Niente, finiamo come Olindo e Rosa Bazzi...
Mi sono trasferito 8 anni fa e salvo saltuari periodi di convivenza mai avuto problemi. I primissimi tempi ho fatto presente a quelli di sopra (una famiglia di coglioni: padre omuncolo pervertito pigliainculo, madre professoressa frustrata perennemente sotto Prozac, due ragazzine casinare lasciate a sé stesse che sono diventate velocemente pigliacazzi pure nelle orecchie - sento tutto) che facevano un po' troppo casino per i miei gusti. Si scusavano sempre, poi cinque minuti dopo facevano più casino di prima. Ho lasciato perdere dopo poche settimane e ho risolto con tappi nelle orecchie mentre dormivo perché manco le lettere dell'amministratore.
Non ricordo quando (stava per iniziare la quarantena) un sabato/domenica sera stavo giocando come un fallito a Mass Effect 3 e mi ero bevuto un paio di birre... Siccome giocavo a modalità "cazzinculo da parte dei Razziatori" mi è partita qualche Madonna di troppo... Verso le 22 sento suonare al pianerottolo con contemporanea bussata in stile nazisti vs ebrei, apro e mi trovo due poliziotti da 120 kg l'uno che mi chiedono di entrare. Il dialogo è stato commovente.
"Buonasera, possiamo entrare?"
"Certo"
Il primo entra, faccio cenno al secondo ma mi fa segno "no, prima tu". Ha paura che lo inculi.
Ci accomodiamo in salotto.
"Abbiamo ricevuto una segnalazione per disturbo della quiete, l'abbiamo anche sentita urlare porco *** mentre salivamo le scale".
Dalla parete dietro di me sale un "dio **** GOL GOL GOL!" perché il mio vicino è tifoso sfegatato del ***** e si stanno ancora giocando le partite.
"Siete sicuri che non fosse l'appartamento a fianco?".
Dal pianerottolo provengono un "vaffanculo troia! " e "stronzo eroinomane!". Sono i miei due vicini dell'altro lato. Bravi ragazzi ma litigano spesso.
Faccio gli occhi pallati e fisso la parete. "Ammetto che ho bevuto un paio di birre".
"Ma no, ci mancherebbe, è a casa sua, può fare quello che vuole".
Sguardi nel vuoto per altri 10 secondi.
"Mi scuso se ho alzato la voce, posso fare qualcosa?".
"Mi può far vedere la carta d'identità?"
FFF--- "VA BENE". La vado a prendere.
La guarda, se la rigira fra le mani come se fosse un plug anale. "Ok, tutto a posto".
"Cerchi di non schiamazzare, però" aggiunge il solerte collega.
"Ma esattamente chi vi ha chiamato?"
"Chi sia non possiamo dirglielo" (cit. BENE GESSERIT di DUNE
"Va bene arrivederci *blink blink*".
Sarebbe finita qua se l'altro giorno alle quattro di mattina non fosse arrivata la locale mentre dopo una giornata di lavoro a gestire cagacazzi dormivo in preda al valium. Cioè, non potevo EMETTERE SUONI, ero cerebralmente morto. Mi hanno tirato giù dal letto per lo stesso motivo, ma hanno avuto il buon gusto - vedendomi col durello e gli occhi da panda - di scusarsi e non chiedermi di entrare.
Ho saputo da una vicina (una sana) che quella sopra di me è praticamente uscita di testa per via delle figlie zoccole che non riesce a controllare, ha fatto un ictus, preso aspettativa/malattia dal lavoro, le è venuta la mania secondo me. Ma ammetto che la cosa mi preoccupa un attimo.
:blink: