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Major Sludgebucket (ABS)
La mia idea è che il basket in "formato calcio", con un campo enorme e senza limiti stringenti di tempo per concludere un'azione, non funzionerebbe (un po' per il motivo per il quale non funzionava la pallamano – sport che ha in comune il fatto di manovrare la palla con le mani – degli esordi quando veniva giocata in campi da calcio, con porte da calcio, ecc., prima di trovare la sua corretta dimensione indoor). La ragione fondamentale è che nel calcio quando sei in possesso di palla non ce l'hai incollata al piede come in MicroProse Soccer, la sfera non è mai veramente "tua", tranne se l'avversario sta a chilometri di distanza, la palla è "libera" ed è sempre contendibile con una certa facilità. Peraltro (per questo?) il calcio è uno sport molto più di contatto, prima che ti fischino un fallo ce ne vuole, proprio perché continuamente focalizzato sul difendente che vuole riappropriarsi del possesso e ha quasi ininterrottamente chance per farlo.
In sport come il basket (e in misura ancora più evidente la pallamano) se hai il possesso l'altro più o meno si attacca fino a quando non finisci l'azione, il pressing ha un ruolo molto meno centrale, o comunque è una faccenda totalmente diversa rispetto al calcio (l'avversario certamente ti sta addosso, ma ha chance ridotte di levarti direttamente la sfera di mano mentre palleggi, punta più su altro, sullo sporcarti le linee di passaggio, sull'impedirti di prendere un tiro pulito)(ecco, appunto, si sono dovuti inventare la cosa artificiosa del dover palleggiare quando ci si sposta per aggiungere un minimo di imprevedibilità e creare dinamiche un po' meno rigide).
Insomma, se stabilisci che la palla viene passata con le mani e può essere tenuta tra esse (operazioni molto facili per il cervello umano, gestirla con i piedi guardandoti allo stesso tempo dagli avversari che possono strappartela via facilmente è assai più complicato) per forza devi avere un format così, campo ridotto con poca gente e azione focalizzata sui tiri, che quindi è meglio che si susseguano a un certo ritmo, dato che come detto il possesso è poco spontaneamente contendibile e diventerebbe noioso vedere una squadra che costruisce un'azione per vari minuti di seguito, poco disturbata (e ovviamente sarebbe troppo semplice per chi deve gestire il vantaggio e vuole addormentare la partita, pensate a che finali di merda
). Volendo, ogni singola azione nel basket potrebbe concludersi con un tiro (magari pessimo, ma se vuoi lo fai, e c'è chi ha fatto del far entrare i tiri forzati un'arte; i turnover quando si verificano spesso è perché una squadra si spinge "al limite" nel tentativo di procurarsi un tiro aperto e fa la cazzata, o per errori puerili).
Il basket è un gioco nel quale l'attacco tende a prevalere sulla difesa, nel senso che chi difende si deve un po' arrangiare e sperare che l'altro non ci azzecchi sempre quando tira. Nel calcio è il contrario, distruggere è molto più semplice che procurarsi un'occasione vagamente presentabile (si sa, per esempio, che con l'esplosività dei portieri attuali per segnare da fuori devi fare quasi il tiro della vita, sennò è inutile provarci). Diciamo che hanno pregi e difetti diversi (nel calcio, per esempio, se una squadra mette tutti i giocatori dietro la linea della palla esce una partita caoticamente concentrata in uno spazio troppo ristretto e noiosissima, quindi a mio avviso una bella partita di calcio è quella nella quale si sfrutta regolarmente il campo in tutta la sua estensione e chi difende riesce ogni volta a ripartire insidiosamente in contropiede quando riacquista la palla; nel basket bene o male ogni tiro è un "reset" e c'è la possibilità, data anche dai time out, di vedere giocate o schemi interessanti anche se tutto quello che è stato fatto prima è stato un disastro; poi ovviamente l'alternarsi continuo del punteggio e i tanti canestri da molti non sono visti come qualcosa di ridicolo, come diceva Maurizio Mosca, ma come qualcosa di positivo, visto che ciò dovrebbe le partite incerte, mutevoli nell'andamento e quindi emozionanti).