Sento sempre discorsi di gente che si priva di mangiare il dolce al ristorante perché sul posto X è 4 euro mentre nel posto attuale 5 euro... io vedo qualcosa che mi piace che sia un libro, un qualcosa di utile comunque e lo compro, non sto 10 ore a guardare dove posso prenderlo a venti cent di meno, non rinuncio a gustare un qualcosa per risparmiare 2 euro.
Però ho un cellulare del 2014 che è lento affamato e non lo cambio.
Che psicologia perversa c'è dietro questo mi ragionamento?
Sarà perché ancora funzionicchia?
LoZio, tu che sei saggio come un lama pakistano e devoto ai NAS (non gli sbirri) come Kymya lo è per la delinquenza del tavoliere, mi spieghi?
Para, tu che invece rimani imperturbato dinnanzi lo slargamento anale perché il tuo animo è forte così come le pareti elastiche del tuo virile ano... cosa ne pensi?
Fruttolo, tu che agiti la cucchiaia sporca verso il cielo inneggiando a una giustizia divina, come ti rapporti alla mia psiche tormentata?
E tu dolce Bicio, caro dolce Bicio, piccolo sprecone, senti dell'eresia nelle mie parole o un caldo senso di appartenenza?
Odi tu Molocco il canto avvelenato che si solleva dai più pallidi caratteri di questo posto?
Le pareti che pian piano si allargano e il soffitto che si abbassa, lentamente, fino a costringerci a guardare i piedi malcurati di Sinex?
Io temo di smarrirmi nell'eterno conflitto tra il giusto spendere e il malspendere, attorniato da cattivi consiglieri e da pubblicità ingannevoli.
È dunque questa la mia maledizione?