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Al di là di diritti e doveri, non votare è un po' da coglioni, tanto qualcuno vince comunque, non è che il non voto smuova chissà cosa o mandi tutto a monte o ferisca profondamente l'orgoglio di qualche politico. A quel punto se anche non ti senti rappresentato, scegli il meno peggio; ci sarà comunque qualcuno che ti sta meno sul culo degli altri.
Comunque come minimo non votando dovresti perdere il diritto di lamentarti.
È l'idea del meno peggio che ci ha portato a dove siamo oggi. Scegliendo il meno peggio autorizzi i partiti a presentarti gente sempre meno capace, tanto basta che sia uno zinzino meglio degli altri e bon.
Abbiamo una classe politica indecente, roba da rivalutare quella masnada di mazzettari piduisti che governava negli anni 70/80.
Il non essere rappresentato dovrebbe rientrare come voto. Nel caso avesse la maggioranza, governo tecnico di 2 anni e nuove elezioni.
Appunto per quello andrebbe premiata la scheda bianca. Se vai a votare e non c'è nessuno che ti rappresenta, allora esprimi comunque il tuo voto. Se vince la scheda bianca, 2 anni di governo tecnico, poi altre elezioni.
Se uno non vota per disinteresse non si merita nulla, ma se non vota perché non è rappresentato da nessuna forza o pseudoforza politica, allora è giusto che faccia sentire la sua voce.
Io ho votato per due volte il PD, ma principalmente per togliere il voto a lega e grillini. Poi mi sono chiesto: ma è una cosa logica votare solo per togliere il voto agli altri? E da lì ho deciso di votare solo chi mi rappresenta. Se no voto nullo.
Scontato lo "strawman".
Giusto differenziare il "non voto perché non mi interessa/ non c'ho voglia" e il "non voto perché nessuno mi ispira fiducia". Nel secondo caso non è vero che uno si lamenta poi del risultato, la sua protesta era iniziata già durante il voto.
Ovviamente una decine di astenuti a livello nazionale non contano nulla, più probabile ottenere percentuali rilevanti a livello locale. Se diciamo che in un comune si raggiunge un'astensione superiore al 60%, chi vince vince uguale, non c'è dubbio ma dovrebbe far riflettere il vincitore (pure gli sconfitti). Se questi se ne sbattono allora forse chi si è astenuto ci ha visto bene.
È una forma di protesta pacifica, sopratutto c'è il diritto di astensione, se vi scoccia tanto mobilitatevi per imporre l'obbligo di voto.