Come cazzo fa a piacervi il signore degli anelli?

[Sandro Storti]

La trilogia degli anelli la lessi prima dell'uscita dei film. Avevo 14 anni. Lo hobbit lo scoprii ai 16. Ai 17 avevo letto tutti i compendi e parodie.

Harry Fotter non lo tocco manco con un dito. E avrò visto mezzo film.

Terry Brooks con i suoi Shannara potevano anche plagiare meno Tolkien.

Malazan fa cagare.

[BigDario]

Letto per la prima volta nel 1993 (a 16 anni) e lo sto rileggendo proprio ora per...bhò...forse la sedicesima volta.

Giudicare LOTR coi canoni di oggi è invero molto difficile, visto tutti gli apporti che dal 1955 ad oggi ci sono stati nella letteratura Fantasy. LOTR parte come una semplice favola bucolica (che trova appunto il massimo paradigma in una figura come quella di Tom Bombadil), per poi trasformarsi lentamente in epopea cavalleresca. Sicuramente la parte di Tom segna la linea di confine e di transizione tra le due anime del libro; terminano con Bombadil le atmosfere più bucoliche e fiabesche de Lo Hobbit e si entra in contatto con la vera storia ed il co-protagonista (assieme a Frodo e Sam) degli eventi narrati nella trilogia.

E' un libro che va sicuramente letto per l'apporto importante che ha dato al genere. Per la prima volta viene data una dimensione coerente, un'organizzazione, un background importante e solido a figure fiabesche come elfi, nani, orchi e gnomi, che smettono di essere figure vaghe e dalla natura misteriosa come erano nei romanzi cavallereschi e nei poemi epici cui Tolkien si rifà. Per la prima volta viene creato in forma più concreta rispetto al passato un mondo alternativo con una sua storia, i suoi popoli, le sue lingue e le sue divinità.

Anacronistico da leggere oggi? Per molti versi si. Ma senza LOTR forse non avremmo avuto i racconti dei Forgotten Realms, Dragonlance, Elric di Melnibone, La Ruota del Tempo, Shannara (che dopo qualche libro riesce a distaccarsi dalle orme del lavoro di Tolkien), Belgariad e Mallorean, La Spada della Verità, Le Cronache di Ghiaccio e Fuoco, Geralt di Rivia, la trilogia del Sole Nero, ecc...

[Moloch]

Malazan fa cagare.

ERETICO

[Vox]

Ci vuole coraggio a criticare così Tolkien

[Sinex/]

Letto per la prima volta nel 1993 (a 16 anni) e lo sto rileggendo proprio ora per...bhò...forse la sedicesima volta.

Giudicare LOTR coi canoni di oggi è invero molto difficile, visto tutti gli apporti che dal 1955 ad oggi ci sono stati nella letteratura Fantasy. LOTR parte come una semplice favola bucolica (che trova appunto il massimo paradigma in una figura come quella di Tom Bombadil), per poi trasformarsi lentamente in epopea cavalleresca. Sicuramente la parte di Tom segna la linea di confine e di transizione tra le due anime del libro; terminano con Bombadil le atmosfere più bucoliche e fiabesche de Lo Hobbit e si entra in contatto con la vera storia ed il co-protagonista (assieme a Frodo e Sam) degli eventi narrati nella trilogia.

E' un libro che va sicuramente letto per l'apporto importante che ha dato al genere. Per la prima volta viene data una dimensione coerente, un'organizzazione, un background importante e solido a figure fiabesche come elfi, nani, orchi e gnomi, che smettono di essere figure vaghe e dalla natura misteriosa come erano nei romanzi cavallereschi e nei poemi epici cui Tolkien si rifà. Per la prima volta viene creato in forma più concreta rispetto al passato un mondo alternativo con una sua storia, i suoi popoli, le sue lingue e le sue divinità.

Anacronistico da leggere oggi? Per molti versi si. Ma senza LOTR forse non avremmo avuto i racconti dei Forgotten Realms, Dragonlance, Elric di Melnibone, La Ruota del Tempo, Shannara (che dopo qualche libro riesce a distaccarsi dalle orme del lavoro di Tolkien), Belgariad e Mallorean, La Spada della Verità, Le Cronache di Ghiaccio e Fuoco, Geralt di Rivia, la trilogia del Sole Nero, ecc...

[Cek]

Mai visto un film

Figuriamoci se vado a leggere il libro

[Glasco]

Per la prima volta viene creato in forma più concreta rispetto al passato un mondo alternativo con una sua storia, i suoi popoli, le sue lingue e le sue divinità.

la roba più fiCa per me. tutta la parte alla fine coi nomi, gli alfabeti, la genealogia mi mandavano ai matti

e la mappa

edizione rusconi del 1992

[Necronomicon]

la roba più fiCa per me. tutta la parte alla fine coi nomi, gli alfabeti, la genealogia mi mandavano ai matti

e la mappa

edizione rusconi del 1992

Uhm... Quella che chiama gli orchi "orchetti"?

[Ptaah2]

Piccola parentesi: Per me distinguere tra fantasy e fantastico è inutile. Anche perché per Fantasy spesso si intende il plagio di Tolkien (nani draghi elfi e compagnia Bella), il che denota un genere chiuso in sé stesso senza possibilità di originalità e rinnovamento. Sono arrivato a questa conclusione dopo aver letto una marea di spazzatura simile dai 9 ai 13 anni

Synergo nel suo video sul genere Fantasy lo spiega bene.

- - - Aggiornato - - -

Letto per la prima volta nel 1993 (a 16 anni) e lo sto rileggendo proprio ora per...bhò...forse la sedicesima volta.

Giudicare LOTR coi canoni di oggi è invero molto difficile, visto tutti gli apporti che dal 1955 ad oggi ci sono stati nella letteratura Fantasy. LOTR parte come una semplice favola bucolica (che trova appunto il massimo paradigma in una figura come quella di Tom Bombadil), per poi trasformarsi lentamente in epopea cavalleresca. Sicuramente la parte di Tom segna la linea di confine e di transizione tra le due anime del libro; terminano con Bombadil le atmosfere più bucoliche e fiabesche de Lo Hobbit e si entra in contatto con la vera storia ed il co-protagonista (assieme a Frodo e Sam) degli eventi narrati nella trilogia.

E' un libro che va sicuramente letto per l'apporto importante che ha dato al genere. Per la prima volta viene data una dimensione coerente, un'organizzazione, un background importante e solido a figure fiabesche come elfi, nani, orchi e gnomi, che smettono di essere figure vaghe e dalla natura misteriosa come erano nei romanzi cavallereschi e nei poemi epici cui Tolkien si rifà. Per la prima volta viene creato in forma più concreta rispetto al passato un mondo alternativo con una sua storia, i suoi popoli, le sue lingue e le sue divinità.

Anacronistico da leggere oggi? Per molti versi si. Ma senza LOTR forse non avremmo avuto i racconti dei Forgotten Realms, Dragonlance, Elric di Melnibone, La Ruota del Tempo, Shannara (che dopo qualche libro riesce a distaccarsi dalle orme del lavoro di Tolkien), Belgariad e Mallorean, La Spada della Verità, Le Cronache di Ghiaccio e Fuoco, Geralt di Rivia, la trilogia del Sole Nero, ecc...

Gli Orchi (Orcs) li ha inventati totalmente Tolkien, quelli delle fiabe tradizionali sono altre creature (Ogres).
Sono i traduttori originali che hanno fatto un errore madornale usando lo stesso termine

[Glasco]

Uhm... Quella che chiama gli orchi "orchetti"?

confermo, ho appena controllato

ricordo che faceva la distinzione tra gli orchetti e quelli più grossi e più incazzati, gli urukosi

[Chiwaz]

la roba più fiCa per me. tutta la parte alla fine coi nomi, gli alfabeti, la genealogia mi mandavano ai matti

e la mappa

edizione rusconi del 1992

Ottima edizione.
Pure la traduzione era figa, e Orchetti era stata un'ottima intuizione.

[Sinex/]

Anche a me piacciono le descrizioni.

È proprio la roba bucolica che dice big Dario che mi fa salire l'ostia.
però la sua descrizione è stata talmente appassionato e accorata che gli do credito e vado avanti

[Gilgamesh]

Letto a 11 anni, gli "orchetti" me li immaginavo come gli alieni cinghialosi del palazzo di Jabba nel ritorno dello jedi

[Maelström]

Anche a me piacciono le descrizioni.

È proprio la roba bucolica che dice big Dario che mi fa salire l'ostia.
però la sua descrizione è stata talmente appassionato e accorata che gli do credito e vado avanti

La parte bucolica che sembra scritta "a scazzo" ha un senso ma bisogna leggere il libro fino in fondo per capirlo e magari aver letto anche il Silmarillion.

Bombadil, che se ci fai caso viene descritto sempre a cantare, è un personaggio ambiguo, potrebbe essere la reincarnazione della divinità suprema che ha creato il mondo partendo da una musica (bisogna leggere il Silmarillion per capire di che si tratta).
Sicuramente non è umano ma un personaggio tipo Sauron, Gandalf e compagnia bella che trascendono da entità superiori scese in terra per compiere il bene o il male.


Inoltre,anche tralasciando questo dettaglio, il fatto di inserire un personaggio così strambo che butta tutto in ciaciara saltellante fa in modo che gli eventi narrati dopo (che sono più epici e drammatici) abbiano ancora più risalto.

Il fatto di riuscire a suscitare sensazioni così diverse nello stesso racconto fa di Tolkien un genio.
Inoltre va tenuto presente che per scrivere il libro ha impiegato tanti anni e nel corso degli anni è invecchiato con la conseguenza che è cambiato il suo modo di vedere le cose, la parte scritta quand'era giovane è più allegra e spensierata, la parte scritta quand'era più vecchio è molto più cupa e seriosa.


Di sicuro scrivere un'opera del genere negli anni 50 partendo da zero senza che nessuno avesse mai scritto roba fantasy prima a cui ispirarsi è qualcosa di memorabile.
Anche perchè non ha solo scritto un racconto, ha creato un mondo con la sua geografia, lingue inventate da zero con una vera e propria grammatica, alberi genealocici e razze.
Robe assurde.

[Picard]

Twilight non conosco nessuno nato negli anni '80 che l'abbia letto

Eccomi.

[Baddo]

sì ma nel film non hanno messo tom bombadil quindi è una merda

Bon

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[Baddo]

Letto per la prima volta nel 1993 (a 16 anni) e lo sto rileggendo proprio ora per...bhò...forse la sedicesima volta.

Giudicare LOTR coi canoni di oggi è invero molto difficile, visto tutti gli apporti che dal 1955 ad oggi ci sono stati nella letteratura Fantasy. LOTR parte come una semplice favola bucolica (che trova appunto il massimo paradigma in una figura come quella di Tom Bombadil), per poi trasformarsi lentamente in epopea cavalleresca. Sicuramente la parte di Tom segna la linea di confine e di transizione tra le due anime del libro; terminano con Bombadil le atmosfere più bucoliche e fiabesche de Lo Hobbit e si entra in contatto con la vera storia ed il co-protagonista (assieme a Frodo e Sam) degli eventi narrati nella trilogia.

E' un libro che va sicuramente letto per l'apporto importante che ha dato al genere. Per la prima volta viene data una dimensione coerente, un'organizzazione, un background importante e solido a figure fiabesche come elfi, nani, orchi e gnomi, che smettono di essere figure vaghe e dalla natura misteriosa come erano nei romanzi cavallereschi e nei poemi epici cui Tolkien si rifà. Per la prima volta viene creato in forma più concreta rispetto al passato un mondo alternativo con una sua storia, i suoi popoli, le sue lingue e le sue divinità.

Anacronistico da leggere oggi? Per molti versi si. Ma senza LOTR forse non avremmo avuto i racconti dei Forgotten Realms, Dragonlance, Elric di Melnibone, La Ruota del Tempo, Shannara (che dopo qualche libro riesce a distaccarsi dalle orme del lavoro di Tolkien), Belgariad e Mallorean, La Spada della Verità, Le Cronache di Ghiaccio e Fuoco, Geralt di Rivia, la trilogia del Sole Nero, ecc...

Togli forse...
Tutta la concezione di fantasy odierna, in cui si presenta un universo ben definito in cui ambientare il racconto, l'ha inventata lui. Vedi le migliaia di versioni del ciclo bretone.
Vabè l'hai già detto te

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[Sinex/]

Sì infatti cosa scrivi a far

[Ptaah2]

Eccomi.

Masochismo totale.

[LordOrion]

...Shannara (che dopo qualche libro riesce a distaccarsi dalle orme del lavoro di Tolkien)...

Dopo averlo copiato quasi alla lettera