Le consegne ultraveloci di Amazon finiscono sotto la lente dell'AGCOM: scontro in arrivo?
Alessio Marino
2 Luglio 2020, ore 10:32
L'AGCOM, in occasione della pubblicazione del bollettino sullo stato dei servizi di consegna pacchi, ha riconosciuto la posizione dominante di Amazon nel nostro paese, in cui il colosso di Seattle detiene il 59% dei ricavi nel segmento 3-5 giorni, ed è risultato essere il secondo operatore in quello express.
In un comunicato stampa dell'AGCOM, i commissari osservano che "è stata riscontrata una posizione dominante di Amazon", la cui presenza nel settore della consegna dei pacchi ha "influenzato significativamente le dinamiche competitive del mercato B2C in ambito nazionale".
Secondo il Garante, "la performance del colosso di Seattle è senza dubbio riconducibile al vantaggio competitivo che trae, dal lato dell’offerta, dall’integrazione verticale e, dal lato della domanda, dal contropotere di acquisto di cui gode in qualità di acquirente di servizi di consegna".
Il relatore e commissario Antonio Nicita, osserva che la posizione dominante di Amazon si fonda su due elementi, tra cui la forza contrattuale che grazie l'e-commerce riesce ad esercitare su corrieri, clienti e fornitori.
Nella lunga relazione, in relazione ad Amazon si legge che "i volumi consegnati in auto-prestazione le consentono di raggiungere la scala minima efficiente per poter offrire ai venditori terzi che utilizzano la sua piattaforma servizi di consegna dei pacchi in concorrenza con gli altri operatori del mercato (corrieri e operatori postali). Inoltre, l’autoproduzione consente ad Amazon di esercitare una pressione competitiva dal lato della domanda sugli operatori di consegna per ottenere condizioni vantaggiose, pressione tanto più efficace quanto più questi operatori dipendono in modo significativo dalle consegne di Amazon". Inoltre, i commissari hanno osservato anche che Amazon, grazie alla dimensione del proprio business, è in grado di influenzare in maniera rilevante le condizioni del mercato dei servizi di consegna pacchi.
Per tali ragioni, qualora le indagini successive dovessero confermare le conclusioni del primo rapporto, l'Autorità potrebbe intervenire "
promuovendo assetti maggiormente concorrenziali".