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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
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Originariamente Scritto da
Necronomicon
Probabilmente perché hanno solo i vigili per controllare il rispetto delle norme imposte. Se riuscite a vedere vigili in giro a parte i giorni di mercato e il blocco di strade per processioni o uscite di scuola, fortunati voi :asd:
Poi francamente non so se avete presente il livello del sindaco medio di un comune che non sia una grande città, io non affiderei loro la salute pubblica :asd:
Qua da me i vigili son sempre in giro.
Durante marzo/aprile facevano letteralmente i cani da guardia, anche adesso un po' hanno ripreso.
Venivano chiusi parchi, piazze e sgomberati eventuali assembramenti senza troppi problemi.
Sto parlando di un comune di quasi 20mila abitanti...basta un sindaco un po' sveglio che si dia da fare un minimo per organizzare.
Ripeto, non gli si chiede di organizzare le difese da un assedio :asd:
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
lishi
Singapore.
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Come lo avete azzerato il virus lì?
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
C'è una scuola elementare qui vicino che attacca alle 9.30/10 a far uscire i bambini in cortile fino alle 12/12.30, per poi riprendere alle 13.30 fino alle 15.30 :asd:
ora non voglio entrare nel merito della tipologia della didattica (al tempo anche nella mia scuola avevamo il cortile/giardino ma era un miraggio andarci visto che ci tenevano sempre in classe a studiare..) e capisco che in questo periodo gli insegnanti preferiscano tenere il più possibile gli studenti di fuori per evitarsi di prendere qualcosa..ma farli uscire a sudare con questo freddo non è proprio il massimo..o magari sperano che qualcuno si ammali così da non dover andare a scuola anche loro :uhm:
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Non so che tempo ci sia da voi, ma fino a che c'è il sole approfitterei il più possibile dell'aria aperta pure io :bua:
Anche perchè teoricamente anche stando al chiuso le finestre andrebbero tenute aperte... abbastanza da far cambiare regolarmente l'aria, quantomeno.
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
No vabbè..
Adesso è pericoloso anche fare ricreazione all'aperto.
Propongo di mettere gli alunni sotto vuoto quando non fanno lezione.
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bobo
Non so che tempo ci sia da voi, ma fino a che c'è il sole approfitterei il più possibile dell'aria aperta pure io :bua:
Anche perchè teoricamente anche stando al chiuso le finestre andrebbero tenute aperte... abbastanza da far cambiare regolarmente l'aria, quantomeno.
Le aule scolastiche restano perennemente con le finestre aperte, i bimbi stanno col giubbotto
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Damon
Come lo avete azzerato il virus lì?
Singapore e' un'isola lunga 20km, con un solo accesso via terra, il ponte dalla Malesia, ed un aeroporto, tenere sotto controllo gli ingressi e' decisamente piu' semplice
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
GenghisKhan
Le aule scolastiche restano perennemente con le finestre aperte, i bimbi stanno col giubbotto
Anche qui da noi, almeno per quanto arriva notizia a me :sisi:
Citazione:
Singapore e' un'isola lunga 20km, con un solo accesso via terra, il ponte dalla Malesia, ed un aeroporto, tenere sotto controllo gli ingressi e' decisamente piu' semplice
Verissimo, ed in generale penso che un Paese piccolo sia molto più semplice da tenere sotto controllo in una situazione del genere.
C'è anche da dire però che hanno una densità abitativa allucinante: quasi 4 volte quella di Milano.... il che viceversa può essere facilmente un problema.
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
GenghisKhan
Le aule scolastiche restano perennemente con le finestre aperte, i bimbi stanno col giubbotto
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Singapore e' un'isola lunga 20km, con un solo accesso via terra, il ponte dalla Malesia, ed un aeroporto, tenere sotto controllo gli ingressi e' decisamente piu' semplice
Il virus a Singapore era arrivato, facevamo al picco 1000 casi al giorno.
La differenza è semplicemente che
1) non si è arrivati a un certo punto di dire, abbiamo fatto abbastanza, anche con veramente pochi casi tutte le misure sono ancora attive, lavoro da casa se possibile, maschere non più di 5 persone insieme etc.
2) le persone "speciali" qua sono viste teste di cazzo dal 99%della popolazione.
Poi ci sono un sacco di cose che altre nazioni non possono fare, ma se guardi nz, Vietnam, Thailandia, Cina, Taiwan, Corea sono esempi ben più comparabili.
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
il fatto che non sia stato previsto alcun tipo di cambiamento per i trasporti pubblici è preoccupante
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Nessun problema, ce lo si passa in famiglia (cit)
Da dove lo si prenda prima di andar in famiglia è domanda troppo difficile per il foggiano
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
BloodRaven
il fatto che non sia stato previsto alcun tipo di cambiamento per i trasporti pubblici è preoccupante
Credo che l'idea sia per ora quella di spingere lo smart (ma mi pare che ieri sia stato detto ben poco in questo senso... questa mattina email paracula dall'ufficio in cui si ricordano le procedure da seguire, e che nessuno segue, ma per il resto non cambia nulla :rotfl: ) e cercare di toglierci gli studenti delle superiori e parte di quelli dell'università.
Ieri ha anche parlato di coinvolgimento di realtà private nel potenziamento del trasporto, ma come cosa già fatta se non sbaglio.
Posso confermarlo a livello di trasporto regionale qui da me, per quel che ho visto, ma su Roma ne dubito :mah:
Però se posso mi sposto a piedi fortunatamente, quindi non ho esperienza diretta su Roma.
Citazione:
Coronavirus, Crisanti: “Ottimista quando ho detto lockdown a Natale”. E Galli: “Tagliare il superfluo, a Milano serve una stretta in più”
Per il microbiologo dell'università di Padova "i numeri che stanno venendo fuori sono un disastro, è saltato completamente il sistema di tracciamento". Il virologo del Sacco: "Tocca fare i conti con una durissima realtà: tutto ciò che non è davvero necessario ora non si può fare, si deve ragionare stile coprifuoco, ospedali in sofferenza. Non oso immaginare tra un mese, se non invertiamo il trend"
di F. Q. | 19 OTTOBRE 2020
“Con questi numeri, con l’aumento costante di nuovi positivi, arriveremo a un inasprimento delle misure di contenimento molto prima” di Natale. Il microbiologo dell’università di Padova Andrea Crisanti, ‘padre’ del sistema Veneto durante la prima ondata, avvisa: “Ero stato ottimista quando avevo parlato di lockdown a Natale”. Di fronte al raddoppio dei casi nell’ultima settimana, con un balzo da 29.621 a 59.242, secondo Crisanti, esiste “un doppio problema: i numeri che stanno venendo fuori sono un disastro”. Quindi: “Dobbiamo abbassare la curva dei contagi, ma una volta ottenuto il risultato, dobbiamo essere in grado di mantenere la curva bassa. Ma è saltato completamente il sistema di tracciamento”.
Al Messaggero il microbiologo spiega: “Supponiamo che le misure di contenimento funzionino, ma poi il problema è un altro: come manteniamo i numeri dei contagi bassi? Abbiamo fallito già una volta in questo. Vogliamo ripetere lo stesso errore? Le misure di contenimento sono inutili senza un piano organico per dotare l’Italia di un sistema che mantenga basso il numero dei contagi. È la vera sfida, dobbiamo insistere su questo”. E critica alcune scelte degli scorsi mesi, anche sulla scuola: “Se invece di buttare soldi per acquistare i banchi a rotelle avessimo investito sul tracciamento e sulla capacità di eseguire i tamponi, oggi saremmo in una situazione differente. Se avessimo investito davvero, come la Cina che in pochi giorni ha effettuato 11 milioni di tamponi, oggi ci troveremmo in una situazione diversa. Non possiamo andare avanti altri sei mesi solo con le chiusure. Come mai questo piano per potenziare tamponi e tracciamento non è mai stato discusso?”, si interroga. La scorsa estate, ricorda, “eravamo arrivati a 300 contagi al giorno, avremmo dovuto porci il problema e organizzarci per evitare che quel dato tornasse a salire mettendo in campo un reale ed efficace sistema di tracciamento e tamponi. Invece non abbiamo fatto nulla”.
Quanto al rapido incremento dei contagi, Crisanti afferma: “Per una volta che sono stato ottimista, sono stato smentito. Avevo previsto il lockdown a Natale, pensando che i positivi aumentassero in maniera graduale. Non mi sarei aspettato che il sistema territoriale di contrasto e tracciamento si sbriciolasse così velocemente. Ma non so se rischiamo il lockdown anche prima dell’arrivo del Natale, anche perché ormai sembra che in Italia la parola lockdown non si possa proprio pronunciare”. A suo avviso è tuttavia “evidente” che “un inasprimento delle misure sarà un rapido sviluppo se quelle che sono state messe in campo non funzioneranno”.
Preoccupazione viene espressa anche dal virologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, esprimendo timori sull’efficacia delle nuove misure annunciate domenica sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Tocca fare i conti con una durissima realtà: tutto ciò che non è davvero necessario ora non si può fare, si deve ragionare stile coprifuoco. Non sono rinunce definitive, adesso però siamo chiamati a fronteggiare una bestia di virus e non è un’impresa facile”.
E focalizza l’attenzione sul capoluogo lombardo, dove domenica i contagi sono stati oltre 700 solo in città: “A Milano è andata bene durante la prima ondata, perché il lockdown l’ha protetta. Però, ora siamo in una situazione di franco rischio, perché in città ci sono tantissimi contatti sociali, fra lavoro, scuola, vita mondana: occasioni che hanno generato focolai ovunque”, spiega a Leggo. Il virus, specifica, “non c’è ancora sfuggito di mano, ma siamo in grande difficoltà a contenerlo: ecco perché a Milano e forse in tutta la regione ci vuole una stretta in più”. In estate, aggiunge, ci “siamo dimenticati” della pandemia, in molti hanno avuto “atteggiamenti sbagliati e imprudenti” e “ora li paghiamo”. Negli ospedali, conclude, la “sofferenza è già molto forte” e l’incremento dei ricoveri è “importante”. Uno scenario in evoluzione: “Fra meno di un mese non oso immaginare se non invertiamo il trend”, conclude Galli.
:alesisi:
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bobo
Verissimo, ed in generale penso che un Paese piccolo sia molto più semplice da tenere sotto controllo in una situazione del genere.
C'è anche da dire però che hanno una densità abitativa allucinante: quasi 4 volte quella di Milano.... il che viceversa può essere facilmente un problema.
Lo so, lo so, infatti ho parlato di semplicita' di tenere sotto controllo gli ingressi, non il virus - anzi, con quella densita', il rischio epidemiologico e' altissim:sisi:
Citazione:
Originariamente Scritto da
lishi
Il virus a Singapore era arrivato, facevamo al picco 1000 casi al giorno.
La differenza è semplicemente che
1) non si è arrivati a un certo punto di dire, abbiamo fatto abbastanza, anche con veramente pochi casi tutte le misure sono ancora attive, lavoro da casa se possibile, maschere non più di 5 persone insieme etc.
2) le persone "speciali" qua sono viste teste di cazzo dal 99%della popolazione.
Poi ci sono un sacco di cose che altre nazioni non possono fare, ma se guardi nz, Vietnam, Thailandia, Cina, Taiwan, Corea sono esempi ben più comparabili.
Ecco, ottima info
Noi (Europa, non solo Italia), abbiamo abbassato la guardia ("clinicamente morto"), certe iniziative che andavano mantenute le abbiamo tolte o neppure messe in piedi per immaturita' della classe dirigente (smart-working, DaD per superiori ed Universita'), l'estate abbiamo fatto scialo, facendolo circolare in modo sotterraneo e totalmente non tracciato
Aggiungiamo pure la nostra resistenza alle regole, i complottisti, la comunicazione istituzionale controproducente, e il risultato lo abbiamo sotto gli occhi
Pero' abbiamo disegnato gli arcobaleni e cantato dal balcone, quindi tutto bene :sisi:
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
https://internapoli.it/comunione-festa-vesuviano/
Festa per la comunione con il neomelodico, il video dei balli senza mascherine e distanziamento
Matrimonio con 120 invitati in provincia di Napoli, chiuso il ristorante. Ieri sono stati chiusi due ristoranti a Bacoli in cui erano stati organizzate due cerimonie. In uno dei banchetti nuziali erano presenti oltre 120 invitati, condizione che ha fatto scattare la misure interdittiva.
:bua:
è per questa mentalità menefreghista che in diversi hanno..che l'alternativa è chiudere la gente in casa :sisi:
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bobo
:alesisi:
Grazie, linkeresti la source please ?
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
La verità è che da qui a data indefinita per scongiurare davvero la chiusura totale si dovrebbe entrare nell'ottica del casa-lavoro-stop.
Ci si muove per lavorare, prendere uno stipendio e mangiare.
Riducendo realmente al minimo tutto ciò che è superfluo.
Tutti quelli che possono, studiano e lavorano da casa. Anche se capisco il tentativo di continuare con l'insegnamento frontale: la carta dello spostamento degli orari potrebbe dare una mano.
Chiaro che il superfluo di alcuni è il lavoro di altri, ma che si intervenga con soldi sulle categorie più colpite e si cerchi di mandare avanti il resto.
E' un sacrificio per tutti, ma se ci dice culo è questione di meno di un anno.
Generazioni precedenti hanno vissuto 5 anni sotto le bombe, penso che noi si possa vivere senza l'aperitivo per 6 mesi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
GenghisKhan
Grazie, linkeresti la source please ?
https://www.ilfattoquotidiano.it/202...n-piu/5971297/
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Visto che chi ha il culo al caldo è così smanioso di fare un lockdown facciamolo ad armi pari: contributo di solidarietà pari al 50% dello stipendio, in favore delle categorie colpite dal lockdown.
Che poi se chiudono i bar si tratterebbe solamente di un piccolo riequilibrio, visto il tempo che passano i suddetti a scofanarsi cornetti e cappucci, invece di lavorare.
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bobo
La verità è che da qui a data indefinita per scongiurare davvero la chiusura totale si dovrebbe entrare nell'ottica del casa-lavoro-stop.
ma siccome non andrà assolutamente così...
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
Arnald
Visto che chi ha il culo al caldo è così smanioso di fare un lockdown facciamolo ad armi pari: contributo di solidarietà pari al 50% dello stipendio, in favore delle categorie colpite dal lockdown.
Che poi se chiudono i bar si tratterebbe solamente di un piccolo riequilibrio, visto il tempo che passano i suddetti a scofanarsi cornetti e cappucci, invece di lavorare.
Prima inizia a vendere appartamenti in Costa Azzurra e Lamborghini dal garage, e poi ne possiamo parlare :smug:
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
Arnald
Visto che chi ha il culo al caldo è così smanioso di fare un lockdown facciamolo ad armi pari: contributo di solidarietà pari al 50% dello stipendio, in favore delle categorie colpite dal lockdown.
Che poi se chiudono i bar si tratterebbe solamente di un piccolo riequilibrio, visto il tempo che passano i suddetti a scofanarsi cornetti e cappucci, invece di lavorare.
in italia prima che riescano a mettere in pratica una cosa simile, anche se volessero farla, finisce il mondo per altri motivi
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Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bobo
Generazioni precedenti hanno vissuto 5 anni sotto le bombe, penso che noi si possa vivere senza l'aperitivo per 6 mesi.
eh no, la libertàh, la dittatura sanitariah
i nostri nonni potevano andare al barrino quando non bombardavano, perchè non possiamo fare l'aperitivoh??!!1!11!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arnald
Visto che chi ha il culo al caldo è così smanioso di fare un lockdown facciamolo ad armi pari: contributo di solidarietà pari al 50% dello stipendio, in favore delle categorie colpite dal lockdown.
Che poi se chiudono i bar si tratterebbe solamente di un piccolo riequilibrio, visto il tempo che passano i suddetti a scofanarsi cornetti e cappucci, invece di lavorare.
se si fa il lockdown, io lavoro da casa... manco per il cazzo che "donerei" mezzo stipendio a chi fino a qualche anno fa faceva, se era onesto, il 50% di nero
che inizino a vendere i rolex comprati per investire i guadagni illeciti