Ne riparliamo quando ti verrà il cancro, coso.
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Ne riparliamo quando ti verrà il cancro, coso.
Solo le checche piangono
sono arrivati gli alfieri dell'OW THE EDGE
:popcorn:
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Si si mi raccomando COMBATTETE!
Vedrete che le cellule del cancro percepiranno la vostra forza di volontà e scapperanno.
Ricordo una lettera ad un quotidiano di un malato di cancro che la pensava esattamente come me, si sentiva quasi offeso da questi atteggiamenti del cazzo.
Ho avuto la sfortuna di vivere molto tempo a contatto con malati di cancro e, benché ognuno la viva in maniera assolutamente personale, li ho sempre distinti tra chi affronta la malattia e chi si fa sopraffare dallo sconforto. Il concetto di guerriero, sintetizzando, è legato ai primi.
Non è che è gente che se ne va in giro con una zweihandern all'hospice, sono persone che affrontano la malattia di petto, senza piangersi addosso, vivendo ogni momento che resta, cercando positività dove è possibile trovarla, il fatto di sapere che manca x e comunque non viverla negativamente (perché tutti dobbiamo morire ma sapere quasi il giorno in cui accadrà è tutta un'altra cosa).
È gente con le palle, in sintesi.
quindi se una cerca di reagire alla situazione più estrema che c'è non ha il diritto di sbroccare anche un po'?
certi commenti mi fanno proprio schifo
Una persona che non ce la fa da sola è una persona normalissima (io sarei tra questi, per inciso) ed è il motivo per cui il supporto psicologico deve iniziare subito dopo la diagnosi.
È chi riesce a trovare positività comunque nell'ora più buia che secondo me è veramente eccezionale, come nello sport non è che tutti facciamo i 100 metri in 10 secondi, ci sono alcune persone che su determinati aspetti della vita eccellono.
Affrontare una malattia del genere è una delle cose più difficili che credo possano capitare, ammiro chi riesce dove io non riuscirei
Non è quello... è che se davanti a te hai due strade per affrontare la malattia, tanto vale adottare quella che ti aiuta a sentirti un minimo in controllo, che ti dà la forza di resistere all'oscuro richiamo del lasciarsi sopraffare.
E' una battaglia psicologica. C'è chi la intraprende e grazie a questo può resistere meglio alle pressioni che comunque vivrebbe e chi invece nemmeno concepisce di avere un'alternativa e si lascia investire dalle cose negative che comunque ci sono e sulle quali è (più) facile fissarsi.
Sì, dall'esterno questa retorica può anche dare fastidio perché sembra autocelebrativa (e nel caso di personaggi pubblici pare avere il doppio fine di raccogliere visibilità e big money) ma in definitiva è una cosa che serve a chi quella situazione la vive (direttamente o come familiare/amico), quindi anche sticazzi se chi non è malato e non ha familiari/amici malati si sfastidia.
Nel mio piccolo ho visto amici e parenti affrontarla in modo diverso.
Chi si è praticamente arreso subito, chi la ha affrontata come un leone e chi ha deciso di ignorare il cancro ma sicuramente nessuno ha provato a guadagnarci.
Tutti si sono fatti curare da medici più o meno competenti, paradossalmente quella che ha ignorato i tumori ( alla giugolare e focolai un pò ovunque) provando a continuare come sempre ha fatto è quella che sta resistendo più di tutti.
Mi spiace.
io spero che in futuro ci siano nuove tecniche per sconfiggere il cancro..
la chemio è tosta...
ce ne sono già tante altre, in certi casi molto più efficaci delle chemio
essendo un "affare" la ricerca sta facendo passi da gigante, ho in famiglia una persona che fa immunoterapia con risultati veramente sorprendenti, dieci anni fa avrebbe avuto pochi giorni di vita dalla diagnosi
gli effetti collaterali sono comunque devastanti...
Nadia Taffo