Originariamente Scritto da
IlGrandeBaBomba
Superato il mezzo milione di vittime in Brasile. Si tratta del secondo Paese al mondo a superare ufficialmente questa soglia, dopo gli Stati Uniti; in realtà sono nel club anche la Russia, al 99,9 % l’India, forse anche il Messico.
Lo stato più colpito è San Paolo, con 121.000 vittime; seguono Rio de Janeiro con 54.000, Minas Gerais con 44.000, Paranà e Rio Grande do Sul con 30.000 ciascuno, Bahia con 23.000, Cearà con 22.000, Goias con 18.000, Pernambuco con 17.000, Santa Catarina con 16.000, Parà con 15.000, l’Amazzonia con 13.000, Mato Grosso ed Espirito Santo con 11.000 ciascuno, mentre i rimanenti sono sotto le 10.000.
Nel resto del mondo:
•superate le quattromila vittime ufficiali in Afghanistan, quelle reali chissà. Due giorni fa record assoluti di contagi e decessi giornalieri (rispettivamente 2313 e 101, sopra i duemila contagi e sopra i cento morti in un giorno per la prima volta da inizio pandemia); nell'ultimo mese i contagi sono aumentati del 2400 % (!), con un tasso di positività che nell'ultima settimana era del 34 % (il numero di test effettuati in rapporto alla popolazione è naturalmente uno dei più bassi dell'Asia, solo Siria, Yemen e Tagikistan ne hanno fatti di meno). A Kabul ed altrove solito copione visto ormai in troppi altri Paesi: ospedali pieni, pazienti respinti, ossigeno esaurito.
•superate le tremila vittime ufficiali in Bielorussia, quelle reali possiamo solo immaginarle visto che per i dati sulla mortalità generale siamo fermi ancora al primo semestre del 2020, quando a fronte di 390 vittime ufficiali per covid si erano registrate oltre 6000 "morti in eccesso".
•peggiora la situazione in Russia; negli ultimi giorni il numero dei contagiati a Mosca è aumentato dell'80 %, quello dei ricoverati in gravi condizioni del 70 %. Le prevedibili conseguenze dell'abbandono di ogni restrizione da parte delle autorità russe quando solo il 12 % della popolazione, a tutt'oggi, ha ricevuto una dose di vaccino. Oggi quasi 18.000 contagi, il massimo da fine gennaio, e 466 morti, il massimo dalla prima decade di marzo; a Mosca record assoluti di contagi da inizio pandemia, oltre 9000, triplicati rispetto a due settimane fa.
•superate le 380.000 vittime ufficiali (??? reali) in India, dove però i contagi sono in netto calo da settimane e settimane, con una media di 65.000 giornalieri a fronte del picco di oltre 400.000 raggiunto ad inizio maggio.
•grave la situazione in Uganda, dove negli ultimi giorni ci sono stati record assoluti di contagi (1735) e decessi (49) e molti ospedali sono a corto di ossigeno e non accettano più pazienti; altri muoiono per mancanza di ossigeno. Mentre da noi nessuno sembra più volere AstraZeneca, a Kampala una banda criminale ha rubato centinaia di dosi di tale vaccino per rivenderlo a farmacie private. Introdotte ulteriori restrizioni nel tentativo di frenare l'esplosione dei contagi, anche qui dovuta al diffondersi della variante indiana; tra l'altro sono stati vietati tutti gli spostamenti con autoveicoli, salvo che per i lavoratori essenziali.
•record di contagi anche in Zambia (3394 casi, sopra i tremila per la prima volta da inizio pandemia), Mongolia (2642), Vietnam (423).
•superate le 230.000 vittime ufficiali in Messico (quelle reali almeno il doppio), le 190.000 in Perù, le cinquemila in Uruguay, le quattromila in Malesia, le mille in Namibia e Giamaica.
Entro la fine di questa settimana in Cina sarà stato somministrato un miliardo di dosi di vaccino. Nel complesso un quinto della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose.