non mi ricordo come si chiama quell'albero abbastanza comune che fa foglie grandi ma lucide
ecco, quelle vanno bene per dimensione ma non per capacità di assorbimento, evitatele
ahh i bei topic sulla merda, un classico di J4S.
Combinazione vuole che proprio stamattina ne abbia sganciata una veramente tosta al lavoro. sfortuna ha voluto che subito dopo di me il collega subsahariano abbia scelto lo stesso cesso:![]()
In Finlandia hanno praticamente tutti una casetta al lago chiamata “Mökki”.
Cucìnini, camere da letto, soggiorno ecc ecc, ma nel 90% dei casolari manca corrente elettrica e acqua corrente.
Per la cucina si portano da casa canistri di acqua potabile, per la corrente candele o luci da campeggio.
Per lavarsi c’è la sauna e si usa l’acqua del lago.
Per cagare... c’è la casettina piccola e distante dal edificio principale con il cuoricino intagliato nella porta.
Dentro li c’è una comoda panca di legno con un coperchio sempre di legno.
Quando entri prendi un respiro estremo, alzi il coperchio e scarichi più velocemente che puoi, ricorda ogni respiro che fai da questo momento in poi equivale a sciacquarsi la bocca con la sciolta!
Una volta evacuato l’evacuabile e pulito si lo sifone si butta dentro nell abisso marrone calce e segatura.
Nb. In quei cacatoi si caca e basta, se hai da far piovere il dorato vai e annaffia un albero.
Sfortuna? Io la chiamerei soddisfazione. Quella di vedere uno entrare nel cesso dove appena hai cagato è seconda solo all'averlo fatto in orario di ufficio, specialmente pensare che vieni pagato anche per cagare.
Ogni volta m'immagino il tapino respirare a pieni polmoni la fragranza da me appena prodotta e torno in ufficio sghignazzando
Ultima modifica di freddye78; 08-10-20 alle 18:08
Dipartimento di ricerca distaccato della mia università. Dovevo tipo parlare con un professore o verbalizzare un esame o altre scartoffie varie. Nel mentre che aspetto sento che nell'ufficio dello stesso entra una sorta di inserviente, presumibilmente un idraulico, a ragguagliarlo sulla situazione bagno. Saranno quelle parole ma inizia in me uno stimolo mai provato prima. Finito il colloquio esco e mi precipito, non senza aver speso una buona decina di minuti a cercalo, nel bagno dello stabile. Sulla porta tanto di cartello: "Non gettate carta igienica o assorbenti causa lavori". Vabbè, cago, mi pulisco con quintali di cartaigienica non potendo utilizzare un bidet e, anche per cercare di non venire a contatto con i fogli sporchi di merda creo una sfera accartocciata di una ventina di cm di diametro con al centro i fogli sporchi e all'esterno una patina protettiva per evitare di venire a contatto con essi. Esco dal bagno vero e proprio e provo a buttare la mia sfera di carta e merda nella zona pubblica del bagno (quella dove normalmente ci sono i lavandini) ma con orrore scopro che i cestini alti e bucherellati sono privi del sacco nero che normalmente li avvolge e raccoglie la spazzatura. Inizio così ad aggirarmi per i corridoi dello stabile (fortunatamente vuoti a quell'ora) con la sferetta in mano cercando di capire dove buttarla. Un cestino neanche a pagarlo oro. La maggior parte degli uffici sono chiusi a chiave. Per ovvi motivi non posso ripresentarmi nell'ufficio del professore dal quale sono uscito. Poi fortunatamente trovo un ufficio con la porta aperta, probabilmente di un altro professore appena uscito per prendere un caffè o fare conversazione. All'interno c'è un piccolissimo cestino per la spazzatura, vuoto, ma non ci penso minimamente due volte. Butto lo scarto della mia cagata e mi dileguo furtivamente.
Essendo la sferetta abbastanza visibile nel cestino, vista l'esiguità dello stesso, spero a nessuno sia venuto in mente di prenderla e aprirla
Ultima modifica di Stefansen; 08-10-20 alle 18:42
Sulla merda e sull'arte cacatoria ci si potrebbe veramente fare un libro... e poi pulircisi il culo.
Pisci prima di entrare nella casetta, é fattibile.
Il fatto è che sotto c’è una vasca di contenimento che viene svuotata ogni
Volta che è piena... più o meno 10 anni.
Se ci piaci dentro gli odori aumentano e diventano più penetranti e già così si è al limite del vivibile.
Pesa a quello che li ha ricevuti come mancia![]()
Diarrea in cantiere siderurgico algerino:cesso alla turca, carta igienica in una mano e con la mano libera ad allontanare stormi di zanzare.
Sciacquone non funzionante, o meglio, funzionante a secchiate.
Il giorno dopo ho preferito l'ebbrezza di fare io viaggio verso l'hotel, 50minuti di auto,con il rischio concreto che davanti alla porta della camera la carta magnetica fosse bella che andata e quindi di cagarmi addosso a in passo dalla meta.
Inviato dal mio MI 9 utilizzando Tapatalk
Stefansen, mioddio
Inviato dal mio KIW-L21 utilizzando Tapatalk
Una volta ho avuto l'ardire di impedire la chiusura notturna di un locale per usufruire del loro cesso
cioè, sono entrato correndo proprio mentre stavano chiudendo e li ho pregati di aspettare
sempre correndo.
Li ho trovati che fumavano in attesa che io uscissi per poter chiudere![]()