Non è l'internet ad avere aumentato il disagio, ma gli algoritmi che propongono i contenuti sui vari social.
Pensate essere giovane e la vostra cultura musicale non viene più dai vinili di papà o dall'ascolto della radio in cameretta ma dall'uso di youtube e spotify.
Immaginate di partire ad ascoltare una canzone di trap.
L'algoritmo registra questa scelta e presto vi propone due canzoni di trap. Ne ascoltate un'altra, e le canzoni di trap si moltiplicano.
Entro due mesi 4/5 delle canzoni che vedete senza cercare attivamente sarà trap.
E non saprete mai del rock e di Freddy Mercury.
Ora spostate il ragionamento su robe serie e notizie false e via, ecco che intorno al vostro mondo si crea una bolla di contenuti rafforzativi di quello che vi piace e alla fine ignorate del tutto la complessità della realtà - che non è manichea e non presenta come vero solo ciò che piace - e vi fa vedere che quel che credete, pur se in realtà falso, è creduto da altri e dunque necessariamente vero perché "Vuoi che siano tutti coglioni?"
Per cui internet sta estremizzando soprattutto le opinioni della gente. Altri venti anni così e avremo la gente che si fa saltare in aria pure tra i non islamisti.