Che oggi non esiste più, che ha lasciato spazio alla razionalità e alla logica. Quell'immaginifico fantasioso che non si cancella per tutti perché in tanti adulti rimane, spinto dalle credenze popolari (basta pensare alla medicina) o dalla superstizione, dalla fede.
Se cerchi il quadrifoglio allora non lo troverai.
Una regola aurea cui il buon senso non concede nessuna validità. Una cosa che tanti, taaaanti e non solo bambini prendono per vero. Quanti di voi credono ancora in questa preziosa banalità?
I sogni sono premonizioni, magari il bisbiglio di un caro defunto.
Una frontiera immaginifica che si abbatte con lo studio, con la ragionevolezza. È incredibilmente bello saper gestire i propri sogni e dialogare col proprio io. Si possono gestire le emozioni e parlare con una parte incosciente del nostro corpo spesso ci aiuta a risolvere grosse preoccupazioni della vita non onirica, ma è altrettanto bello per qualcuno non aver rinunciato, magari senza una vera e propria scelta consapevole, al significato trascendentale del sogno, cullandosi nelle fantasie metafisiche e astratte, sviluppando una creatività forse più fervida, forse di meno.
E voi a cosa avete rinunciato? Alla fantasia tout court? Alla ragionevolezza ad ogni costo senza se e senza ma? In che campo vi sentite più inclini all'abbandono immaginifico?