Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus - Pagina 1674

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Discussione: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

  1. #33461
    Senior Member L'avatar di Gilgamesh
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    le sanificazioni pre apertura mi mandano ai matti.

    ai matti.
    L'OZONIZZAZIONE

  2. #33462
    Ottuagenario L'avatar di benvelor
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Howard TD Visualizza Messaggio
    Da non sottovalutare anche quelli in auto da soli con mascherina e guanti..
    nel tragitto casa-ufficio, 10 minuti in macchina o motorino, me la tengo anch'io, ma più per pigrizia che altro
    dovessi starci mezz'ora, in macchina, magari me la toglierei...
    in ogni caso credo sia meglio tocchicchiarla il meno possibile: potenzialmente, prima di entrare in auto, potresti avere toccato superfici contaminate
    L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare


  3. #33463
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    tutto è potenzialmente qualcosa

  4. #33464
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Damon Visualizza Messaggio
    Siamo tornati alla poco più che banale influenza
    Mi sembrano in gran parte stronzate ma la parte sull'uso errato dei ventilatori polmonari e la mancanza di autopsie magari meritebbe qualche approfondimento.
    Medici che dite?
    No, il problema è che le idee più o meno bislacche di 4 medici a caso (che poi casualmente o non sono medici, o sono novax, o sono parlamentari/attivisti di destra, o son un mix di tutte e tre le cose) diventano "l'appello degli scienziati al governo".

    Che poi, tanto per cominciare, vorrei capire cosa cazzo ci potrà mai essere di controverso nell'uso dei ventilatori polmonari.
    Un paziente con una insufficienza respiratoria acuta va intubato, altrimenti muore. Se poi muore per una embolia non significa che non ci fosse bisogno del supporto respiratorio.

    L'unica cosa che potrebbe rendere la cosa "controversa" è ipotizzare un complotto mondiale dei medici ospedalieri per diagnosticare polmoniti inesistenti ed intubare la gente a caso...

  5. #33465
    Il Drago Dormiente L'avatar di Zhuge
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    in combutta con pigbharma e le società dei ventilatori polmonari, oltre che con bill gates

    https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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  6. #33466
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    E il 5G lo dimentichiamo?

  7. #33467
    Senior Member L'avatar di GenghisKhan
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Howard TD Visualizza Messaggio
    Da non sottovalutare anche quelli in auto da soli con mascherina e guanti..
    Di questi ne vedo fin troppi qua

  8. #33468
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Su Covid e bambini potrebbero esserci buone notizie (da consolidare ancora, ma potrebbe essere una buona cosa in vista di settembre):
    (Dalla pagina di Silvestri)


    PILLOLE DI OTTIMISMO 2.0

    [29 maggio 2020]

    Partiamo col botto con le nostre pillole 2.0!

    Con questo articolo sui bambini al tempo di COVID, della grande Sara Gandini, esperta di epidemiologia e statistica di valore mondiale (H-index = 62, Direttore di Ricerca a SEMM e IEO).

    Aggiungo solo una cosa: spero davvero che lo leggano i colleghi del CTS italiano. Non solo, ma che lo leggano da veri scienziati, cioè con sincero desiderio di imparare dai dati.

    I BAMBINI AL TEMPO DI COVID

    [Sara Gandini]

    Mentre le evidenze scientifiche scagionano i bambini sul fronte del virus, preoccupano le conseguenze che la chiusura delle scuole avrà sulla salute dei bambini

    I bambini rappresentano una percentuale molto bassa di casi documentati di COVID-19, questa è una certezza, quello su cui si sta concentrando la ricerca è il loro ruolo nella trasmissione.

    Per rispondere a questa domanda Jonas F Ludvigsson ha pubblicato recentemente su Acta Paediatrica una revisione sistematica della letteratura (1) che esamina gli aspetti della trasmissione COVID-19 dai bambini. Ha analizzato tutti gli articoli pubblicati nelle banche dati, sia su MEDLINE ed EMBASE sia nei server di prestampa medRxiv / bioRxiv, per evitare il publication bias (2) e includere gli studi più recenti.
    Questa revisione sistematica della letteratura mostra innanzitutto che i bambini tendono ad avere una malattia più lieve rispetto agli adulti e spesso nessun sintomo. Si osserva poi, grazie agli studi sulla trasmissione nelle famiglie, che raramente il contagio parte dai bambini.
Una delle possibili spiegazioni è che il COVID-19 si trasmette attraverso le goccioline, ovvero per mezzo di starnuti, tosse, stretto contatto e toccando con le mani contaminate bocca, naso o occhi. Poiché i bambini hanno meno sintomi da COVID-19, come tosse e starnuti, rispetto agli adulti, questo comporta probabilmente una minore trasmissibilità. A questo proposito, in uno studio a Guangzhou, in Cina (3), gli autori hanno esaminato 4950 contatti stretti rispetto alla modalità di contatto e alle caratteristiche cliniche e hanno trovato una forte associazione tra gravità della malattia e trasmissione COVID-19.

    Esiste ora un'ampia letteratura anche sulla trasmissione domestica, che ha mostrato che la possibilità di trasmissione dai bambini agli adulti è molto ridotta. Uno studio di Choi et al (4), pubblicato online il 6 aprile 2020, sintetizza tutta la letteratura su questo argomento e mostra che non ci sono casi di trasmissione da bambino a bambino o da bambino ad adulto. Qualche raro report descrive casi di contagio da bambini ad adulto, ma l’apparente precedente contagio dei bambini rispetto agli adulti sembra potrebbe essere dovuto soltanto ad un periodo di incubazione minore nei bambini.
    In uno studio di Zhu et al (5), gli autori hanno identificato 31 gruppi di trasmissione domestica in Cina, Singapore, Stati Uniti, Vietnam e Corea del Sud, in cui i bambini sono stati coinvolti. In tre (9,7%) famiglie, il bambino era il caso indice (il caso primario). In uno studio di 66 gruppi familiari non è stato trovato alcun caso in cui il bambino fosse il caso indice e in un studio di 419 cluster domestici non si sono individuati casi di età inferire ai 15 anni. Bisogna inoltre considerare che nel caso dei virus dell'influenza H5N1 ci sono studi che mostrano che i bambini rappresentano il caso indice in oltre il 50% dei casi (5).

    Anche i report degli studi reale life descrivono una diffusione molto limitata di COVID-19 tra bambini e da bambini ad adulti. Un bambino di nove anni ha frequentato tre scuole in Francia mentre era sintomatico con COVID-19, ma non ci sono evidenze che nessuno dei suoi 112 contatti scolastici abbia contratto il virus (6).

    Anche il Centro nazionale australiano per la ricerca sull'immunizzazione nel Nuovo Galles del Sud ha descritto il caso di nove studenti delle scuole primarie e superiori e nove membri del personale con confermato COVID-19 (7). Queste 18 persone hanno avuto contatti con 735 studenti e 128 dipendenti e solo due bambini hanno contratto il COVID-19 da questi casi scolastici iniziali e nessuno del personale.

    Finora non ci sono notizie di focolai di COVID-19 nelle scuole svedesi (comunicazione personale, Anders Tegnell, epidemiologo statale, Svezia, 12 maggio 2020). Tutta questa evidenza supporta l'ipotesi che anche se ci sono bambini asintomatici che frequentano le scuole, è improbabile che diffondano il contagio.

    Gli studi di Jonas F Ludvigsson su Acta Paediatrica, che rivedono più di 500 articoli e lettere scientifiche pubblicati, incluse le pubblicazioni più recenti, sono decisamente rassicuranti. L’autore conclude infatti conclude affermando che sembra improbabile che l’apertura delle scuole e degli asili possa portare ad un incremento significativo della mortalità.

    Su questo argomento interviene anche Kevin Drum su Mother Jones in un articolo pubblicato il 23 maggio (, mettendo in discussione l’efficacia della chiusura delle scuole nel ridurre la mortalità da Covid-19. Descrive una serie di articoli tra cui un’altra importante revisione sistematica degli studi pubblicata il 6 aprile su The Lancet. Child & Adolescent Health. Gli autori di quest’ultima revisione avevano analizzato tutti gli studi sull'efficacia delle chiusure scolastiche e altre pratiche di allontanamento sociale della scuola nella Cina continentale e Hong Kong (9). I 16 studi inclusi, che descrivevano gli effetti della chiusura delle scuole rapidamente implementata, suggeriscono che questa misura non ha contribuito al controllo dell'epidemia. Secondo i modelli predittivi inclusi nella revisione, la chiusura delle scuole da sola è in grado di impedire al massimo il 2-4% dei decessi, molto meno di altri interventi di distanziamento sociale. Uno studio pubblicato invece il 1 maggio su Lancet Public Health (10) ha evidenziato la necessità di tenere in considerazione rischi e benefici della chiusura delle scuole, compreso il fatto che senza adeguate misure di sostegno, questa misura aumenta il bisogno di assistenza all'infanzia anche da parte di genitori impegnati a gestire l’emergenza COVID-19 come operatori sanitari, annullando di fatto i benefici che la chiusura delle scuole potrebbe avere nel ridurre il numero di morti.

    I dati provenienti da Corea del Sud e successivamente Islanda, che hanno effettuato test su vasta scala nella popolazione, hanno confermato un numero significativamente ridotto di positivi a COVID-19 nei bambini. Questo stesso risultato è stato rilevato anche nella città italiana di Vo, dove si è effettuato uno screening del 70% della popolazione, non trovando nessun bambino con età inferiore a10 anni positivo, nonostante un tasso positivo del 2,6% nella popolazione generale (11).

    Nella stessa direzione vanno anche i risultati presentati in una Research letter pubblicata su JAMA il 20 maggio (12), che stima che i bambini esprimono significativamente meno il recettore ACE2 - quello che il SARS-CoV-2 usa per infettare le cellule - rispetto agli adulti, e questo supporta l’ipotesi della minore suscettibilità dei bambini all'infezione. Il campione non è piccolo e gli autori sono riusciti ad includere un'analisi multivariata aggiustando le stime anche per asma e sesso. Anche gli autori di questo studio concludono quindi che i bambini, oltre ad ammalarsi di meno, si infetterebbero anche di meno e sarebbero meno contagiosi.

    Tutti questi studi sono osservazionali, a volte non ancora sottoposti a Peer reviewed, possono quindi avere delle fonti di distorsione o essere di bassa qualità. Tuttavia, il fatto che siano coerenti e vadano tutti nella stessa direzione è molto rassicurante.

    Attualmente le scuole e asili nido in tutto il mondo stanno implementando buone pratiche per evitare comunque i rischi, come ad esempio insegnare ai bambini a lavarsi le mani. Ovviamente qualche precauzione bisogna comunque prenderla per evitare che le scuole e gli asili possano diventare nodi di trasmissione della malattia e si dovrà vigilare perché i bambini con sintomi non frequentino la scuola. Tuttavia, vista l’evidenza scientifica accumulata finora, anche nel caso in cui qualche bambino frequentasse la scuola poco prima che compaiano i sintomi, non dovrebbe essere un sostanziale veicolo di diffusione del virus.

    Numerosi scienziati sono concordi nel ritenere che i politici devono tenere in conto di questa vasta rassicurante evidenza scientifica quando prendono decisioni che riguardano le chiusure scolastiche, soprattutto quando vengono attuate per lunghi periodi.

    Non si possono per altro ignorare le evidenze che si stanno accumulando sui danni collaterali provocati nei bambini dalle conseguenze del lockdown e soprattutto della chiusura prolungata di servizi educativi e scuole. Oltre al ritardo educativo, che per la maggioranza (13) è molto rilevante, si associano manifestazioni di disagio psicologico non sempre reversibili, derivanti dalla prolungata mancanza di apporti educativi e di tempi adeguati di socializzazione. Le maggiori riviste e associazioni internazionali pediatriche continuano a ribadire che il rischio di compromissione di aspetti cognitivi, emotivi e relazionali conseguenti alla prolungata chiusura delle scuole è molto alto (14). I pediatri insistono che è urgente trovare strategie per far ripartire la scuola, se si vuole evitare che alla crisi sanitaria ed economica se ne aggiunga una educativa e sociale dalle conseguenze pesanti per tutti i bambini (14).

    Aggiungo, in quanto madre e ricercatrice, che a rimanere a casa e prendersi cura dei figli piccoli se le scuole restano chiuse sono soprattutto le donne. Questo non solo non aiuta le donne, ma nemmeno la società intera che ha bisogno di tutte le competenze in questa emergenza. Ricordo che in Italia il numero delle donne in medicina sotto i 65 anni ha superato quello degli uomini (anche se non nella progressione di carriera), per non parlare dell’altissima percentuale di infermiere e ricercatrici (15). La società ha bisogno delle competenze delle donne e ha bisogno della scuola, il vero motore di sviluppo di un paese.
    Link con le fonti
    https://www.facebook.com/guido.silve...21640108968079





    Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio
    è un fisico nel senso che è una bella gnocca?
    Ma neanche

    La Gatti è questa qui:
    https://mega.nz/file/zEBB1K6Y#0klP1G...zhg2tOGwjUMUu4

    Video oramai introvabile, ma che all'epoca mi salvai perchè mi faceva morire.

    Sarà che mi immagino questa scena... di un intero palazzo evacuato, con la Sicurezza Nazionale mandata di corsa dal presidente degli Stati Uniti che, indossando le tute anticontaminazione, si mette a pulire tutto.... "credo con acqua o con altri disinfettanti"

    Che poi c'è tutto il classico della narrativa no-vax condensato in 40 secondi:
    - La premessa condivisibile -> "Nessuno dice che non si debbano fare le vaccinazioni pediatriche"
    - La cosa inventata -> "Però... <cazzata a caso>"
    - La conclusione discutibile -> "Quindi forse nei vaccini ci sono cose che non fanno troppo bene"

    Citazione Originariamente Scritto da ale#12 Visualizza Messaggio
    No, il problema è che le idee più o meno bislacche di 4 medici a caso (che poi casualmente o non sono medici, o sono novax, o sono parlamentari/attivisti di destra, o son un mix di tutte e tre le cose) diventano "l'appello degli scienziati al governo".
    Assolutamente this.

    Che poi, tanto per cominciare, vorrei capire cosa cazzo ci potrà mai essere di controverso nell'uso dei ventilatori polmonari.
    Un paziente con una insufficienza respiratoria acuta va intubato, altrimenti muore. Se poi muore per una embolia non significa che non ci fosse bisogno del supporto respiratorio.

    L'unica cosa che potrebbe rendere la cosa "controversa" è ipotizzare un complotto mondiale dei medici ospedalieri per diagnosticare polmoniti inesistenti ed intubare la gente a caso...
    Questa è una cosa che ho letto da più parti in realtà.

    Il fatto che il ventilatore di per se possa fare dei danni, specie in situazioni delicate come quelle che può causare il covid, quindi se si riesce ad evitarlo è meglio (e qui potrebbe partire un "e grazie al cazzo" grosso come una casa, me ne rendo conto )

    Anche io do per scontato che se attacchi un paziente al ventilatore è perchè l'alternativa sia peggio, ma forse ora che si è accumulata esperienza sul trattamento di questo tipo di pazienti, ed ora che magari comincia anche ad esserci un qualche tipo di terapia che riesce a dare buoni risultati, si cerca di ridurre il più possibile l'esigenza di attaccarli al ventilatore.

    Però se anche fosse così, è così adesso che ci sono maggiori conoscenze ed esperienza: due mesi fa era un altro mondo.
    Ultima modifica di Bobo; 29-05-20 alle 11:10

  9. #33469
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    28 maggio 2020 15:26
    Dopo quella di estetisti e parrucchieri, spunta una tassa Covid da 20 a 40 euro in officina
    "Arrivano denunce da parte di cittadini di tutta Italia che si sono visti imporre costi di sanificazione obbligatoria sulle auto, totalmente ingiustificati e illegittimi", spiega il Codacons


    Dopo la "tassa Covid" di estetisti e parrucchieri, spunta la "tassa sanificazione" imposta da varie autofficine ai propri clienti. Lo denuncia il Codacons, che spiega: "Arrivano denunce da parte di cittadini di tutta Italia che hanno portato la propria vettura presso un'officina per il tagliando periodico o per riparazioni o manutenzione e si sono visti imporre costi di sanificazione obbligatoria sulle auto, mediamente da 20 a 40 euro, totalmente ingiustificati e illegittimi”.

    In pratica, molti esercenti vincolano l’intervento ad una sanificazione obbligatoria dell’automobile. A chi rifiuta di pagare, l’officina nega le riparazioni o i tagliandi.

    "Si tratta di una pratica del tutto illegale, e contro la quale presenteremo le dovute denunce ad Antitrust e Guardia di Finanza – spiega il presidente Carlo Rienzi – Non esiste alcuna norma che obbliga i consumatori a sanificare la propria autovettura presso le officine, né che vincoli i tagliandi o le riparazioni al pagamento di 'tangenti' legate al Covid".

    "Invitiamo i cittadini a non sottostare alle richieste assurde degli esercenti e a non pagare qualsiasi tassa aggiuntiva legata al coronavirus, segnalando al Codacons qualsiasi irregolarità riscontrata negli esercizi commerciali", conclude Rienzi.

    Anche la Confartigianato Autoriparazione, associazione di categoria delle autofficine, ha condannato la "tassa sanificazione". "Non vogliamo passare per quelli che se ne approfittano - ha detto, come riporta Il Sole 24 Ore, Alessandro Angelone, presidente Confartigianato Autoriparazione - la nostra linea è di non applicare costi aggiuntivi ai clienti e di assicurare gratuitamente l’igienizzazione della vettura attraverso uno spray sulle zone di contatto come sedili, volante, pomelli e freno a mano".

    "Ogni impresa fa come ritiene più opportuno - conclude Angelone - ma non possiamo che censurare l’obbligatorietà di un trattamento di sanificazione che dovrebbe essere solo a discrezione del cliente".
    codacons
    l'auto andrebbe sanificata prima causa contagio da parte dell'utente e dopo causa contagio da parte dei meccanici quindi la somma dei costi deve essere zero

  10. #33470
    ¯\_(ツ)_/¯ L'avatar di ZTL
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    Steam ID: alberace

    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Gli italiani che si lamentano del costo delle procedure di sanificazione dopo aver accettato tasse spaventose per anni.
    Evidentemente, preferiscono pagare carrozzoni pubblici e un SSN ampiamente insufficiente, senza batter ciglio.
    La vera salute è secondaria.
    Citazione Originariamente Scritto da Sinex/ Visualizza Messaggio
    ti stai già sborrando in mano e ti prepari con gli esercizi di apnea per uralre "VE L'AVEVO DETTOOOOO HAHAHAHAAH" mentre l'onda d'urto ti strappa le carni dalle ossa?

  11. #33471

    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    "conoscienze" con la i però non si può proprio vedere

  12. #33472
    Granny Member L'avatar di Maelström
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Confermo il costo extra di "sanificazione" officina, scorsa settimana i miei hanno fatto il tagliando e comparivano sti caz di 20euro extra.

    Che poi che catzo fanno? Spruzzano alcool dentro l'abitacolo?

    Se mi rovinano gli interni in pelle e alcantara gli strappo i testicoli.

  13. #33473
    Senior Member L'avatar di Howard TD
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Il costo reale di una "sanificazione" auto mi pare sia sui 5/6 €

  14. #33474
    Utente di Cinisello L'avatar di Glasco
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    chissà gli extra che metteranno sui voli
    Una rastrelliera per fucili? Io non possiedo neanche un fucile, tantomeno una gamma di fucili che richieda un'intera rastrelliera. Che ci faccio con una rastrelliera per fucili?

  15. #33475
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Le prostitute chiedono 20 euro per sanificazione, anche.

  16. #33476
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Le prostitute chiedono 20 euro per sanificazione, anche.
    esperienza diretta?

  17. #33477
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Lo Zio Visualizza Messaggio
    esperienza diretta?
    Magari

  18. #33478
    Utente di Cinisello L'avatar di Glasco
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    sputacchio e olio di gomito e olè
    Una rastrelliera per fucili? Io non possiedo neanche un fucile, tantomeno una gamma di fucili che richieda un'intera rastrelliera. Che ci faccio con una rastrelliera per fucili?

  19. #33479
    Il Paparazzo L'avatar di Chiwaz
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Maelström Visualizza Messaggio
    Confermo il costo extra di "sanificazione" officina, scorsa settimana i miei hanno fatto il tagliando e comparivano sti caz di 20euro extra.

    Che poi che catzo fanno? Spruzzano alcool dentro l'abitacolo?

    Se mi rovinano gli interni in pelle e alcantara gli strappo i testicoli.
    Ci spruzzano, ma non alcol.

  20. #33480
    Since 13-11-01 L'avatar di Bobo
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da ZTL Visualizza Messaggio
    Gli italiani che si lamentano del costo delle procedure di sanificazione dopo aver accettato tasse spaventose per anni.
    Evidentemente, preferiscono pagare carrozzoni pubblici e un SSN ampiamente insufficiente, senza batter ciglio.
    La vera salute è secondaria.
    Uno se ne lamenta se non sono giustificate, specie i prezzi.

    Imho se mi aggiungi 2-4 euro dal parrucchiere/estetista ci sta... perchè cmq ho meno clienti, sono costretto a fare determinate cose in più che un costo ce lo hanno, per me si tratta di una cifra abbastanza congrua, via.

    Se mi chiedi 40€ di "sanificazione obbligatoria" per un tagliando il discorso mi pare un po diverso.
    Pure perchè tolto il periodo di chiusura, in cui sono stati operativi solo per le emergenza ma certamente hanno lavorato meno, io credo che ora come ora le officine lavorino normalmente.
    Se hai un tagliando da fare o ti si rompe la macchina, la devi portare.

    Che poi la sanificazione sarà una cosa simile a quello che fanno per il tagliando green: si mette un apparecchietto che nebulizza cose dentro la macchina, si apre l'aria con riciclo interno e quello sanifica sia l'abitacolo che l'impianto.

    Quanto ti può costare?
    Fammi pagare quello che ti costa (5 euro?) e vedi che nessuno si lamenta.

    Citazione Originariamente Scritto da Borgo di Dio Visualizza Messaggio
    "conoscienze" con la i però non si può proprio vedere
    Minchia vero

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