Inizio io.
"Sguazzava nello sburo. Non c era altro all orizzonte.
E quell annaspare la faceva sentir viva. Ogni tanto beveva grandi sorsate e , rifocillatasi, giaceva galleggiando"
Inizio io.
"Sguazzava nello sburo. Non c era altro all orizzonte.
E quell annaspare la faceva sentir viva. Ogni tanto beveva grandi sorsate e , rifocillatasi, giaceva galleggiando"
sai che sembra un commento alla tua sign?
con tutto il rispetto per il protagonista
"Fu in quel momento che vide arrivare un ragazzotto, molto corpulento, ma lei gli voleva bene. 'Ciao mamma'. 'Ciao Matasal, come va oggi? Ancora dietro ai videogiochi?'"
"No Mamma ! Ormai sono grande, devo farmi coraggio e assumermi le mie responsabilità" disse coraggiosamente Matasal.
"Andrò tutto da solo a comperarmi i nuovi lego".
Giusto alcuni giorni addietro era uscita la nuova linea che includeva il salotto di Friends, una nota serie televisiva cancellata prima della metà degli anni 2000.
I produttori avevano notato che più le sise della Aniston calavano, più calavano le quote auditel.
Ma Matasal sarebbe rimasto un fan per sempre, in verità non gli interessava il balconamento della Aniston ma le storie tra quei "amici" che ancora oggi gli potevano rigare il viso con una lacrima o saltare di pura gioia nei momenti più felici.
Prese il suo giubbotto Diesel acquistato nei primi anni 90 quando la giacchetta bomber militare tedesca era ancora in, allaccio le sue nike air golden con i lacci di due colori diversi, diede un bacetto sulla fronte alla mamma e con un grande sospiro di incoraggiamento uscì dalla sua stanza.
Fu per suo sconforto e disappunto che si trovò di fronte la banda di Mike Foster e Jamiro Wey. I 5 ragazzi erano in bici, qualcuno fumava , qualcuno si grattava sotto le unghie con uno stuzzicadenti...Mike lanciò uno sguardo di sfida al povero Matasal.
"Bel giubbotto, vero Jamiro?" urlò con aria irridente Mike, suscitando fragorose risate di scherno in tutto il gruppo dei 5
"Anche le scarpe non sono male" rispose Jamiro, sputando il mozzicone di sigaretta e avvicinandosi a Matasal.
Lo ispezionava con un sorrisetto minaccioso e gli girava intorno.
Matasal poteva distintamente percepire il puzzo di sudore misto tabacco che emanava dai suoi vestiti consunti.
Chiaramente, non erano mai stati lavati, da quando Jamiro li aveva trafugati in un negozio di abbigliamento, durante una rapina.
Matasal non riuscì a trattenere una smorfia di disgusto; quando Jamiro lo vide, il suo sorrisetto si trasformò istantaneamente in uno sguardo rabbioso.
Matasal sbiancò di paura.
Sapeva che non poteva nulla contro la baby gang, aveva sentito voci su di loro. Voci terribili.
Mentalmente stava valutando le sue possibilità, girarsi e fuggire sembrava la più ovvia, sapeva che non sarebbe mai riuscito a fuggire a piedi da quei ragazzacci.
Ma magari con l'aiutino della provvidenza e se fosse riuscito a cagarsi addosso la sciolta magari i teppisti sarebbero scivolati concedendo a lui il tempo di arrivare fino a mammina, al sicuro.
Finchè elaborava il suo piano però qualcosa attiro l'attenzione del suo sguardo vacuo, aveva notato qualcosa giusto un istante prima che un autobus blu della AMT ostruisse la vista.
Mentre Mike e la sua banda si stavano incitando a parola tale autobus si spostò e Matasal lo vide...
Era vestito come un super eroe di periferia, un mix tra super topo gigio e Mistress Diana il travone che era andato a trovare giusto due sere prima.
Vide ....
ninjato! in questi casi, prosegue! Come nulla fosse
Matasal si rese conto dell'errore un attimo troppo tardi. Jamiro era già a metà corsa con il destro, chiuso e lanciato verso il viso di Matasal.
Fu come se il tempo si fosse fermato: gocce cristalline di umidità imperlavano l'aria intorno a loro.
Un basso fragore di voci gutturali faceva vibrare l'aria e fu in quel momento che Matasal realizzò di potersi muovere più velocemente di loro.
Il ricordo delle lezioni di Karate del maestro Funai della sua collezione di vecchie VHS per l'autodifesa edite nel 1984 gli balzò alla mente.
Era ora di fare cadere qualche pixel.
Ultima modifica di Absint; 11-11-20 alle 08:30
Matasal si preperó cosí al contrattacco. Raccolse le sue forze e si mosse per evitare con leggiadria il destro ormai prossimo a colpirlo in pieno viso.
Ma a quel punto successe qualcosa: un rumore tremendo squarció l'aria, come un fulmine! Matasal venne sbalzato via e si ritrovó disteso a terra. Disorientato, inizio a guardarsi attorno, ma un bagliore rendeva difficile vedere. Riuscí a distinguere le sagome dei suoi aggressori, anch'essi distesi a terra a diversi metri di distanza.
Mentre i suoi occhi si abituavano alla luce intensa, nel bagliore inizió a distinguere una figura... una figura femminile, sinuosa, nuda, sospesa a mezz'aria tra lui e i suoi aguzzini, avvolta in un fascio di luce fortissima
Una lunga carrellata di immagini gli passò in mente, rapidissima, la bocca di lei, un ansimo, le gambe aperte, una visione ravvicinata del sesso di lei pronto ad accoglierlo, i piedi arcuati, mani tese, spalle snelle, occhi verdi aperti nella sorpresa del piacere: era ancora per terra, disorientato e ora la misteriosa e nuda donna era in piedi accanto a lui, e guardava con animo di sfida il gruppo di piccoli delinquenti.
Matasal, facile alla distrazione, inizio' a leccare la pozza di umori vaginali e chissa' cos'altro che si andava raccogliendo ai piedi della luminosa apparizione
Quanto tempo libero hai Absint?
Attendo gangbang
Quello che mi rimane dal lavoro, la vita, il cibo...gnam...Originariamente Scritto da fulviuz
23 ore dunque?
Il mesmeriggio s'affietava dalla finestra mentre Matasal rinfiava gli ultimi gradui di barzicollo. Poi, formescamente, s'appipiò tonfio sotto le coperte e buscafò per una biscuglia d'ore ancora.
Sorniatosi poi, ciapigliò in bagno e lasciò ogni trulla sul cuscino.
Erano almeno le zote quando decise di perticarsi in bachistrada forpiendo i due cascamarotti che aveva torpito nell'anfraglio. "Dasdo!" Irrude, "se mi intortiglio ancora un po' ne avrò steppie steppie fino a domara"
E allora s'incerpicò.
"Poffarbacco che curiosa favella m'esce dal mio orifizio buccale" esclamò Matasal.
I membri della baby gang parlavano chi in latino, chi in lingue ormai morte, chi in lingue inventate.
La donna ignuda calò verso Matasal, con la mano tesa verso di lui.
"Ghurutafigà?" chiese con voce dolce e suadente
"Dove vi è figa, vi è vita et speranza" fu la sua risposta
Fu dunque illora ch'ella si torse e si ricompose, a darla e dimostrarla.
Matasal cambiò il suo nome, "Lasatam son ora io!" , ruggí come tenore.
Il grappolo di stolti decise di levar le tende, ma furor di botte li colse.
Liberata la strada, Lasatam e la sua bella Cotillón nuda salirono sulla rossa di fiamma e cromo, infuocando la notte nel rombo della loro giovinezza.
Destinazione: la cittadina di Capratta.
Dove continua la nostra avventura..
Capratta, cosa dire di Capratta che non sia gia' stata datta
La citta' dei mille e uno volti
Ma adesso, con l'arrivo dei nostri due amanti personaggi, sono mille e tre
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