Un consiglio: la vita è breve e la giovinezza lo è ancora di più.
Se non lo vuoi fare per te, allora non farlo per i tuoi figli.
Un consiglio: la vita è breve e la giovinezza lo è ancora di più.
Se non lo vuoi fare per te, allora non farlo per i tuoi figli.
Se impegni lo stesso tempo e le stesse energie che dici di voler mettere in sta follia, probabilmente tra dieci anni sarai come Bill.
^ Anche questo è vero..
Mi segno che è interessante
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Rileggendo anche gli ultimi topics, ci sono due cose veramente che mi fanno pensare:
1) La gestione della tua famiglia e quanto vuoi essere presente come padre: ci sono fasi dove per forza di cose la tua presenza sarebbe ridotta al minimo. Nulla di diverso da un commerciale estero che vede la famiglia una volta ogni morte di papà ( anzi, un po' meglio ), ma è un tema che secondo me è da valutare. Certo, tua moglie c'è, ma ora che se ne parla tutto ok, quando le cade addosso tutta la gestione familiare come reagisce? Perchè le donne è un secondo che inizino a dare di matto
2) Ripeto: medicina difensiva. Ora è un inferno di protocolli, menate per pararsi il culo legalmente, burocrazia. Sentendo parenti che ne parlano sei in rapporto 80-20 dove il 20 è fare il medico. Ne hai parlato con qualcuno? Solo perchè magari ti sbatti come un toro per anni e poi ti trovi a fare un lavoro che è più amministrativo o da paraculo che altro.
Accidenti, addirittura da "Commerciale che sta all'estero tutto l'anno"...
Posso tranquillamente accompagnare i bimbi all'asilo/scuola/sport e starci insieme a giocare prima che vadano a letto eh.
Quando lavorerò poi avrò comunque ore libere... altrimenti nessun medico avrebbe famiglia...
E valuto poco le lamentele del lavoro... perché TUTTI si lamentano del proprio lavoro, calciatori inclusi.
Ultima modifica di Picard; 02-12-19 alle 09:34
questo è un qualcosa che non devi considerare prima di 10 anni più avanti. La questione è che la volontà tu ce l'hai, ma chi si sobbarca la tua parte di impegni familiari e ti vede molto meno non è detto che la prenda altrettanto bene.
onestamente questo tuo ultimo post mi fa pensare che a te interessi solo farti sta laurea, mandando a fanculo il lavoro se serve.
una volta che fotti il tuo equilibrio, è un attimo.
riassunto topic pirateria domestica:
l'apice di svapo:
rondella's way:
Un conto è l'interesse, un conto la vita.
Non posso smettere di lavorare, questo è chiaro. Sull'altare del sacrificio viene messa la media (irrilevante se mi laureassi con 100, 110, 80) e la "carriera" (ripeto la specializzazione è il sogno del sogno, ma so anche bene che rispetto ai miei colleghi coetanei ho un ritardo di 17 anni che non colmerei mai).
Diciamo che non posso nemmeno pianificare la cosa al 100%, perché sono variabili così complesse e spesso indipendenti dalla mia volontà che non posso che metterci impegno, costanza e flessibilità, ma che poi devo fare delle scelte quasi quotidiane su come comportarmi.
Il fatto che non sono l'unico che ha fatto questa scelta mi fa pensare però che non sia impossibile, è solo una questione di compromessi.
Che poi, se hai figli mi capirai benissimo, l'equilibrio è SEMPRE sottile con i bambini, pensi sempre di averlo raggiunto ma in realtà fotterlo è davvero un attimo, laurea o non laurea. Basta una malattia nel momento sbagliato, anche niente di grave, e devi ridefinire completamente tutti gli equilibri, quantomeno nel breve periodo.
Adoro questi topic, argomento interessante e Picard che deve ripetere continuamente le stesse cose a gente che non riesce a leggere (e comprendere) correttamente il suo primo post ma gli da consigli sulla difficoltà che dovrà affrontare
Mr Pink, Guerriero da tastiera !!! Profilo su steam.
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:ciome:
Si, se le impiega nella direzione giusta altrimenti perde solo tempo. Con medicina hai un percorso fisso. Ma poi qui il punto è che l' idea di essere medico lo galvanizza, credo che sia a conoscenza di tutte le difficoltà ma se l' impresa lo fa sognare, e giusto che prepari almeno il test: se lo passa, si iscrive e continua questo sogno (che può anche abbandonare, almeno ci ha provato e sta più tranquillo comunque vada) se non passa il test se la mette via sin da subito.
Ah tra parentesi, conosco un medico che a 40 anni vuole iscriversi a lettere...no non vuole cambiare lavoro, e contento di quello che fa, semplicemente vuole approfondire la propria cultura. Quando le ho fatto notare che basta comprare i libri giusti (tra l altro io ho fatto lettere prima di diventare avvocato quindi conosco anche le materie e alcuni testi da consigliare) mi ha risposto che vuole un percorso universitario, con un confronto accademico, perché è l'unico a offrirle uno stimolo a studiare dopo il lavoro
Ultima modifica di Biocane; 02-12-19 alle 12:18
Mi sono spiegato male. Meglio, non capite la mia sintesi.
Tutto molto interessante, mi ha spronato a fare meglio quello che so fare.
Per me rimane una lucida follia.
Come se domani mollassi tutto e andassi a bake off che l’ultima volta che ho fatto la torta col preparato della cameo ho dato fuoco alla casa.
Io ti consiglio invece di fare l'avvocato, non ci saranno mai abbastanza avvocati in Italia