Originariamente Scritto da
Picard
Ma dai, non è dal mese scorso che l'Italia era schiava degli imprenditori senza scrupoli e dei sindacati inetti e incapaci, ormai buoni solo a preservare lo status quo e che coi diritti dei lavoratori ci si puliscono il culo, salvo far scioperare le uniche categorie che ancora possono dare un minimo di servizio quando anche all'Esselunga non si possono più comprare un paio di mutande da un mese.
Gente che va a lavoro con la febbre a 38 "perché sennò lascio nella merda i colleghi". Bravi fave, prima al massimo facevate ammalare il collega a sua volta, ora invece gli fate schiantare un paio di parenti. Con la febbre, cazzo di Bobby, si sta a casa. Ma sempre, anche quando il coronavirus sarà passato.
Confindustria che "non chiudiamo niente", ogni sindaco come adesso che si sente in dovere di fare "più degli altri" tipo il sindaco di Prato, che annuncia tolleranza zero sui bambini in giro ma che è stato mesi a millantare che nessun cinese a Prato era infetto. NESSUN CINESE dove ce ne sono migliaia e dopo che in tutta Italia ogni città ne aveva almeno uno, a Prato no, tutti sani, via via che c'è da produrre.
E pensavate che "un'influenza" avrebbe fatto pensare due volte questa gente?
Gli annunci dei numeri quando OGNI GIORNO cambia il denominatore, il numero di tamponi, le linee guida. Che senso ha darli? I paragoni non stanno in piedi, sarebbe come annunciare che non ci sono più ricoveri in terapia intensiva perché son finiti i posti, e grazie al cazzo.