Decidiamoci su cosa vogliamo.
Se il terrore che stanno spargendo sulle nuove varianti ha un senso, allora devi vaccinare prima i diffusori del virus.
Se invece la questione delle varianti è più terrore mediatico che altro, allora vai di vaccino ai nonnini.
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Cioè io che vado in giro (quando devo fare cose) con mascherina, mi disinfetto, sto lontano devo essere penalizzato perché degli stronzi vecchini del cazzo stanno continuamente ai giardini o piazze in mucchietti senza mascherine?
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nonnini first
ti hanno già risposto: vaccinare gli insegnanti, non frena il contagio scolastico
vaccinare i più fragili e a rischio, evita morti e riempimento di ospedali
tralasciando che agli over, l'AZ non lo danno...
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ma ci perdi anche tempo?
Nel frattempo appare un altro genio: il preside del liceo Marconi di Milano dice che gli studenti positivi non possono collegarsi alle lezioni a distanza e risultano assenti per malattia anche se stanno benissimo.
https://www.corriere.it/scuola/secon...e4eb7de2.shtml
ditegli di aggiornare l'antivirus
Temeranno il contagio per via telematica
A proposito di contagi, positivo Marzullo.
https://www.google.com/amp/s/www.ilf...e/6124156/amp/
lo dicono i medici, mica io.
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Il mio collega deve andare in Francia e per entrare devi aver fatto un test molecolare negli ultimi giorni. Per rientrare in Italia invece devi fare un test antigenico in farmacia
Nel Lazio hanno fatto le cose in parallelo
Sono due vaccini diversi, con due liste di prenotazione indipendenti (almeno fino ad oggi, che dovrebbero aprire anche ai più anziani).
Perchè le persone > 70 hanno più probabilità di lasciarci le penne ed anche di avere bisogno di un ospedale, che è un po il problema numero 1 del covid.
In parallelo, hanno cominciato a vaccinare le persone più giovani ma appartenenti a categorie lavorative più esposte: personale sanitario in generale, forze dell'ordine, personale scolastico ecc...
D'altronde se hai vaccini per tutti puoi vaccinare tutti, altrimenti devi andare di priorità ed ha senso che chi rischia di più (per condizioni di salute/età o per condizioni lavorative) abbia la precedenza.
I docenti possono essere veicoli di contagio (qui da noi hanno chiuso delle medie per via di una insegnante positiva, ed hanno trovato molti casi tra i suoi ragazzi), quindi vaccinando loro puoi rendere più "sicura" la riapertura delle scuole.
Potessi vaccinare anche i ragazzi sarebbe il top, per ora però non ci sono vaccini approvati per l'uso sotto i 16-18 anni.
Sulla trasmissione da parte dei vaccinati: se non sbaglio ci sono studi (non so quanto preliminari ancora) sui vaccini a RNA che parlano di notevole riduzione della capacità infettante.
E c'è una buona probabilità che la cosa valga anche per gli altri vaccini.
Vaccini o meno, quando la curva tornerà a scendere le scuole torneranno ad essere aperte.
D'altronde il nuovo governo come prima cosa che ha detto ha parlato proprio della necessità di tenere le scuole aperte addirittura "recuperando" il "tempo perso" in DAD.
A quel punto meglio farlo con almeno tutto il personale adulto vaccinato, e "solo" il rischio di circolazione tra studenti.
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D'altra parte, aggiungo, alcuni criteri di priorità sono un po tagliati con l'accetta... penso anche per una questione di praticità.
Ad esempio tanto personale è stato vaccinato anche se oramai lavora in remoto, o alcune classi professionali sono state vaccinate anche se non praticano (basta l'iscrizione all'albo).
Però mi rendo conto che forse è più immediato tirar giù criteri semplici e seguire quelli piuttosto che mettersi a fare mille eccezioni (e dover poi andare appresso a verifiche e ricorsi)