Non solo schede video e console: ora mancano i componenti per server, apparati 5G, auto e TV
di Paolo Centofanti - 19/01/2021 12:4720
Non solo schede video e console: ora mancano i componenti per server, apparati 5G, auto e TV
Si aggrava la crisi che sta interessando l'industria dei semiconduttori: la domanda è troppo alta e le fonderie di silicio non bastano più. Ma mancano anche i substrati e i problemi di fornitura si stanno allargando a tutti i settori.
I report dall'oriente si moltiplicano: l'industria dei semiconduttori sta vivendo una crisi senza precedenti. Non stiamo parlando di un calo del mercato, ma paradossalmente del problema diametralmente opposto: una domanda senza precedenti dovuta a diversi fattori concomitanti sta mettendo a dura prova l'intera filiera dell'elettronica. Le fonderie da cui escono i processori di produttori come TSMC e Samsung non riescono a soddisfare la domanda, ma scarseggiano anche i componenti fondamentali per la produzione, a cominciare dai substrati che vengono utilizzati per la fabbricazione dei circuiti integrati, con un deficit nelle forniture che ha raggiunto il 40% rispetto alla domanda. La produzione in particolare della resina ABF (Ajinmoto Build-up Film), utilizzata nel packaging dei processori, non riesce più a far fronte alla domanda, con ripercussioni sull'intera supply chain.
Troppe novità tutte insieme?
Il rilancio del mercato dei PC causato dalla pandemia da una parte e la digitalizzazione dell'automotive - un mercato ora in forte ripresa - dall'altra, sono tra i principali fattori che hanno determinato una forte crescita della domanda di circuiti integrati. A ciò occorre aggiungere il lancio di nuovi prodotti consumer come le console di ultima generazione e il roll-out in tutto il mondo delle reti 5G per le quali occorrono nuovi apparati. Stando a quanto riportato dal quotidiano asiatico specializzato DigiTimes, proprio i settori dell'automotive, delle telecomunicazioni e del super calcolo, sono tra gli ultimi ad essere stati coinvolti dal collo di bottiglia che sta interessando tutta la filiera dell'elettronica. Secondo The Elec, invece, la mancanza di circuiti integrati ha ridotto la disponibilità dei componenti per la produzione di TV e monitor. Sempre il DigiTimes riporta oggi che i tempi per la disponibilità di nuovi apparati per il wire bonding dei circuiti integrati ha raggiunto i 6 mesi, il che vuol dire che prima di allora i produttori non potranno espandere la propria capacità. Una crisi insomma destinata a durare ancora a lungo e che secondo gli analisti potrebbe protrarsi fino al 2022.