Giorno 1
Mi sono svegliato. E questo è già qualcosa.
Caffè e bacio alla fidanzata. Lei abita in un altro comune, forse non ci permetteranno di vederci per un po' di tempo.
Il traffico è scorrevole, ancora di più rispetto ai giorni precedenti, già snelliti dalla chiusura delle scuole.
Nel parcheggio dell'azienda c'è più o meno il solito numero di macchine, non è stato attivato il lavoro da casa, per lo sdegno della maggior parte dei dipendenti a tempo indeterminato. Noi precari non dovremmo lamentarci. Possiamo morire, intubarci, e le aziende dovranno andare avanti coi ruderi anni 70 che hanno assunto a stipendi astronomici quando le vacche erano grasse e gli ospedali vuoti.
Per colazione mi sono preso un panino alla mortadella. Ho fatto il fioretto dei dolci, chissà che non aiuti ad arginare la piaga. O almeno la glicemia.
Sanificata di mani e via in ufficio.
Da quattro che eravamo siamo rimasti in due. Stanno sparpagliando il personale come se fosse davvero importante farlo.