Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus - Pagina 2958

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Discussione: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

  1. #59141
    Il Drago Dormiente L'avatar di Zhuge
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Skywolf Visualizza Messaggio
    24 contagiati su 52, circa il 50% sono studenti... non a scuola!

    Si sono contagiati restando a casa!

    Vede bene che la scuola è dunque un luogo molto più sicuro vostro onore!
    L'obiezione è fondata. Accolgo la mozione MURATE I BAMBINI NELLA SCUOLA. E che Chtulu e la Succuba delle 1000 lire abbiano pietà delle loro anime.

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  2. #59142
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    C'e anche la variante Ascari, con un'altissima velocità di trasmissione


    Inviato dal mio SM-A920F utilizzando Tapatalk

  3. #59143
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Skywolf Visualizza Messaggio
    24 contagiati su 52, circa il 50% sono studenti... non a scuola!

    Si sono contagiati restando a casa!

    Vede bene che la scuola è dunque un luogo molto più sicuro vostro onore!
    Io però da come è scritto capisco che sono 24 sui 400 totali

  4. #59144
    Since 13-11-01 L'avatar di Bobo
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Ma soprattutto al 04/01 sono praticamente due settimane che le scuole sono chiuse

    Non sono sicuro di aver capito

  5. #59145
    Since 13-11-01 L'avatar di Bobo
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    QUANTO DURANO GLI ANTICORPI CONTRO SARS-COV-2?

    Fresh from Nature.
    "È probabile che gli anticorpi neutralizzanti vengano mantenuti per il primo anno dopo una malattia lieve o grave con titoli anticorpali più elevati e una maggiore durata degli anticorpi in caso di malattia grave. È importante notare che anche una volta che i livelli di anticorpi neutralizzanti sono scesi al di sotto della soglia rilevabile, la memoria immunitaria porterà a risposte anticorpali anamnestiche rapide a seguito della riesposizione al virus e queste probabilmente proteggeranno contro malattie gravi. Si noti inoltre che gli anticorpi potrebbero non conferire immunità sterilizzante ma potrebbero impedire la reinfezione che porta a una malattia grave."
    https://www.nature.com/articles/s41467-020-20247-4
    https://www.facebook.com/cattiviscie...22120932805287

  6. #59146
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Record assoluti di contagi in Giappone, quasi 7000, e di decessi in Sudafrica, 616.

    Anche gli USA macinano record sia di contagi che di morti, oltre 4000 decessi al giorno ieri e l'altro ieri.

    Superati i 40.000 morti in Germania, erano poco più di 10.000 ancora due mesi fa.

  7. #59147
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    Ma soprattutto al 04/01 sono praticamente due settimane che le scuole sono chiuse
    Non importa, se sono studenti si sono contagiati a scuola
    Si vede che sono andati abusivamente a scuola durante le vacanze natalizie

  8. #59148
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    mi piace che l'articolo inizia con il termine è probabile ma non certo, comunque speriamo bene che l'ipotesi degli anticorpi neutralizzanti e della memorai immunitaria valga non solo per le varianti ma anche per i possibili nuovi ceppi che potranno venire fuori nei prossimi anni.

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Non importa, se sono studenti si sono contagiati a scuola
    Si vede che sono andati abusivamente a scuola durante le vacanze natalizie
    più probabile invece che siano andati a festeggiare in casa di amici per le feste natalizie o per l'ultimo dell'anno.

    - - - Aggiornato - - -

    ATTENZIONE, POST CATASTROFICO E PESSIMISTA.SCONSIGLIATA LA LETTURA A CHI VUOLE ESSERE RASSICURATO

    Ho appena parlato con un amico chirurgo a Londra, secondo cui la situazione nella capitale britannica è perfino peggiore di quel che raccontano i giornali.
    Poco fa, infatti, il sindaco Sadiq Khan ha dichiarato lo stato di emergenza, come si era fatto solo in occasione degli attacchi terroristici e del grande incendio della Grenfell Tower. La sobria BBC riferisce che nei giorni scorsi un paziente è stato 6 ore fuori di notte con una gamba rotta in attesa dei soccorsi, e un altro ha aspettato l'ossigeno per 8 ore, dopo aver chiamato l'ambulanza perché non riusciva a respirare. Gli interventi oncologici a Londra stanno per essere sospesi. Gli ospedali si contendono il personale. Le foto con le file di ore davanti ai pronto soccorso ci suscitano un drammatico déjà vu. Amici lombardi, e non solo, vi ricorda qualcosa?

    In Italia oggi la situazione non è così. Abbiamo solo una leggera ripresa dei contagi e della pressione sugli ospedali e le terapie intensive, attribuiti allo shopping prenatalizio e ai festeggiamenti di fine anno.
    Un po' come a settembre, quando si dava la colpa ai vacanzieri, e poi alla scuola, no la scuola è sicura, e avanti così a discutere finché siamo stati travolti dalla seconda ondata, che, è bene ricordarlo, non si è ancora per nulla ritirata. Una seconda ondata che non credo si possa attribuire alla scuola e che forse era inevitabile, se ha colpito tutti. Ma di cui non abbiamo saputo mitigare i danni, chiudendo ai primi segnali, come saggiamente hanno fatto e fanno i Paesi che stanno reggendo meglio la pandemia. Quando Test and Trace non ce la fanno più, entra in gioco la terza T, che in assenza di un Trattamento risolutivo è la T di Timing, tempismo.

    Diversamente da settembre, quando guardavamo con sufficienza all'impennata dei casi in Spagna e Francia - e qualcuno mi attaccava prendendo ad esempio il Belgio, che sembrava averla scampata con poche chiusure, e oggi ci supera per numero di vittime, - ora la circolazione del virus nel nostro Paese è però già largamente sostenuta, tanto da rendere impossibile il tracciamento. Con tutti i limiti di questo parametro (ma nessuno è attendibile al 100%), il rapporto tra positivi e casi testati ormai sfiora il 15%, e, pur con grande oscillazioni, non si avvicina da molto tempo a quel 5% indicato come soglia sotto cui si può pensare di avere l'epidemia sotto controllo.
    L'altro vituperato parametro, il povero rT, è strattonato a destra e a manca, per tirare sotto i limiti prestabiliti l'intervallo di confidenza: così, se per un punto Martin perse la cappa, per uno zero virgola ai limiti inferiori la Lombardia, nell'ordinanza odierna del ministro Speranza, resta arancione invece che rossa (mentre accoglie la nuova assessora Moratti, che non dovrebbe fare troppa fatica a fare meno peggio del suo predecessore).

    Come quando a settembre guardavamo con distacco Francia e Spagna, travolte dai contagi sulla fine dell'estate, ora ci sono entrate da un orecchio e uscite dall'altro le parole di Angela Merkel, quando a dicembre ha supplicato il parlamento e i lander di chiudere tutto, sacrificando in toto lo shopping natalizio, e ancora in là, fino alla fine del mese. Noi la guardavamo, un po' straniti, nei TG, mentre il nostro premier ci invitava con CashBack ad abbandonare gli acquisti online e a tornare nei negozi.
    Non si parla solo della Germania, dove, nonostante questo, hanno più di mille morti al giorno. Il lockdown è stato prolungato in Francia e in altri Paesi europei, scuole comprese. E' vero che prima da loro erano aperte, e da noi no. Forse avremo sbagliato, ma è una ragione per mandare i ragazzi in presenza ora, che sta arrivando lo tsunami? Perché arriva, ormai lo sappiamo che il virus non si ferma alle frontiere, non ha problemi a scavalcare le Alpi. Probabilmente è già qui e sta facendo il suo (solito, ormai, si può dire) lavoro di diffusione sottotraccia prima di esplodere in tutta la sua potenza. Non solo, una delle caratteristiche peculiari di questa variante sembra essere la capacità di contagiare i più giovani molto più di quanto facesse l'altra.

    Si discute tanto se i vaccini esistenti saranno efficaci contro questa nuova variante inglese (lasciamo un attimo da parte quella sudafricana, che speriamo non sia ancora tanto diffusa in Europa). Magari sì. Uno studio di Pfizer appena pubblicato in preprint lo suggerisce. Anche teoricamente gli esperti lo ritengono probabile. Ma oggi, che percentuale della popolazione è vaccinata? Bene che sanitari e ospiti delle rsa abbiano cominciato a riceverlo. Per fortuna. In UK però hanno già vaccinato con una prima dose un milione e mezzo di persone, molte più che nel resto di Europa, perché hanno iniziato prima. Eppure il virus galoppa ugualmente, e gli ospedali non reggono, e il bollettino delle vittime fa paura.
    Non si tratta di seminare il panico, ma di chiedere a tutti di aprire gli occhi. Benissimo i vaccini, che tra qualche mese ci faranno respirare. Ma la luce fuori dal tunnel, se proprio la vogliamo vedere, è molto, molto in là. E' la luce della primavera-estate, ma prima bisogna arrivarci. L'inverno è ancora lungo e sarà duro.
    La Merkel ha detto ai tedeschi che "il peggio deve ancora venire". Anche il peggio economico e sociale, che dipende dalla pandemia, non dalle chiusure che cercano di contenerla, come qualcuno vuol far credere continuando a contrapporre economia e salute, come se si potesse preservare la prima lasciando morire migliaia di persone al giorno, rinunciando a trattare qualunque altra malattia, condizione, incidente. Perché questo significa lasciar circolare il virus, e l'unico modo per contenerlo, insieme alle vaccinazioni, sono distanze, igiene, mascherine. Lasciar circolare il virus significa anche favorire la selezione di nuove varianti, come quella che si sta affacciando ora, con una contagiosità che si stima almeno del 50% superiore a quella finora prevalente. La variante inglese, meglio chiamarla B117, di per sé non sembra provocare forme più gravi, ma penso che ormai sia chiaro: pochi casi, rarissimi casi gravi, sporadiche vittime; tantissimi casi, tanti ricoverati, ospedali in tilt, tante vittime.

    Attenzione che con questo post non sto chiedendo un lockdown, la chiusura delle scuole, l'abolizione del sistema delle zone, che inizialmente (devo dire immaginando criteri più semplici) anche io avevo caldeggiato. Né sto giudicando chi deve prendere decisioni lose-lose, impossibili per chi deve gestire l'equilibrio di una maggioranza instabile e inevitabilmente deve fare i conti con il consenso. Non li invidio, non vorrei essere al loro posto e non credo che farei meglio.
    Sto solo avvertendo chi mi legge, perché non si faccia trarre in inganno da un dibattito pubblico stufo di virus, che sta spostando l'attenzione sulle fibrillazioni del governo, il recovery plan, la vicenda Trump. Tutte cose importantissime, sia chiaro. Solo che anche in mezzo a queste questioni di grande rilevanza sta suonando un allarme rosso, e ignorarlo non ci aiuterà.
    Lo so che molti di voi sono già isolati, e non potreste fare di più. Evidentemente non è a voi che mi rivolgo, ma a chi si è lasciato un po' prendere dal clima "liberi tutti" che sta accompagnando l'inizio di questa campagna vaccinale. A chi sta comprensibilmente cercando scappatoie (che il sistema delle zone, va detto, non rende impossibili). A chi crede che una persona vaccinata con una dose "è protetta e protegge gli altri". Non basta, ancora. Non possiamo abbassare la guardia. Che frase trita e ritrita, vero? Eppure resta vera.
    Alla fine della maratona che vi avevo preannunciato a marzo mancano ancora tanti, tanti chilometri. Siamo tutti stanchi, ma questo sarebbe il momento peggiore per mollare. Cerchiamo di proteggerci ancora per un po', e aiutiamoci l'un l'altro smettendola di cercare colpevoli per qualcosa che sta colpendo tutti, in tutto il mondo. We are all in this together, ancora.



    I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano
    . Capitan Harlock

  9. #59149
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Io però da come è scritto capisco che sono 24 sui 400 totali
    Hai capito bene. Non ho idea di quando si siano contagiati, ma intere classi hanno avuto l'appuntamento per il tampone il 07/01, per dire quanto funzioni bene il tracciamento...

  10. #59150
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Aspetto lo studio "tutte le varianti presenti nelle acque di Milano nel 2019"
    io aspetto il VOTY, contiene tutti i dlc
    L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare


  11. #59151
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da garese Visualizza Messaggio
    Hai capito bene. Non ho idea di quando si siano contagiati, ma intere classi hanno avuto l'appuntamento per il tampone il 07/01, per dire quanto funzioni bene il tracciamento...
    Non ho capito l'appunto, uno screening il 7/1 non va bene?

  12. #59152
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Non ho capito l'appunto, uno screening il 7/1 non va bene?
    Beh, già programmarlo il primo giorno di riapertura della scuola è discutibile, ma soprattutto l'ultimo "contatto stretto" fra gli studenti è avvenuto almeno 15 giorni prima di quella data.

  13. #59153
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da garese Visualizza Messaggio
    Beh, già programmarlo il primo giorno di riapertura della scuola è discutibile, ma soprattutto l'ultimo "contatto stretto" fra gli studenti è avvenuto almeno 15 giorni prima di quella data.
    Beh ma io credo che lo screening serva per accertarsi che non ci siano positivi tra gli studenti che tornano in classe, no?

  14. #59154
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    From my failbook:


  15. #59155
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Skywolf Visualizza Messaggio
    From my failbook:

    Qua in veneto scommetto? Ma chissà come mai andiamo così male

  16. #59156
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Tavea Visualizza Messaggio
    Qua in veneto scommetto? Ma chissà come mai andiamo così male
    Perché qualcuno ha dato il numero sbagliato

  17. #59157
    Senior Member L'avatar di Gilgamesh
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Skywolf Visualizza Messaggio
    From my failbook:

    È stato deciso così perché altrimenti diventava impossibile, con le scuole aperte senza restrizioni, avere un tampone in tempi brevi. Infatti Luisa se vuole può anche restare a casa per 14 giorni invece che 10 e tornare a scuola senza tampone (ovviamente se asintomatica).

  18. #59158
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus





    De Luca ha quindi annunciato che la Campania darà una sorta di “patentino” ai suoi residenti vaccinati contro il Covid: «Ci sarà una card per tutti i cittadini vaccinati dopo che avranno fatto il richiamo. Sul retro ci sarà un chip, ci auguriamo che tra qualche mese i cittadini la possano esibire per andare al cinema e al ristorante con più tranquillità, avendo la certificazione che sono stati vaccinati».
    CRITICITA' del PATENTINO

    Il primo fattore da tenere in considerazione è quello del tempo, sia dal punto di vista della durata dell’immunità che della “validità” della suddetta tessera. Ad oggi, ad esempio, non è ancora noto quanto duri l’immunità innescata dall’infezione naturale provocata dal coronavirus SARS-CoV-2: sebbene (rari) casi di reinfezione siano avvenuti dopo pochi mesi, un recente studio condotto dall’Università Monash (Australia) ha dimostrato che la protezione immunitaria potrebbe durare almeno 8 mesi, mentre virologi del La Jolla Institute for Immunology (Stati Uniti) hanno ipotizzato una durata di anni, se non addirittura decenni.

    Secondo la comunità scientifica lo “scudo” offerto dal vaccino dovrebbe essere superiore a quello indotto dalla COVID-19, ma come indicato al momento non ne conosciamo affatto la durata. Inoltre a breve saranno disponibili diverse tipologie di vaccini anti COVID, e alcune potrebbero proteggere per un intervallo di tempo differente; pertanto un ipotetico patentino dell’immunità dovrebbe essere “calibrato” anche sul tipo di preparazione che abbiamo ricevuto.

    Il tempo è un fattore fondamentale anche nella consegna dell’attestato di vaccinazione. Come tutti sappiamo, chi volesse sottoporsi al vaccino in questo momento semplicemente non può farlo, perché le dosi sono centellinate e le poche che stanno arrivando sono (giustamente) destinate alle fasce della popolazione più a rischio. Ci vorranno diversi mesi prima che un adulto sano, giovane e che non lavora in un settore strategico potrà sottoporsi alle due iniezioni.

    Sarebbe etico garantire immediatamente alcune libertà – come andare a uno spettacolo di teatro, al cinema o allo stadio – alle persone che sono state vaccinate per prime, e continuare a confinare le altre per mesi e mesi solo perché non possono accedere al patentino di immunità?

    Senza dimenticare i bambini e gli adolescenti, per i quali un vaccino anti COVID non è ancora approvato e non si sa nemmeno quanto tempo ci vorrà per averne uno.

    De Luca nel suo discorso ha fatto riferimento a “qualche mese”, dunque verosimilmente la card diventerà disponibile quanto tutti i cittadini campani avranno la possibilità di accedere al vaccino.
    I nostri politici dovrebbero scrivere romanzi fantasy, sono davvero bravi con la fantasia

    Prima di tutto la "privacy/dato sensibile" di cui siamo letteralmente sommersi col GDPR e i millemila fronzoli, che non dovrebbero rendere possibile, almeno non così facilmente, il poter venir a conoscenza di tali dati (quindi non è che il tizio del cinema ti può chiedere la tua tessera personale così, salvo farti firmare un bel foglio di trattamento dei dati sensibili, oltre al fatto che se c'è un microchip ci dovrà essere un lettore abilitato alla lettura di tale info forse, se no ciao ciao alle millemila schede piratate/false che ci saranno appena esce la prima che comunque ci saranno a prescindere laggiù, col risultato che ci saranno più tessere che vaccinati ).

    Poi ok, facciamo che i bar/ristoranti/cinema accettino solo gente col patentino. Quindi a veder la tabella di marcia dei vaccini, questi esercizi cominceranno a veder i primi clienti verso autunno/inverno prossimo..I mesi precedenti forse avranno qualche persona qua e la..forse qualche anziano, forse qualche medico, forse qualche carabiniere..
    Allo stesso tempo, quando cominceremo a vaccinare le persone "il resto della popolazione" dovremo essere già un pezzo in là con la tutela delle persone a rischio, quindi si entrerà più nella mentalità politica di "massi lasciamo tutto aperto a tutti, tanto ormai le persone a rischio sono state protetette.."
    Poi cos'è, diciamo ai turisti o la gente fuori regione "no te che non hai il patentino qui non ci puoi venire a mangiare/altro"?

    Ultimo ma non ultimo il fattore discriminante. Il tuo amico che fa un determinato lavoro è stato vaccinato e può andare al cinema/ristorante mentre tu no. Lui può fare una vita in libertà mentre a te vengono negati i tuoi diritti. Si vede già che questa cosa non reggerà dal punto di vista costituzionale.

    Faranno questi patentini, spenderanno un botto di soldi, li daranno alla cazzo, ce ne saranno un casino contraffatti, saranno inapplicabili, e tutto finirà a tarallucci e vino tanto i soldi mica sono dei politici

  19. #59159
    Filastrocchiere di STOCAZ L'avatar di Skywolf
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Gilgamesh Visualizza Messaggio
    È stato deciso così perché altrimenti diventava impossibile, con le scuole aperte senza restrizioni, avere un tampone in tempi brevi. Infatti Luisa se vuole può anche restare a casa per 14 giorni invece che 10 e tornare a scuola senza tampone (ovviamente se asintomatica).
    e se la mamma di Luisa non vuole, perché la è no vax covidde non ce n'è gombloddoh?!

    Tua madre è positiva?

    In attesa di un tampone, te ne stai di default a casa.

    Non vuoi/puoi fare il tampone? Stai a casa 14 gg, se non hai sintomi puoi tornare.



    Questo è il minimo.

    Minimo.


    L'optimum sarebbe qualcosa del tipo:

    tua madre è positiva?

    Intanto stai a casa tu e tutta la classe per 2-3 gg, ti fai il tampone, ci vogliono giustappunto un paio di giorni; se il tampone è positivo, in quarantena tutta la classe (e i tuoi compagni si fanno il loro tampone con calma).

    Non hai i mezzi per fare tutti questi tamponi?

    Ti fotti. Chiudi tutto, perché non sei in grado di tracciare.

    Ma perché non sei in grado di tracciare?


    Perché hai fatto le cose a cazzo all'inizio, quando avevi pochi casi, e ce l'avresti fatta benissimo a tracciarli tutti e a fare le cose per bene; ormai adesso ne hai troppi e non riesci più a gestirli e allora, invece di essere draconiano, adotti misure a cazzo e mandi in giro la gente infetta.

    Oh ma guarda tu che strano, i casi non diminuiscono. Curioso.

  20. #59160
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Vabbeh ma e' De luca che fa De luca.
    Il vero problema e' dare potere in tempo di emergenza sanitaria ed economica a questi ritardati, dovrebbero eseguire e basta.

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