La truffa dei "falsi positivi" in farmacia: i Nas sospendono una cinquantina di punti tampone.
La campagna di controlli è partita dalle farmacie e dai laboratori di analisi del nord e le conferme non sono mancate: sono già una cinquantina i punti tampone sospesi per irregolarità nell'inserimento degl esiti dei tamponi sul sistema del ministero della Salute. E' la cosiddetta truffa della tessera sanitaria, l'ultimo ritrovato dei furbetti No vax per ottenere un Green Pass facendosi passare per positivi. Una truffa ( lanciata dalle chat di Telegram dai No Green Pass) che spesso, ma non sempre, viene portata a termine all'insaputa dei farmacisti che, riscontrando la positività nel tampone del soggetto che si presenta ad effetuare il test, ne registrano l'esito sulla tessera sanitaria esibita di cui non viene controllata l'identità.
Accade così che una persona positiva, recandosi più volte in diverse farmacie ad effettuare il test con tessere sanitarie diverse appartenenti ad altre persone sane, riesce a far registrare decine di "falsi positivi" nel sistema tessera sanitaria.
Ai furbetti No Vax basta poi, passati dieci giorni, andare a fare un nuovo test che, questa volta negativo, certificherà la loro guarigione con l'emissione di un Green Pass da guarito valido sei mesi.
Non esiste ancora un bilancio dell'operazione che andrà avanti per molti giorni da un capo all'altro dell'Italia ma sono già decine i casi riscontrati. I primi controlli a campione dei Nas nei centri tamponi e nelle farmacie del Nord Italia sono state disposte dal comando tutela sanità di Milano e si sono estesi dalla Lombardia alla Liguria. I militari, da alcuni giorni, stanno controllando i documenti di identità e i codici fiscali di chi si presenta per fare i tamponi. Il servizio è stato deciso dopo l'aumento di casi di positivi che si sono presentati con il codice fiscale di amici e conoscenti no vax in modo da fare risultare anche loro positivi e successivamente guariti.
Controlli anche in Alto Adige dove sono state sospese 31 delle 3.000 postazioni per l'inserimento degli esiti dei tamponi, per il sospetto che siano stati registrati dei risultati "falsi positivi"
Preoccupato il governatore della Liguria Toti che ha chiesto ai suoi farmacisti di fare uno sforzo in più chiedendo anche il documento di identità a chi si presenta per fare il tampone."Apprendo con preoccupazione - dice - che si sta diffondendo una nuova pratica per evitare il vaccino e ottenere il Green pass: persone positive con il codice fiscale degli amici No vax vanno a farsi un tampone in farmacia in modo da far risultare anche loro positivi e successivamente guariti. Mi sono già confrontato con Federfarma sull'argomento e mi hanno assicurato che verranno controllati ancora con più attenzione i documenti e per questo ringrazio i farmacisti, da giorni in prima linea, e le forze dell'ordine che stanno facendo ispezioni a tappeto proprio in queste ore per scoprire i furbetti che poi tanto furbi non sono perché, commettendo un reato, potrebbero dover pagare molto caro il loro comportamento scriteriato. Anche storie come questa ci suggeriscono l'obbligo vaccinale come unica strada per sconfiggere il Covid".
Stop ai tamponi anche in una farmacia di Martellago in Veneto mentre i carabinieri del Nas di Cremona hanno sequestrato in un laboratorio di Siziano (Pavia) 250 tamponi rapidi per la rilevazione del Covid-19, antigenici e molecolari, del valore di circa 3mila euro, realizzati senza l'autorizzazione dell'Ats di Pavia e in violazione delle disposizioni regionali. Il titolare del laboratorio è stato denunciato.