Imho dipende da quali dati, da quale governo e da quale società
Per avere già una idea preliminare sull'impatto vero di questa cosa qui.
Che a leggere "lo scorso anno di sole polmoniti è morta più gente che di covid" imho può far venire fuori idee sbagliate.
Tralasciando il discorso "ospedali al collasso" che con tutte le polmoniti dello scorso anno non mi pare fosse successo.
Molto interessante, d'altronde Bressanini è estremamente in gamba.
Io credo che all'inizio si sia stati presi in contropiede, come praticamente tutti d'altronde, e si siano fatte delle minchiate qui e lì.
La gestione della chiusura della lombardia ad esempio, col fugone della gente e quindi poi la necessità di chiudere tutto il resto un giorno dopo, di certo non faceva parte di una pianificazione.
Tolto quello però, secondo me si sta sicuramente lavorando ad un piano (o più probabilmente ad una serie di piani alternativi) per gestire la ripartenza.
E non mi pare che nessuno, nè tra gli esponenti del governo, nè tra i giornalisti nè tantomeno tra gli esperti abbia fatto intuire che dopo pasqua si riapre tutto e si ricomincia la vita di prima.
Anzi.
Conte ieri ha esplicitamente parlato di tre fasi (siamo ancora nella prima, quella del contenimento dell'onda, si spera di entrare nella seconda, quella di gestione e convivenza, a fine aprile.... e poi sarà lunga per poter arrivare alla terza).
E gli esperti hanno tutti chiaramente detto che sarà una cosa lunga, che ci sarà da cambiare le nostre abitudini, che dovremo con tutta probabilità convivere con questa cosa abbastanza a lungo... e mi pare che il messaggio sia arrivato.
Io non conosco una singola persona che abbia davvero la speranza di tornare alla vita di prima dopo Pasqua... voi?
Su diversi giornali si comincia a parlare di diverse ipotesi di ripartenza messe sul tavolo. Dallo stop and go a singhiozzi, sul modello valutato anche dagli inglesi, dall'allentamento per fasce di età sul modello israeliano (e qui c'è il problema che nel nostro caso molti giovani vivono a casa con genitori e nonni), ai patentini di immunità per permettere a chi l'ha passata di tornare a lavorare.
Su questo tema il governo è costantemente coadiuvato da un comitato scientifico, sicuramente composto da persone competenti che avranno certamente letto, tra gli altri, anche lo studio dell'imperial college e fatto le relative valutazioni.
Sicuramente a differenza ad esempio di quanto mi pare abbia fatto la Merkel, in italia non si è parlato in maniera così chiara da subito... siamo più per i piccoli passi, ma questo non vuol dire che non si stia programmando anche il dopo.
Solo che probabilmente lo comunicheranno quando si entrerà in quella fase e quando avranno deciso quale tra le varie opzioni possa essere la migliore da provare.