buy the dip
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in GB però qualcosa sta funzionando
https://www.ansa.it/sito/notizie/mon...3e0996842.html
e la monodose di vaccino non fa niente
chè c'arrivasse a noi, sarebbe grasso che cola...
poi a gennaio 2022 ci si organizza con la doppia dose
troppo facile?
https://www.ilpost.it/2021/03/01/strategia-zero-covid/
Sul perché la strategia zero covid potrebbe essere una stronzata.
Non è aria fritta, demente, è una spiegazione a chi non vive quotidianamente a pane e covid, che riassume le cose in modo chiaro e asettico, senza parole che cerchino di scatenare una reazione emotiva nelle persone e che rendano un'idea di una situazione, quasi a livello divulgativo.
Se non fosse per ilpost e valigiablu la situazione dell'informazione sarebbe molto peggiore.
E, per una volta, citami dov'è che staremmo seguendo una strategia "all-covid". Dati alla mano però, visto che ti piacciono tanto.
Burioni ci vede un normale andamento epidemico da contrastare con una migliore campagna vaccinale. Perché quella fatta finora, purtroppo per tutti i fan delle primule, è stata fallimentare. E no, non soltanto per le dosi, ma perché ci manca il coraggio di prendere rischi. La GB ha corso grossi rischi con la campagna vaccinale, Israele non ne parliamo nemmeno.
A noi piace giocare facile, e secondo le regole, quando la repubblica Ceca ha già detto che è disposta ad andare in culo all'EMA e ad auto-approvarsi lo Sputnik V.
Che rischiano? Tottò sul culetto? Li buttano fuori dall'Europa? Una multa? Un rimbrotto piccato?
Io mi inoculerei anche quello armeno, di vaccino, a questo punto.
No, spiace. E' soltanto una collezione d'aria fritta ad uso e consumo di dementi come te.
E chi ha detto che stiamo seguendo una strategia all-covid? Certo stiamo seguendo una strategia di merda, il come ed il perché l'ho detto decine di volte e con tanto di dati, te lo puoi andare a riguardare nei mie post passati. Certo non sarò a rispiegare tutto da capo ad un demente come te.
https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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Oh, ma io sono anche ben fiero di esserlo. E proprio per questo che cerco di leggere quegli articoli, ma anche lescienze.it, sono socio del CICAP, cerco di seguire l'esempio di Massimo Polidoro di non fermarmi mai a ciò che credo di sapere e ad approfondire, approfondire, approfondire sempre.
Sono un demente che cerca di essere un po' meno demente ogni giorno, per quanto il tempo concessomi da lavoro, famiglia e incombenze varie me lo permettano, e non liquido articoli divulgativi dall'alto di una qualche non meglio specificata scienza superiore.
Tu d'altro canto sei il classico soggetto che si muove borderline sul filo del trollaggio, e che riesce splendidamente peraltro (e qui devo imparare MOLTO di più da Polidoro) a farmi sempre alterare. Ma non perché perculi le mie idee (non mi ritengo a prova di perculaggio, figurati), ma proprio perché mi rendo conto che sto perdendo tempo a replicare a un sociopatico.
In tutto quell'articolo del Post i problemi della strategia "Zero-covid" (nome che lo stesso articolo definisce fuorviante perché non ha l'obiettivo dell'eradicazione) sono descritti qui
Concludere da questo che la strategia è "una stronzata" mi pare un salto notevoleProblemi
Il progressivo affermarsi di alcune varianti che sembrano rendere più contagioso il coronavirus, come la cosiddetta “variante inglese”, ha complicato le strategie di contenimento della pandemia in alcuni paesi. Le misure adottate si sono rivelate poco efficaci per ridurre la diffusione delle varianti e di conseguenza per tenere sotto controllo i nuovi casi. Per questo chi sostiene la “strategia zero-COVID” ritiene che un nuovo lockdown possa ridurre sensibilmente la diffusione del coronavirus, prevenendo il rischio di una nuova ondata che metterebbe nuovamente in difficoltà i sistemi sanitari.
I governi sono però restii ad adottare nuove misure drastiche, sia per motivi economici sia perché si inizia a registrare una certa fatica tra la popolazione, cui sono stati chiesti numerosi sacrifici nel corso dell’ultimo anno. I benefici economici nel breve periodo nel non chiudere tutto potrebbero però essere superati dagli svantaggi di subire una nuova ondata, con maggiori e dolorose conseguenze, nel medio-lungo termine.
Chi propende per la “strategia zero-COVID” sostiene che un lockdown per tempo potrebbe escludere questa eventualità, rendendo poi possibile un recupero più rapido delle attività economiche con minori strascichi legati a limitazioni parziali o intermittenti ancora in vigore. I detrattori segnalano come non ci siano elementi a sufficienza per ritenere questa strada praticabile, soprattutto in Europa dove sarebbe necessario un maggiore coordinamento tra gli stati rispetto a quanto accaduto nella scorsa estate, quando le decisioni più importanti furono assunte dai singoli governi nazionali anche in termini di circolazione degli individui (molti paesi avevano necessità di sostenere il settore del turismo).
Il sistema di tracciamento dei contatti è inoltre saltato con la “seconda ondata”, quando i casi erano diventati talmente tanti da renderlo poco praticabile. Nel caso in cui non venisse ripristinato e rafforzato, mancherebbe uno strumento importante per identificare e bloccare rapidamente i focolai, anche se in compenso ci sarebbe la possibilità di eseguire velocemente un maggior numero di test rispetto a quanto avvenisse nella primavera del 2020.