La formazione al lavoro è il primo passo verso l’inclusione.
La pensa così Number1 Logistics Group, che ha presentato i risultati del progetto N.E.X.T. - New Experiment for Training, in collaborazione con Caritas Fidenza-Fondazione Giberti Onlus, Caritas Diocesana Parmense e Ciac Onlus, con il contributo di Fondazione Cariparma.
Partendo dall’apprendimento della lingua italiana, N.E.X.T. ha costruito un percorso per far sì che i richiedenti protezione umanitaria diventino parte integrata e attiva del mondo del lavoro e del tessuto sociale italiano.
Giampaolo Calanchi, Amministratore Delegato di Number1 Logistics Group, sottolinea come NEXT sia il classico esempio di come una criticità possa essere trasformata in un punto di forza: “Viviamo in un territorio in cui i fenomeni dell’immigrazione e quello dei richiedenti protezione internazionale sono molto sentiti. E’ evidente che nel nostro Paese il sistema industriale, e quello logistico in particolare, andrebbero al collasso senza le persone provenienti dai paesi non comunitari. Il motivo è molto semplice: queste persone, soprattutto nel Nord e nel Centro Italia, svolgono lavori che gli italiani non vogliono più fare per mille motivi diversi. Abbiamo voluto offrire un’opportunità a queste persone, progettando dei percorsi di formazione”.
Il Progetto N.E.X.T. è strutturato su 4 cicli di formazione: lingua italiana, orientamento al lavoro ed educazione civica, corso professionale per operatori di magazzino (compresi un modulo per la sicurezza sul lavoro, un modulo H.A.C.C.P. e uno per il conseguimento del patentino per la conduzione del muletto).
https://www.logisticamente.it/Artico...il-territorio/