VARIANTE DELTA, BAMBINI, RAGAZZI, SCUOLE.
DATI.
Prima figura: la terza ondata inglese, dovuta alla variante delta, ha toccato il record di infezioni giornaliere fra i minori.
Seconda figura: le ospedalizzazioni giornaliere di minori in Inghilterra, durante la terza ondata guidata dalla variante delta, hanno raggiunto picchi più alti di tutte le ondate precedenti.
Terza figura: I dati nell'ultimo report tematico CDC indicano che i minori si infettano e sono sintomatici più degli ultracinquantenni (
https://www.cdc.gov/coronavirus/2019...2_schools.html). Si noti che il grafico è tratto da un precedente report, citato nel più recente a supporto.
CONSIDERAZIONI.
1) I bambini sotto i dodici anni non sono vaccinabili.
2) La vaccinazione nella fascia di età 12-18 anni è ancora a livelli bassi.
3) Tra un mese, questa coorte di molti milioni di italiani si troverà ogni giorno in ambienti chiusi e affollati da componenti della stessa coorte, ambienti chiamati aule scolastiche, per raggiungere le quali spesso farà un viaggio in altri ambienti chiusi e affollati dalla stessa coorte, chiamati mezzi di trasporto.
4) Si vuole garantire la scuola in presenza, sulla base di ragionevoli assunzioni circa il danno provocato dalla prolungata assenza dalle classi.
DOMANDE.
1. Abbiamo attrezzato un monitoraggio epidemiologico costante e frequente nelle classi?
2. Abbiamo portato alla vaccinazione tutti i vaccinabili?
3. Abbiamo introdotto l'obbligo di mascherine FFP2 e di distanziamento?
4. Abbiamo introdotto policy adeguate, chiare ed omogenee in tutto il paese da attuare in caso di positività nelle singole classi?
5. Abbiamo investito, come richiesto da un anno, nella diminuzione del rischio legato ai trasporti?
6. Abbiamo misure per limitare al minimo gli assembramenti?
7. Abbiamo vaccinato le famiglie, per evitare che la scuola passi attraverso i bambini il virus da una famiglia ad un'altra?
8. Quando investiremo sull'edilizia scolastica e sugli impianti di areazione, per fronteggiare questo e gli altri virus che metteranno in futuro a rischio la scuola?
9. I sindacati hanno a cuore la sicurezza sul luogo di lavoro?
CONCLUSIONI PROVVISORIE.
Le nozze con i fichi secchi non si fanno. Non bastano proclami e pezzi di carta: per riaprire la scuola in accettabile sicurezza serve uno sforzo titanico, il quale richiede uomini, mezzi e investimenti.
Tutto il resto è solo un esperimento di cui possiamo già prevedere l'esito; e tutto il resto pone il problema del perchè da una parte (giustamente) si intende limitare la libertà di scelta di chi non si vuol vaccinare, e dall'altra si rinchiudono milioni di non vaccinati in luoghi chiusi per tempi prolungati.