Nella città che non dorme mai, Absint é solo un altro dei tanti giovani criminali che si danno battaglia tra fumi di tombini e luci al neon.
Nel riflesso delle lame dei coltelli che dettano legge per le strade, il suo sguardo é fermo e vigile. Qua a SburraCity non c é da rilassarsi troppo.
La nuova generazione gioca duro, e nella notte senza fine dei cieli tossici del futuro, chi se l'é guadagnato si sposta in branco, brandendo la bandiera del proprio clan di appartenenza.
A bordo della sua RapidFire, una motorbike dal design aerodinamico, tempestata di adesivi di club pornotechno, sfreccia tra le prime file della sua gang di ribelli RockBangers.
Quella sera non era una delle tante. C'era da far saltare in aria l'intero business dei GulagBros, una sgangherata compagine di debosciati che da poco si erano cominciati a fare strada nei quartieri. Non erano altro che fottute mosche, ed era tempo di dimostrarglielo.
Il cazzo duro e l'acceleratore spinto, Absint aveva anche altri pensieri per la testa.
Le strade del quartiere di NippleGallery erano davvero piene di fregna stanotte.
L'aroma di figa della sera prima cominciava a svanire dalle dita di Absint e l'idea non gli andava a genio. E il piano era quindi chiaro.
Detonare un intero clan e sborrare dentro una valkiria. C'era da leccarsi i baffi.