Molta ricerca in psicologia cognitiva e nelle neuroscienze ha mostrato che abbiamo una tendenza innata a seguire percorsi di ragionamento "fallaci" (nel senso di non motivati razionalmente) sui quali solitamente non abbiamo controllo. Per esempio, il bias a cercare argomenti favorevoli a una nostra tesi scegliendo inconsciamente di mettere in ombra gli argomenti a sfavore, oppure la tendenza a costruirsi della auto-narrative assolutorie per giustificare scelte i cui motivi ci sono spesso oscuri (proprio perché inconsci).
Con priming si indica l'effetto (positivo o negativo) che può avere il contesto sulle nostre decisioni... Mi ricordo alcuni esperimenti spettacolari in cui si mostrava come la semplice esposizione ad alcune parole "critiche" prima di una prova o un compito portasse a esiti molto diversi da quelli attesi. Oppure il test in cui si invitavano fan repubblicani e democratici, ugualmente bravi in matematica, a fare statistiche sulla criminalità di alcune città americane... Quando si diceva esplicitamente che la tal città criminosa era democratica o repubblicana, i sostenitori del partito in questione avevano maggiori probabilità di fare errori di calcolo (questo possiamo chiamarlo "bias saichisonoio / marmist" ).
Se vuoi leggere qualcosa di accessibile a riguardo puoi cominciare con il grande classico Pensieri lenti, pensieri veloci di Kahneman (c'è anche molta economia lì dentro). Recentemente mi è capitato fra le mani anche A tua insaputa. La mente inconscia che guida le nostre azioni di John Bargh e mi è sembrato piuttosto meritevole