Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus - Pagina 2722

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Discussione: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

  1. #54421
    Ottuagenario L'avatar di benvelor
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da squallwii Visualizza Messaggio
    A giugno se lo avranno sanitari e parte degli anziani è già utopia
    no, io credo che a gennaio partano le vaccinazioni
    almeno in europa, noi ovviamente dovremo prima litigare per decidere chi dovrà guadagnare sui vari appalti in esclusiva per distribuzione, trasporti, siringhe, ecc.
    L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare


  2. #54422
    Senior Member L'avatar di squallwii
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da benvelor Visualizza Messaggio
    no, io credo che a gennaio partano le vaccinazioni
    almeno in europa, noi ovviamente dovremo prima litigare per decidere chi dovrà guadagnare sui vari appalti in esclusiva per distribuzione, trasporti, siringhe, ecc.
    Eh, quindi a giugno se ti va di culo arrivano abbastanza dosi per i sanitari e i Survivor over 80. Siamo in Italia, il paese degli incompetenti

  3. #54423
    Senior Member L'avatar di Gnappo
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da garese Visualizza Messaggio
    E già questo...
    pensa a ogni posto in cui ti misurano la temperatura prima di entrare: "É solo sindrome post-covid, sono negativa..." non penso venga accettata molto come giustificazione in giro.
    Ma se tutti i termoscanner misurano 34.5°

  4. #54424
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Gnappo Visualizza Messaggio
    Ma se tutti i termoscanner misurano 34.5°
    Ma infatti, ne esiste qualcuno che funziona davvero?

  5. #54425
    Ottuagenario L'avatar di benvelor
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da squallwii Visualizza Messaggio
    Eh, quindi a giugno se ti va di culo arrivano abbastanza dosi per i sanitari e i Survivor over 80. Siamo in Italia, il paese degli incompetenti
    magari vedendo gli altri che partono, gli viene un po' di pepe al culo
    tanto, visto come ci stiamo muovendo, non solo in italia, il vaccino è l'unico modo per uscirne, mi sa
    quindi, sperare che ci svegliamo non costa nulla...
    L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare


  6. #54426
    Senior Member L'avatar di LucaX360
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da benvelor Visualizza Messaggio
    magari vedendo gli altri che partono, gli viene un po' di pepe al culo
    tanto, visto come ci stiamo muovendo, non solo in italia, il vaccino è l'unico modo per uscirne, mi sa
    quindi, sperare che ci svegliamo non costa nulla...
    Ma se quel citrullo di Arcuri manco le siringhe ha ordinato

    Magari vogliono vaccinarci con le supposte.

  7. #54427
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Gnappo Visualizza Messaggio
    Ma se tutti i termoscanner misurano 34.5°
    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Ma infatti, ne esiste qualcuno che funziona davvero?
    mascherine made in china, termoscanner in plastichina made in china

  8. #54428
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Lo Zio Visualizza Messaggio
    quali anziani?
    ce ne stanno ancora a milionate

    Inviato dal mio SM-A920F utilizzando Tapatalk

  9. #54429
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Ma infatti, ne esiste qualcuno che funziona davvero?
    Funzionano almeno la maggior parte , ma non puoi prendere la temperatura così al volo con gente magari sudata oppure che non si lava.

    Puoi anche usare il termometro della NASA ma se uno prende la temperatura in quelle condizioni...

    Qui in ospedale lo prendeno bene e meno di 36 non lo preso.

    Poi per sicurezza aggiungono un 0. 5

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  10. #54430
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    io di solito ho 35,5°
    in ufficio, siccome siamo furbi, abbiamo comprato una cinesata in farmacia, e l'abbiamo pagata il doppio che su amazon
    ha funzionato per un paio di settimane, non ho mai avuto meno di 36,8°
    visto che sono di temperatura bassa, io a 37° sono in coma... quindi assolutamente inattendibile...

    alle poste invece, la scorsa settimana avevo 36,1° (sono andato a piedi, faceva caldo, plausibile)
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  11. #54431
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Gnappo Visualizza Messaggio
    Ma se tutti i termoscanner misurano 34.5°
    infatti rimanevo stupito pure io, poi avevo capito che erano tarati a cazzo di cane.

    I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano
    . Capitan Harlock

  12. #54432
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da benvelor Visualizza Messaggio
    vaccino di astracazzo in ritardo, necessita nuovi studi

    ce ne sono però un altro paio in dirittura d'arrivo, spero sempre che a gennaio si parta con la vaccinazione per avere una buona copertura a giugno
    sempre per chi se lo vuol sparare
    SCIENZA GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2020
    I dubbi sul vaccino di AstraZeneca
    I dati sull'efficacia e un errore nella gestione dei dosaggi hanno fatto sollevare perplessità su uno dei vaccini più promettenti
    A inizio settimana, l’Università di Oxford (Regno Unito) e l’azienda farmaceutica britannica AstraZeneca avevano annunciato che il loro vaccino sperimentale contro il coronavirus avesse fatto rilevare un’efficacia del 70,4 per cento, portando a nuovo ottimismo sulla possibilità di ridurre la diffusione della pandemia. A distanza di qualche giorno, però, sono stati sollevati diversi dubbi sull’annuncio e su alcuni dettagli che potrebbero condizionare il processo di approvazione del nuovo vaccino.

    I dati forniti lunedì sembravano essere piuttosto incoraggianti. A seconda del dosaggio, il vaccino sperimentale aveva fatto rilevare un’efficacia tra il 90 e il 62 per cento, con un’efficacia media stimata al 70,4 per cento, la percentuale più ripresa e segnalata dai mezzi d’informazione.

    Una differenza così marcata a seconda dei dosaggi aveva portato a qualche dubbio, difficile da risolvere in mancanza di ulteriori dettagli da parte di AstraZeneca. Il 90 per cento di efficacia era stato ottenuto in un gruppo di volontari che avevano ricevuto un dosaggio pari alla metà di quello standard nella prima somministrazione, seguito da una seconda dose a dosaggio completo un mese dopo; il 62 per cento di efficacia era derivato invece dalla somministrazione di due dosaggi uguali, sempre a distanza di un mese.

    Nel comunicato stampa diffuso lunedì, AstraZeneca aveva indicato che poco meno di 2.800 volontari avessero ricevuto il dosaggio più basso, rispetto agli 8.900 partecipanti alla sperimentazione che avevano ricevuto le due dosi complete. La sproporzione tra i due gruppi era piuttosto inusuale per questo tipo di test clinici, così come la mancanza di ulteriori informazioni sul fatto che un dosaggio più basso avesse portato a una migliore efficacia. I rappresentanti di AstraZeneca e del gruppo di ricerca non avevano fornito particolari spiegazioni, dicendo di non avere ancora risposte convincenti.

    Le cose da sapere sul coronavirus
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    Il comunicato non offriva inoltre altri elementi importanti per contestualizzare i pochi dati forniti. Citava per esempio l’identificazione di 131 casi di COVID-19 nella fase preliminare della sperimentazione, ma senza specificare quanti di questi fossero stati rilevati nei diversi gruppi di volontari. Non era quindi possibile sapere quanti sintomatici fossero stati trovati nel gruppo che aveva ricevuto un dosaggio più basso, in quello con un dosaggio normale e in quello che aveva ricevuto una sostanza diversa (un altro vaccino) o che non faceva nulla (placebo).

    Di solito nei test clinici i volontari vengono separati in gruppi che ricevono trattamenti diversi, proprio per verificare se e quanto sia efficace un vaccino. La sperimentazione implica la presenza di almeno due gruppi: il primo riceve il vaccino sperimentale, il secondo un placebo. I ricercatori attendono poi alcuni mesi per vedere quanti volontari si ammalino in ogni gruppo, determinando in questo modo l’efficacia della loro soluzione.

    Nell’ultima fase (su 3) di sperimentazione, questa procedura viene eseguita solitamente su migliaia di volontari, in modo da valutare l’efficacia del vaccino su basi statistiche solide. I centri di ricerca e le aziende farmaceutiche hanno poi la possibilità di fornire risultati preliminari – quindi a sperimentazione ancora in corso – se questi sono significativi a sufficienza per chiedere autorizzazioni di emergenza per i loro vaccini. È quello che finora hanno fatto Pfizer-BioNTech e Moderna, dopo i risultati molto promettenti dei loro vaccini sperimentali a base di mRNA.

    Le informazioni preliminari fornite da AstraZeneca lunedì non erano però chiare come quelle fornite dalla concorrenza. Oltre a non avere fornito dettagli sulla suddivisione dei sintomatici nei vari gruppi, l’azienda aveva messo insieme i risultati di due diversi test clinici di fase 3, uno avviato nel Regno Unito e l’altro in Brasile. È piuttosto inusuale che si combinino insieme i risultati in questo modo, anche perché ogni test clinico presenta differenze e variabili da tenere in considerazione e che difficilmente possono essere combinate insieme per ottenere un unico dato, come quello sull’efficacia.

    Lo scetticismo è aumentato dopo la diffusione di un’intervista da parte dell’agenzia di stampa Reuters nella quale Menelas Pangalos, responsabile dell’area ricerca e sviluppo di AstraZeneca, spiegava che l’azienda non aveva pensato in alcun modo di sperimentare un dosaggio più basso del vaccino. I ricercatori responsabili della sperimentazione nel Regno Unito avevano calcolato male il dosaggio, determinando la somministrazione di una prima dose con una concentrazione più bassa del normale. Questa circostanza non era stata citata in alcun modo all’interno del comunicato stampa di lunedì.

    In una successiva intervista pubblicata mercoledì dal New York Times, Pangalos è tornato sulla questione: “La verità è che potrebbe rivelarsi un errore piuttosto utile. Non ha messo nessuno in pericolo. È stato un errore nel dosaggio. Ci stavamo tutti muovendo molto velocemente. Abbiamo corretto l’errore e abbiamo proseguito con lo studio, senza nessun cambiamento alla ricerca, e abbiamo concordato con le autorità di controllo di comprendere quei volontari nell’analisi dello studio. Che cosa c’era da rivelare? Non ha importanza se [l’errore] fosse deliberato o meno”.

    Nonostante le dichiarazioni di Pangalos, dal punto di vista formale della ricerca l’errore ha una certa rilevanza. Prima di procedere a una sperimentazione clinica, si identificano i protocolli con cui questa sarà eseguita, comprese le modalità di somministrazione del farmaco. Formalizzare le regole del gioco è molto importante, ed è alla base di una buona sperimentazione e della sua riproducibilità. Le regole dei test clinici decise inizialmente da AstraZeneca e dall’Università di Oxford non prevedevano che si somministrassero dosi più basse del vaccino: questo ha comportato un cambiamento in corsa e di conseguenza la produzione di dati meno convincenti, o per lo meno viziati dalle circostanze.

    Ulteriori dubbi si sono aggiunti quando si è scoperto che i volontari che avevano ricevuto il dosaggio più basso erano tutti più giovani di 55 anni, quindi in una fascia di età statisticamente meno a rischio di sviluppare sintomi gravi dovuti a un’infezione da coronavirus. La mancanza di dati coerenti sugli anziani potrebbe complicare l’autorizzazione di emergenza del vaccino, considerato che tutti i principali regolatori hanno posto limiti minimi di efficacia per fasce di età.

    Diversi osservatori hanno inoltre considerato inopportuna la scelta di alcuni dirigenti di AstraZeneca di fornire ulteriori dettagli, non contenuti nel comunicato stampa, nel corso di riunioni riservate con gli investitori, per rassicurarli sui risultati ottenuti. È una cosa che avviene spesso durante la sperimentazione dei farmaci, che richiede investimenti onerosi da parte delle aziende farmaceutiche, ma la scelta di farlo anche per un vaccino sperimentale nel mezzo di una pandemia e nonostante gli impegni pubblici alla trasparenza da parte della stessa AstraZeneca ha raccolto qualche critica.

    A differenza dei vaccini di Moderna e Pfizer-BioNTech, che impiegano una tecnica basata sull’mRNA mai utilizzata prima su larga scala per i vaccini, AstraZeneca e l’Università di Oxford hanno sviluppato un vaccino più tradizionale, partendo da uno dei virus che causano il raffreddore comune negli scimpanzé. Il materiale genetico della proteina che il coronavirus sfrutta per legarsi alle cellule del nostro organismo e replicarsi è stato trasferito nel virus ottenuto dagli scimpanzé, e reso innocuo per gli esseri umani. In questo modo il sistema immunitario impara ad attaccare la proteina, così da potere anche affrontare le eventuali infezioni causate dal coronavirus vero e proprio.

    Almeno sulla carta, il vaccino sperimentale di AstraZeneca è più economico e può essere conservato facilmente in frigorifero per mesi, rispetto a quello di Pfizer-BioNTech che deve essere mantenuto a -70 °C, quindi in congelatori molto potenti. Anche la soluzione di Moderna deve essere conservata in freezer, ma a -20 °C e si mantiene comunque stabile per circa un mese una volta scongelata, a patto di mantenerla refrigerata.

    Il vaccino di AstraZeneca potrebbe avere quindi un vantaggio, sia legato al minor costo sia alle modalità di conservazione e logistica, ma potrebbe rivelarsi sensibilmente meno efficace rispetto a quelli di Pfizer-BioNTech e di Moderna. I risultati preliminari presentati sulle loro soluzioni a base di mRNA sono stati definiti più coerenti e affidabili, soprattutto perché derivati da test clinici di fase 3 unici, e non da più sperimentazioni messe poi successivamente insieme.

    La confusione intorno ai primi risultati forniti da AstraZeneca non implica naturalmente che sia autorizzato un vaccino non sicuro o inefficace, o ancora che questo specifico vaccino si riveli un fallimento. I dati raccolti nella fase 3 saranno la base di ricerche scientifiche più approfondite, che saranno poi rese pubbliche e revisionate da ricercatori terzi che non hanno avuto a che fare con lo sviluppo del vaccino. Alcune ricerche di questo tipo sul vaccino di AstraZeneca sono già state pubblicate e accolte con interesse dalla comunità scientifica, seppure con qualche critica e dubbio ancora una volta sulla scelta di mettere insieme dati diversi tra loro.

    Spetterà infine agli organismi di controllo, come la Food and Drug Administration negli Stati Uniti, stabilire che il vaccino sperimentale soddisfi i requisiti per ottenere un’autorizzazione di emergenza, rendendo possibile la sua distribuzione anche in attesa di risultati più chiari e definitivi. A oggi non ci sono elementi per temere che le autorità emettano autorizzazioni cercando scorciatoie per fare più in fretta, con potenziali rischi per la salute di milioni di persone. Un’autorizzazione in mancanza di dati solidi sarebbe rischiosa e potrebbe portare a una mancanza di fiducia verso i vaccini, cosa che potrebbe fare la differenza nel fermare questa pandemia.
    Ahi si sono incazzati gli investitori.

    Erano in vantaggio e sono stati sorpassati.
    Così nella fretta ha fatto sperimentazioni alla cazzo di cane raccogliendo dati disomogenei.

    Quindi il marketing più che sulle percentuali di efficacia sta puntando sul low cost e la presunta facilità di conservazione.
    Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)

  13. #54433
    Min. della Prostituzione L'avatar di alastor
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Fontana, governo ci lascia in zona rossa fino al 3 dicembre
    'Nonostante mia opposizione, non considerati sacrifici lombardi'

    è veramente un c*ampion*e
    Ritenta, sarai più fortunato.

  14. #54434
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Lo Zio Visualizza Messaggio
    quali anziani?
    quelli che lo saranno diventati nel frattempo

  15. #54435
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da alastor Visualizza Messaggio
    Fontana, governo ci lascia in zona rossa fino al 3 dicembre
    'Nonostante mia opposizione, non considerati sacrifici lombardi'

    è veramente un c*ampion*e
    forse con sacrifici intende le migliaia di morti dei suoi concittadini

    also:

    Il prof in terapia intensiva: «Ho 33 anni e senza altre patologie sono qui col casco: ditelo ai negazionisti, il virus colpisce tutti» – Il video
    https://www.open.online/2020/11/27/c...tensiva-video/

  16. #54436
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus




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  17. #54437
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus


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  18. #54438

    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Alla fine anche un ragazzo che conosco (uno di quelli che potrei quasi definire "negazionisti") si è preso il Covid e sua madre è finita in ospedale (non grave).

    Al che pensavo, ma almeno qua in zona rossa, tutti quelli che continuano ad ammalarsi di Covid chi sono? Persone che continuano a non usare la mascherina e non lavarsi le mani?

  19. #54439
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da megalomaniac Visualizza Messaggio
    Alla fine anche un ragazzo che conosco (uno di quelli che potrei quasi definire "negazionisti") si è preso il Covid e sua madre è finita in ospedale (non grave).

    Al che pensavo, ma almeno qua in zona rossa, tutti quelli che continuano ad ammalarsi di Covid chi sono? Persone che continuano a non usare la mascherina e non lavarsi le mani?
    sfortunati! prendere le precauzioni nonostante tutto non significa avere il 0% di probabilità di non prenderselo ugualmente eh!

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  20. #54440

    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Skynight Visualizza Messaggio
    sfortunati! prendere le precauzioni nonostante tutto non significa avere il 0% di probabilità di non prenderselo ugualmente eh!
    Si ma dove se lo prendono? Comunque dovranno incontrare persone no?
    Tutto sui mezzi pubblici? Eppure qua nella provincia non è che ci sia questo utilizzo così elevato

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