Solidarietà a Salvini per l’attacco subito, sono vicino a immigrate e immigrati che difendono, pacificamente, il loro diritto a una vita migliore nel nostro Paese.
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Solidarietà a Salvini per l’attacco subito, sono vicino a immigrate e immigrati che difendono, pacificamente, il loro diritto a una vita migliore nel nostro Paese.
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Poor Vissany, non trova più schiavi da sottopagare :asd:
Una frizzante serata novembrina in cui un padre e suo figlio sono allo stadio a godersi una bella partita viene rovinata da chi predica di combattere l'odio e lo fa solo con altro odio. Caro #Ghali, non ce l'ho con te da politico e da cittadino perché mi hai aggredito, assalito, insultato, vessato, apostrofato con parole di odio per la questione dell'immigrazione; ce l'ho con te da papà perché lo hai fatto di fronte a mio figlio, che non voleva fare altro che godersi un derby maschio, pugnace, ma corretto tra le due squadre rivali della mia città; due squadre che hanno giocato con agonismo, ma anche con rispetto per l'avversario, che tu, come molti sinistri, invece non hai avuto. Se è così che tu e tutti i sinistri pretendete di sconfiggere l'odio, nella pausa tra un macdonalds e una canzone trap, forse dovreste prima guardarvi allo specchio.Citazione:
Originariamente Scritto da megalomaniac
perché son tutti ugCitazione:
Originariamente Scritto da Ceccazzo
https://c.tenor.com/oh-ShtACxroAAAAM/sup-awkward.gif
:prostro:Citazione:
Originariamente Scritto da Zhuge
Mag ghali
comunque se mi si avvicinasse ghali penserei che sia un tossico che vuole l'obolo per la droga :asd:
Zhuge, bisogna colpire più basso, usando le parole del nemico.
Una frizzante serata novembrina in cui un padre e suo figlio sono allo stadio a stare in good times viene rovinata da chi predica di combattere l'odio e lo fa solo con altro odio. Caro #Ghali, non ce l'ho con te da politico e da cittadino perché mi hai aggredito, assalito, insultato, vessato, apostrofato con parole di odio per la questione dell'immigrazione; ce l'ho con te da papà perché lo hai fatto di fronte a mio figlio, che non voleva altro che una bella atmosfera. Invece tu ci hai ucciso il mood, dai. Lotterò sempre conto l'immigrazione illegale, incurante dei no, dei se e dei blabla.
Secondo me un vero capitano non si abbassa al livello del nemico.
Povero Vissani, non troverà più ragazzetti disposti a fare "part-time" di 12 ore a 600 euro al mese nel suo ristorante da +150€ a pasto :asd:
Ne ho letta una carina da Fratoianni: "Il problema di questo Paese è che quelli che prendono 893€ al secondo hanno convinto quelli che prendono 1300€ al mese che la colpa sia di quelli che prendono 551€ al mese"
D'altronde la guerra tra poveri ha sempre funzionato bene :sisi:
Non so, con questo lessico da professorone non vorrei che andassi fuori target :sisi:Citazione:
Originariamente Scritto da Zhuge
Anche Borghese si è lamentato che non trova più personale e che quello che aveva lo ha mollato per andare a fare lavori meno "stressanti" dice luiCitazione:
Originariamente Scritto da Howard TD
Nel 2017 alla domanda se sarebbe contento se il figlio volesse fare lo chef.Citazione:
Originariamente Scritto da Howard TD
E suo figlio scegliesse quel mestiere, ne sarebbe contento? «No. Oggi il sacrificio richiesto è enorme, troppo grande».
però se il tema è lo stress allora non è il denaroCitazione:
Originariamente Scritto da Damon
E noi ci crediamo :sisi:Citazione:
Originariamente Scritto da Zhuge
E Fratoianni è uno di quelli che su quella guerra ci campano :sisi:Citazione:
Originariamente Scritto da Bobo
No, è il fatto che quando lavori nella cucina di uno chef "stellato" ti fai anche un nome.Citazione:
Originariamente Scritto da Zhuge
Dalle mie parti c'è stato un cuoco che lavorava al "Le Calandre" e si è aperto il suo ristorante. Cucina che a Masterchef si sognano, tutti conoscono il ristorante perchè "...E' quello che lavorava al Le Calandre..."
"Lavoro meno stressante" is the new "mi sono aperto il mio ristorante e ho smesso di fare lo sguattero"
No Borghese diceva che fanno altri lavoriCitazione:
Originariamente Scritto da sacramen
Borghese dice
"“Sono alla perenne ricerca di collaboratori ma fatico a trovare nuovi profili, sia per la cucina che per la sala. Ci si è accorti che fare il cuoco non è un lavoro tutto televisione e luccichii. Si è capito che è faticoso e logorante. E mentre la mia generazione è cresciuta lavorando a ritmi pazzeschi, oggi è cambiata la mentalità: chi si affaccia a questa professione vuole garanzie. Stipendi più alti, turni regolamentati, percorsi di crescita. In cambio del sacrificio di tempo, i giovani chiedono certezze e gratificazioni. In effetti prima questo mestiere era sottopagato: oggi i ragazzi non lo accettano“"
“Con le chiusure tante persone hanno avuto la possibilità di stare in famiglia – ha detto Borghese -. E hanno cambiato mestiere per avere più tempo. La mia stessa brigata si è rivoluzionata radicalmente: sono andate via figure che stavano con me da più di dieci anni, sono tornate nelle loro regioni d’origine, dove hanno scelto un lavoro che richiedesse meno fatica psicologica, mentale e fisica. Sicuramente bisogna lavorare in modo diverso. Il riposo e i turni sono fondamentali e noi chef, che siamo brand ambassador della cucina italiana, dobbiamo ascoltare le richieste dei ragazzi e delle ragazze che rendono possibile il nostro lavoro”.
Non si riesce a lavorare come potremmo: finalmente c’è profumo di ripartenza, tornano le liste d’attesa nelle prenotazioni, questo ci fa ben sperare e ci inorgoglisce. Ma bisogna rinunciare a delle opportunità perché mancano le risorse. Prima del Covid c’era la fila di ragazzi fuori dai ristoranti, oggi non si vuole più fare questo lavoro. Io ho un ritmo di due-tre colloqui al giorno, ma poi non riesco ad assumere, perché tanti non stanno davvero cercando, si vede che non sono interessati – ha rilevato con amarezza lo chef -. Altri approfittano della situazione: sanno che c’è tanta domanda perciò fanno richieste eccessive. La mia azienda saprà ricompensarle: noi ai dipendenti offriamo anche corsi di inglese e di sommelier, ma deve instaurarsi un rapporto di fiducia reciproco. Bisogna essere datori di lavoro seri, dare prospettive – ha concluso Alessandro Borghese -. Se vogliamo che questo settore sia centrale per l’Italia è l’unica strada. Senza personale qualificato non andiamo da nessuna parte, se si trovano male i clienti non tornano”.
Sicuramente quando parla di "personale" intende "cuochi"Citazione:
Originariamente Scritto da sacramen