazienza in ogni udienza, interrogatorio, analisi di prove; dopo 3 sentenze di colpevolezza ormai definitive; vorremmo solo vivere le nostre vite.

Abbiamo sempre preferito il silenzio, cercando di imitare l’esempio di nostro Padre.

Tuttavia, da aprile dello scorso anno sino a ieri, siamo stati fatti oggetto di un’incredibile ed ingiusta campagna di sospetti, con azioni radio-televisive rivolte non ad una asserita verità e nemmeno ad un esercizio (sterile) di revisione di prove già spese ed a processi ormai esauriti,
ma ad insinuare nel pubblico un sospetto infame su Pietro.

L’insinuazione, tanto più fintamente celata, è ancora più grave di una accusa plateale: semina il dubbio e rovina per sempre chi, così, è vittima due volte.
Davvero: la calunnia è un venticello.

Abbiamo deciso di non sopportare oltre, chiedendo giustizia a chi è chiamato per ruolo ad affermarla e dando così incarico al nostro legale di perseguire ogni diffamazione, specie se insinuante.

Dato che questa aberrante attenzione non si placava, abbiamo deciso di farci sentire una volta per tutte in un confronto diretto e serio con Franca Leosini, confidando di poter poi tornare alle nostre vite.

Niente da fare: ieri Le Iene non si sono limitate ad una discutibile affermazione di innocenza, ma si sono abbandonate a subdole insinuazioni di colpevolezza, annunciate sin dai promo: inaccettabili, per la gravità assoluta del crimine anche solo avvicinato a Pietro.

Crediamo con fermezza che le responsabilità si facciano valere nelle aule di Giustizia e questo vale per tutti.
Per questo affideremo ai Giudici la valutazione su ogni affermazione diffamante, tanto più se insinuata: il dolore resta, ma il rispetto di ruoli, funzioni, lavoro e persone va difeso.

Pietro Castagna e Beppe Castagna

[manuè]

Lo speciale de “Le Iene” andato in onda martedì sera ci obbliga a prendere una posizione.

[Sandro Storti]

Io c'ero

[Necronomicon]

Io c'ero

Sei tu, dunque, l'assassino?

[fulviuz]

La TV di piersilvy abberluscone attinge a piene mani da quella d'oltreoceano: puttanate per fare share.
Mancano solo i giornaletti che parlano di ufi e signore molestate da elfi, in b4 già ci sono e sono editi abberlusconelandia.

[Stefansen]

abbiate paura dei giudici io vi lo dico


una volta ero come Travaglio


ero giovine ed ingenuo et sommamente iniorante


ora sono vecchio e cinico, sempre sommamente iniorante è vero, ma insomma, ecco.
sui giudici abberluscone non c'aveva tutti i torti!1!!1!
e come non fidarsi di uno a cui a quella età ci piace ancora u pilu!1!!1

Il buon Davigo dice sempre che non esistono errori giudiziali in quanto il giudice non può commettere errori, o non come li pensiamo noi. Lui si ritrova davanti le prove fornitegli dagli inquirenti e periti vari e in base a quelli commuta la pena. Se quelle prove sono fallaci non è colpa del giudice ma degli inquirenti. Quandi la colpa è soprattutto la vostra che non fate bene le indagini

[hoffmann]

Il buon Davigo dice sempre che non esistono errori giudiziali in quanto il giudice non può commettere errori, o non come li pensiamo noi. Lui si ritrova davanti le prove fornitegli dagli inquirenti e periti vari e in base a quelli commuta la pena. Se quelle prove sono fallaci non è colpa del giudice ma degli inquirenti. Quandi la colpa è soprattutto la vostra che non fate bene le indagini

Mica male come difesa

Come dire che il cuoco non può cucinare male: se il piatto è una merda è colpa di chi ha venduto gli ingredienti

“Ma è tutto bruciato!”
“Allora è colpa pure di chi mi ha venduto i fornelli”

[Zhuge]

Davigo è uno che sosterrebbe tranquillamente il concorso esterno in omicidio del venditore di coltelli.

[Stefansen]

Mica male come difesa

Come dire che il cuoco non può cucinare male: se il piatto è una merda è colpa di chi ha venduto gli ingredienti

“Ma è tutto bruciato!”
“Allora è colpa pure di chi mi ha venduto i fornelli”

Non è del tutto campata in aria come cosa. Nel caso dei coniugi di Erba, la difesa si appella sul fatto che l'analisi sulla macchia di Dna sull'auto sia stata presa a cazzo di cane. Se davanti al giudice la polizia scientifica dice che no, è tutto ok che ne può sapere il giudice? Logico che valuta quella prova come attendibile e la inserisce nel quadro accusatorio.

Discorso diverso è invece in casi in cui ad esempio il giudice valuta l'omicidio colposo invece che omicidio volontario, omicidio non premeditato invece di omicidio premeditato una volta che gli si sono portati davanti tutti i fatti. Quello è un vero e proprio errore di sua competenza

[alastor]

Discorso diverso è invece in casi in cui ad esempio il giudice valuta l'omicidio colposo invece che omicidio volontario, omicidio non premeditato invece di omicidio premeditato una volta che gli si sono portati davanti tutti i fatti. Quello è un vero e proprio errore di sua competenza

ciontoli is amused

[1/Zero]

Mica male come difesa

Come dire che il cuoco non può cucinare male: se il piatto è una merda è colpa di chi ha venduto gli ingredienti

“Ma è tutto bruciato!”
“Allora è colpa pure di chi mi ha venduto i fornelli”

Maxi rotfl

[Sandro Storti]

Sei tu, dunque, l'assassino?

Non ricordo

[manuè]

Mica male come difesa

Come dire che il cuoco non può cucinare male: se il piatto è una merda è colpa di chi ha venduto gli ingredienti

“Ma è tutto bruciato!”
“Allora è colpa pure di chi mi ha venduto i fornelli”