Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus - Pagina 1910

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Discussione: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

  1. #38181
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Damon Visualizza Messaggio
    Ecco questi sono i danni di Zangrillo.
    Me ne sono capitati almeno 3 così.
    Gente che ti dice che medici e scienziati dicono cazzate e poi se ne escono con "Zangrillo ha detto"
    No.
    Questi sono analfabeti.
    E non è colpa di Zangrillocoso.
    Che ti dice di metterti la mascherina al chiuso, che il virusse esiste, ma di non murarsi in casa.

  2. #38182
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Recidivo Visualizza Messaggio
    No.
    Questi sono analfabeti.
    E non è colpa di Zangrillocoso.
    Che ti dice di metterti la mascherina al chiuso, che il virusse esiste, ma di non murarsi in casa.
    Ovviamente anche di quello che dice Zangrillo scelgono con cura la frase che gli piace di più e la rielaborano per aderire alla loro convinzione
    Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)

  3. #38183
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Misano: assembramenti, chiusa 5 giorni la Villa delle Rose
    Mancato rispetto del distanziamento e dell' uso di mascherine




    Misano Adriatico | 20:04 - 03 Agosto 2020

    Chiusura di 5 giorni alla discoteca di Misano Adriatico, Villa delle Rose. Si tratta di una misura accessoria alla contravvenzione di 800 euro per assembramenti operata dai Carabinieri di Riccione.
    Ieri sera i militari sono intervenuti su segnalazione e hanno riscontrato che nel locale all'aperto non venivano rispettati il distanziamento sociale e l'uso delle mascherine dagli avventori.
    All'atto della contestazione i carabinieri hanno anche constatato la recidiva. Ieri sera non è stata la prima volta che nel locale è stata rilevata l'irregolarità. Il provvedimento adottato dai carabinieri di chiusura verrà trasmesso anche alla prefettura per valutare un'estensione della chiusura fino a 30 giorni.
    Bellissime le leggi demenziali che abbiamo La prima volta gli hanno fatto a metà luglio 400 euro di multa. Cioè briciole. Qualche biglietto e drink e se la pagano. Ovviamente se ne sbattono, così li ribeccano e la seconda volta 800 euro e 5 giorni di chiusura.. Ecco, già è qualcosa. Poi speriamo che glieli diano di più. Se si beccano almeno 10 giorni hanno pulito la stagione estiva.

    Al gabbio li dovrebbero mettere altroché, per pandemia dolosa ma sarà mettere multe così innocue?

  4. #38184
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Qui da noi a un locale avevano dato 5 giorni di chiusura (per alcolici ai minori, non roba relativa al covid)... Il gestore ha fatto ricorso al Tar, dicendo che la chiusura in piena stagione era ingiusta, soprattutto quest'anno... Indovina cosa ha detto il Tar? "Ok, rimandato a settembre."

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  5. #38185
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Bicio Visualizza Messaggio
    Bellissime le leggi demenziali che abbiamo La prima volta gli hanno fatto a metà luglio 400 euro di multa. Cioè briciole. Qualche biglietto e drink e se la pagano. Ovviamente se ne sbattono, così li ribeccano e la seconda volta 800 euro e 5 giorni di chiusura.. Ecco, già è qualcosa. Poi speriamo che glieli diano di più. Se si beccano almeno 10 giorni hanno pulito la stagione estiva.

    Al gabbio li dovrebbero mettere altroché, per pandemia dolosa ma sarà mettere multe così innocue?
    5 giorni di chiusura, riaprono giusto per venerdì. Gli salta la serata di mercoledì che la spostano al giardino del Peter Pan!!
    La Villa delle Rose non ha mai lavorato come quest'anno mi han detto, fino a 4000 persone a serata. Siamo all'assurdo.

  6. #38186
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da garese Visualizza Messaggio
    Qui da noi a un locale avevano dato 5 giorni di chiusura (per alcolici ai minori, non roba relativa al covid)... Il gestore ha fatto ricorso al Tar, dicendo che la chiusura in piena stagione era ingiusta, soprattutto quest'anno... Indovina cosa ha detto il Tar? "Ok, rimandato a settembre."

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  7. #38187
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Mammaoca Visualizza Messaggio
    Eh io il contrario mai avuto banchi singoli.
    Idem... un buon 90-95% buono dei banchi era doppio

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Positivo rimasto a casa e ventenne (più verso i 20 che i 30, comunque), quindi nemmeno soggetto a rischio particolare.

    Comunque è rimasto mesi a casa perché il tampone era positivo. Per cui pensare che anche a lasciarlo libero di circolare tra la gente non sia un problema, l'aspetto di lavoratori impossibilitati a recarsi a lavoro per mesi non è esattamente una cosa senza conseguenze economiche gravi
    In realtà mi pare abbiano corretto il tiro sotto questo aspetto.

    Leggevo che si è visto che la contagiosità inizia qualche giorno prima della comparsa dei sintomi, ha un picco qualche giorno dopo ma tipo (vado a memoria) ad una decina di giorni dalla scomparsa dei sintomi tende a sparire nella maggior parte dei casi.
    Eventuali residui che fanno risultare positivo il tampone tendenzialmente sono residui di virus incapaci di riprodursi e quindi di infettare altri.

    Però non so se anche ora ci sia la politica del doppio tampone negativo o se abbiano cambiato le linee.

    Primo link a caso
    https://www.adnkronos.com/fatti/cron...YCWOQLkjJ.html

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio


    MALEDETTA LA TOVAGLIA DELL'ULTIMA CENA, A SAPERLO CHE BASTAVA QUESTO PER SVUOTARE MILANO DAI TERRONI COMINCIAVAMO A SCOPARE PANGOLINI NEL 1980
    "Si chiama" de che?
    Esattamente chi si è inventato sta stronzata di neologismo?

  8. #38188
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da ciro85 Visualizza Messaggio
    5 giorni di chiusura, riaprono giusto per venerdì. Gli salta la serata di mercoledì che la spostano al giardino del Peter Pan!!
    La Villa delle Rose non ha mai lavorato come quest'anno mi han detto, fino a 4000 persone a serata. Siamo all'assurdo.
    ho idea che se agli italiani dicevi "ok puoi fare tutto", non avresti avuto tutta questa gente ammassata ad aperitivi, locali, ecc. perchè siamo un popolo a cui piace fare il furbo per sentirsi ganzo, quindi lo faccio perchè non potrei
    L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare


  9. #38189
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Al cittadino che non rispetta le norme danno 400 euro di multa che, a seconda dello stipendio, potrebbero dargli difficoltà, mentre a un locale che farà a serata decine di migliaia di euro danno comunque 400 euro di multa?
    Equo.

  10. #38190
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio


    MALEDETTA LA TOVAGLIA DELL'ULTIMA CENA, A SAPERLO CHE BASTAVA QUESTO PER SVUOTARE MILANO DAI TERRONI COMINCIAVAMO A SCOPARE PANGOLINI NEL 1980
    AIUTIAMOLI A CASA LORO

  11. #38191
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da benvelor Visualizza Messaggio
    ho idea che se agli italiani dicevi "ok puoi fare tutto", non avresti avuto tutta questa gente ammassata ad aperitivi, locali, ecc. perchè siamo un popolo a cui piace fare il furbo per sentirsi ganzo, quindi lo faccio perchè non potrei
    No, secondo me è solo che dopo 3 mesi chiusi in casa e con lo spettro di nuove restrizioni in autunno, che in questo periodo i giovani (che sono tradizionalmente quelli più scialli e teste di cazzo, in senso buono ) si diano alla pazza gioia è perfettamente comprensibile.

    Insomma, lo si fa negli anni normali, figuriamoci ora.

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Al cittadino che non rispetta le norme danno 400 euro di multa che, a seconda dello stipendio, potrebbero dargli difficoltà, mentre a un locale che farà a serata decine di migliaia di euro danno comunque 400 euro di multa?
    Equo.
    In effetti

    Credo che per questi locali la botta peggiore possa proprio essere lo stop di X giorni, piuttosto che la multa di per se.

    Perchè anche se gli facessi 4k euro di multa, coi numeri che mi dite penso se li rifaccia in un paio di serate.

  12. #38192
    Senior Member L'avatar di Howard TD
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    tanto le sospensioni sono di 5 giorni, facendo soldi solo nel fine settimana cambia poco o nulla

  13. #38193
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Zangrillo on fire : alesisi:



    “IL BOLLETTINO QUOTIDIANO È UN’INCREDIBILE MISTIFICAZIONE” - COME ZOMPA ZANGRILLO: “BASTA CON LA PAURA: UN CONTAGIATO NON È UN MALATO” - “QUEI MORTI ME LI SONO VISTI PASSARE DAVANTI AGLI OCCHI: ARRIVAVANO TARDI E GRAVEMENTE AMMALATI, CON I POLMONI DISTRUTTI, ORA ABBIAMO SOLO 10 PAZIENTI IN CURA” - “MI PONGO DELLE DOMANDE. E SO CHE IL 17% DI PIL IN MENO È UNA CATASTROFE CHE MI RIGUARDA COME E QUANTO I MALATI IN CORSIA. METTETE QUESTE BENEDETTE MASCHERINE, MA…”

    -
    3 AGO 2020 15:12
    Luca Telese per “la Verità”





    Professor Zangrillo, nel governo si è litigato per il distanziamento nei treni.

    «Assurdo».



    E lei che ne pensa?

    «Ho sempre invocato il rispetto delle regole e del buon senso».



    Quindi?

    «Il divieto non è una soluzione».



    Perché?

    «Per me tutti i sedili occupati da gente educata e responsabile valgono più di mille posti liberi. In altre parole il problema vero non è se li occupi ma chi li occupa e come».



    Alberto Zangrillo, intensivista del San Raffaele, già medico di Silvio Berlusconi, animatore del manifesto dei dieci, che ha messo in dubbio la linea ufficiale seguita dal Comitato tecnico scientifico sulla pandemia: parla per la prima volta dopo le polemiche sul convegno del Senato.



    Da che famiglia viene?


    «Sono un italiano come tanti: mio padre era un funzionario di banca, mia madre una donna dedita alla famiglia».



    Cosa voleva fare da bambino?

    (Pausa teatrale) «Nulla».Nulla?(Sorride) «Non avevo ambizioni. Mi trasferisco dalla Liguria alla Lombardia, faccio le scuole a Monza. Università alla Statale di Milano».



    Medicina?

    «Sì, a questo punto avevo deciso: volevo fare il chirurgo».



    Ma non ci riesce.

    «C'era molta competizione, poca domanda, non avevo raccomandazioni né le cercavo. Serviva un piano B».



    Così finisce nella carriera di rianimatore.



    «All'epoca eravamo ancora "anestesisti", gli "intensivisti" non esistevano. Mi sono incuriosito a questa figura, che all'epoca sembrava ancillare, e che oggi è cresciuta enormemente di rango».



    Perché?

    «Nella medicina moderna l'intensivista è diventato la figura più completa, quella che deve sintetizzare tutti i saperi, dalla chirurgia alla medicina interna».


    La prima grande esperienza professionale?

    «A Londra, inizio anni Novanta: vedo questo mondo che cresce e cambia, in tutti i sensi».



    Cosa intende?

    «Ho capito che noi italiani eravamo dei provinciali. Ho visto enormi ospedali multietnici, dove lavoravano indiani, italiani, tedeschi, e gli inglesi erano minoranza. Era il futuro».



    E inizia a guadagnare?

    «Alt. Io dico sempre una cosa si miei studenti: "Le soddisfazioni economiche arrivano se sei bravo"».



    Detto così pare troppo facile.

    «Mai vero come in medicina. Il mediocre non guadagna».



    In Inghilterra forse: in Italia non sempre è così.

    «Perché abbiamo varianti di specie medica facilmente identificabili».



    Chi?

    «I marchettari».



    E chi sono per lei?

    «Quelli che vedono il paziente come una merce».




    E lei come lo vede?

    «Come una persona che ha bisogno».



    Così sembra troppo buonista.

    «Lo sa che io passo un terzo della mia giornata al telefono con gente che non conosco?».



    E come arrivano a lei?

    «In ogni modo: scrivono, chiamano. Parliamo di telemedicina, di tac, di pareri. Anche quando entro in un negozio tirano fuori un cd e mi fanno vedere gli esami».



    Lei è stato il medico di Silvio Berlusconi, ma lui non sposa le sue teorie del virus.

    «Siamo due persone libere».



    Non ha provato a convincerlo dopo aver firmato il manifesto dei dieci?


    «Affatto. Berlusconi sa una cosa di me: che io ci sarò sempre, quando sarà necessario, e basta questo. Per il resto è un rapporto paritetico in cui entrambi abbiamo le nostre idee».



    E se deve indicare una sua dote cosa dice?

    «L'umiltà».



    Sta scherzando? Mi permetta, lei avrà tante doti, ma umile non sembra.

    «Non è vero. Lo vada a chiedere a chi lavora con me. Sono la persona più attenta, anche a chi fa le pulizie, in ospedale. Mai stato un barone, nella mia vita».



    Per la formazione anglosassone?


    «Per carattere: i baroni mi stanno sulle balle».



    Però quando fa polemica non pare tanto dimesso.

    «Ehhhh... Ma quella è un'altra storia. Sono categoricamente maldisposto nei confronti degli sparaballe».

    Spieghiamolo.

    «Non posso sopportare che persone prive di competenze provino a mettersi sul mio stesso piano, soprattutto a livello scientifico».



    Vede? Avevo ragione io.


    «Ma questa non è presunzione. È intransigenza».



    Mi faccia un esempio.

    «Dal 22 febbraio al 18 aprile io ho passato tutte le mie giornate solo con i malati di Covid. Non avevo orari. Non dormivo. Abbiamo fatto due trapianti di polmone...».



    Ebbene?

    «Poi arriva un tizio che nella vita fa lo statistico, e pretende di spiegarmi cosa sia il Covid. Non è presunzione mia. È ridicolo che senza esperienza sul campo qualcuno cerchi di pontificare su cose che non conosce».


    REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA BRESCIA 3


    Per questo si è esposto?

    «Non potevo accettare questa enorme mistificazione».



    Quale?

    «Far credere alla gente che "contagio" sia uguale a "malattia". Questo bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione civile è una incredibile mistificazione».



    Rispetto a cosa?

    «Alla verità clinica. In tutto il gruppo San Donato, quello in cui lavoro, abbiamo solo 10 pazienti in cura, nessuno recente, nessuno in intensiva. Prima non c'era un letto libero. Ecco l'evidenza clinica!».



    Quindi non bisognerebbe considerare il numero dei contagi?

    «No, ovvio! Come posso considerare "gravi" i casi dei pochi che in questi giorni sono avviati a normale degenza, spesso asintomatici?».



    E quale dev' essere il vero termometro?

    «Ricoverati gravi e terapie intensive: ovvero quello che oggi - speriamo che questa situazione prosegua - non incontriamo da mesi».



    Se fosse al posto del Cts, cosa farebbe?

    «Sarei orgoglioso di essere italiano e cercherei di non favorire il terrore».



    Abbiamo avuto 35.000 morti.

    «E lo ricorda a me? Arrivavano tardi e gravemente ammalati, con i polmoni distrutti, eravamo costretti a metterli in rianimazione. Quei morti me li sono visti passare davanti agli occhi».



    E quindi oggi cosa direbbe?

    «Se continuiamo a comportarci con responsabilità non serve mantenere divieti privi di senso».



    Esempio.

    «Si possono benissimo fare un matrimonio o un battesimo e feste di laurea».



    Con l'assembramento che inevitabilmente creano?

    «E perché, in coda al supermercato l'assembramento oggi non c'è? In aeroporto l'assembramento non c'è? Ci vogliamo raccontare delle palle?».



    Per quale motivo?

    «Il motivo non lo so. Ma io medico mi pongo il problema delle industrie e delle società di sevizio che non lavorano più perché abbiamo ucciso le cerimonie civili».



    Sa che il professor Massimo Galli ha definito lei, Massimo Clementi e gli altri otto firmatari «la minoranza rumorosa»?

    «Non mi interessa polemizzare con lui. Posso dire che io non ho nulla da guadagnare da questa battaglia, e tutto da perdere».



    Perché lo fa, allora?

    «Mi pongo delle domande. E so che il 17% di Pil in meno è una catastrofe che mi riguarda come e quanto i malati in corsia. È stato detto che il distanziamento è un grave problema, come abbiamo visto sui treni. Ma io voglio contare sul buonsenso della gente».





    Ad esempio?

    «Se tu hai la febbre non prendi il treno. Se sei in treno vicino a un altro passeggero usi la mascherina».



    E così si abbatte il rischio?

    «Ma scusi: quante occasioni abbiamo di incontrare un asintomatico? Decine al giorno».



    E poi?

    «Su 100 persone che incontro ne vedo 70 con la mascherina calata».



    E quindi?

    «Scriva che Alberto Zangrillo dice di mettere queste benedette mascherine! Ma allo stesso tempo è evidente che la violenza del virus è incredibilmente abbattuta rispetto a questo inverno. Basta ricorrere alla paura».



    Chi usa la paura?

    «Tanti personaggini che hanno alimentato il furor di popolo: dagli all'untore, attenti che il virus torna! Ecco, il virus oggi non è quello di prima: allora dobbiamo imparare a conviverci»



    .Anthony Fauci dice: «Aspettiamo il vaccino».


    «Questa è una banalità. Ovvio. Ma nel frattempo? Noi dobbiamo spiegare alle persone che con la cautela del caso possono e devono tornare alla alla vita. Lo stesso Fauci dice: "Magari avessi i numeri dell'Italia!"».



    Si è pentito, dopo le polemiche, di aver accettato l'invito di Vittorio Sgarbi al famoso convegno del Senato, definito "un'adunata di negazionisti"?

    «È deprimente. Ma se qualcuno prova a definirmi "negazionista" davanti a me io gli urlerei in faccia qualcosa di irriferibile».



    Addirittura?

    «"Negazionista" è chi nega l'Olocausto, la persecuzione degli ebrei, i crimini di Adolf Hitler. Il tentativo di squalificare le nostre posizioni accostandoci ai carnefici è infame».

    Ho capito, si è pentito, ma per orgoglio non cede sul punto.


    «Per nulla. Io considero Sgarbi una persona molto intelligente, che talvolta eccede. Ma c'è sempre un fondo di verità nelle sue polemiche e nelle sue campagne. Anche oggi».



    Quindi?

    «Quel convegno ha posto - con alcuni dei migliori esperti medici e dei costituzionalisti - il tema della libertà e della cura. Per questo malgrado la campagna diffamatoria che abbiamo subito sono contento di averci partecipato».
    Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)

  14. #38194
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    "La campagna diffamatoria"


    MI ERO SBAGLIATO

    Ebbene si, faccio fatica ad ammetterlo. Mi ero sbagliato. Nel post precedente avevo azzardato una stima del livello di suscettibilità al SARS-CoV-2 in Italia dicendo che almeno il 90% degli italiani al nord ed il 99% al sud non avevano mai incontrato il virus.

    In serata sono stati diffusi i risultati preliminari della indagine sieroepidemiologica nazionale. Mi ero sbagliato. La quota di suscettibili al Sud è superiore al 99%. In Puglia è il 99,1%. Al Nord solo la Lombardia si discosta sensibilmente dalla media nazionale ma sempre con un limitatissimo 7,5%. Il 97,5% degli italiani non ha mai incontrato il virus.

    Difficile crederlo, ma la prima ondata di COVID-19 in Italia altro non è stata che una breve passeggiata del virus in una porzione limitatissima di popolazione.

    Cosa ci dicono, a caldo, questi dati? Per una valutazione più attenta dovremo leggere il report completo con intervalli di confidenza e prevalenza per fasce di età. Ma possiamo almeno fare qualche semplice riflessione:

    1. In Italia i casi di infezione sono stati in tutto 1,5 milioni. Questo vuol dire che il sistema di sorveglianza (i famigerati tamponi) hanno individuato un caso su 6. Per un sistema di sorveglianza del genere, cioè basato su conferma di laboratorio, è un'ottima performance.

    2. La letalità stimata sul totale delle infezioni è del 2,3%.

    3. Lo spauracchio degli asintomatici che appestano il mondo deve essere un po' rivisto.

    4. Si mette la parola fine su un'altra querelle: il coronavirus non si trasmette per aerosol, altrimenti avremmo avuto dati di prevalenza a due cifre.

    5. Il virus ha ancora praterie di suscettibili da infettare, come direbbe Raffaella Carrà, da Trieste in giù.

    Insomma COVID-19 non ha niente a che vedere con l'influenza, che è molto più contagiosa e molto meno letale. Si può mantenere sotto controllo con un attento controllo dei focolai e l'individuazione precoce dei super-diffusori. E con un briciolo di buonsenso da parte dei cittadini che, a fronte della protezione della salute propria e dei propri cari, devono fare dei minimi sforzi: evitare luoghi affollati, lavarsi le mani e mettere la mascherina quando serve.

    Una seria analisi di questi dati, finalmente, potrà dare un significato concreto alla generica affermazione che "dobbiamo convivere con il virus".

    PS: per chi non lo avesse capito, gli epidemiologi non sbagliano mai
    (Lopalco)

  15. #38195
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Coronavirus: il camposcuola negli Usa, focolaio tra teenager

    In Georgia, in un campo estivo, hanno fatto le cose per bene: tutti i partecipanti (supervisori e ragazzini) dovevano avere un esame negativo per il coronavirus non più vecchio di 12 giorni.

    Basandosi sulla sicurezza fornita da questo screening, non hanno implementato tutte le misure di profilassi suggerite dalle autorità. Non hanno ventilato le camerate, i ragazzi non hanno indossato le maschere, hanno urlato, festeggiato, giocato e cantato insieme. Qualcuno avrà pure pensato che i giovanissimi sono poco infettivi e si infettano poco, quindi non era il caso di rovinargli la vacanza. I 251 supervisori (età media 17 anni) erano arrivati il 17 giugno, mentre i 346 campeggiatori (età media 12 anni) sono arrivati il 21 giugno.

    Il 22 giugno un teenager (quindi massimo diciannovenne) tra i supervisori si sente male, ha i brividi: lascia il campo il giorno dopo e il 24 risulta positivo al coronavirus. Immediatamente i partecipanti vengono mandati a casa e il 27 il campo estivo viene completamente chiuso. Tutti vengono messi in quarantena e si cominciano a eseguire i test, che vengono eseguiti su 344 persone che hanno frequentato il campo (il 58% del totale). I risultati sono incredibili: il 76% risulta positivo.

    Il tasso di attacco (ovvero quanti si sono ammalati rispetto al totale dei partecipanti che sono stati sottoposti a tampone) è del 51% per i bambini tra 6 e 10 anni, del 44% per i ragazzini tra 11 e 17, del 33 % per gli individui tra 22 e 59 anni.

    L’evidenza dei dati

    Per evitare polemiche, visto che oramai le questioni scientifiche sono trattate più o meno come quelle calcistiche, io traduco letteralmente quello che scrivono gli autori del lavoro:

    «Questo lavoro si aggiunge alle evidenze che dimostrano come i bambini di tutte le età sono suscettibili all’infezione da coronavirus e, contrariamente a quanto sembra risultare da alcune osservazioni, possono giocare un ruolo importante nella trasmissione».

    Non fatevi prendere dal panico pensando alla riapertura delle scuole: la situazione di questo campo estivo non ha nulla a che fare con la vita che faranno i nostri bambini in classe, visto che questi ragazzini dormivano insieme in camerate con decine di persone tutte nella stessa stanza. Però una cosa deve essere invece molto chiara: il virus è lì, pronto a diffondersi, e narrazioni troppo tranquillizzanti non servono ad arrestare il contagio. Per quello ci vogliono atteggiamenti responsabili e soprattutto misure di protezione adeguate. Ma ne riparleremo.



    Roberto Burioni

  16. #38196
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    No, secondo me è solo che dopo 3 mesi chiusi in casa e con lo spettro di nuove restrizioni in autunno, che in questo periodo i giovani (che sono tradizionalmente quelli più scialli e teste di cazzo, in senso buono ) si diano alla pazza gioia è perfettamente comprensibile.

    Insomma, lo si fa negli anni normali, figuriamoci ora.
    Non so com'è da voi, ma a parte i ragazzetti che sono teste di minchia per natura (lo siamo stati tutti), i peggiori sono nel range 35-45, cioè quei non più giovani che vogliono essere sempre giovani e scazzano a destra e manca, riempiendo i luoghi da aperitivi, palestre, locali serali, fottendosene allegramente di qualsiasi regola, sfontati, maleducati e arroganti
    L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare


  17. #38197
    Senior Member L'avatar di Gilgamesh
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    L'altro giorno ero in treno (regionale) e la vecchia seduta davanti a me si è tolta la mascherina per tossire

    il buon senso

  18. #38198
    Señor Member L'avatar di Zalgo
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Damon Visualizza Messaggio
    La terra dei cachi
    E' venuta a mancare la certezza della pena adesso comincia a sparire la certezza della colpa

    Quando leggo di giudici di pace che tolgono le multe per infrazioni alle norme di lockdown mi viene uno sconforto...
    . . .

  19. #38199
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Se Azzolina tiene un po' alla sua carriera, il 13 settembre dovrebbe dimettersi, visto che al primo focolaio che scoppia in una scuola, la colpa ricadrà tutta su di lei e potrebbe essere una buona scusa per far cadere il governo oltretutto

  20. #38200
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Però io sta responsabilizzazione dei gestori dei locali non la capisco: ristoratori e baristi non sono agenti delle forze dell'ordine, se i clienti si assembrano e non si mettono la mascherina possono anche dirgli di farlo, ma non possono usare la forza, quindi esattamente cosa devono fare?
    Ci sono attività che sono aperte o sono chiuse, non esiste "aprite ma fate ballare la gente a 2m di distanza" dai.

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