Originariamente Scritto da
Zhuge
La Corte (tanto di cassazione prima, quanto costituzionale poi) esercita un controllo di legittimità e conformità (ammissibilità) costituzionale (non sarebbe democrazia se si spingesse al merito, per quanto la corte costituzionale ci abbia anche insegnato in questi anni cosa significhi uso politico dello scrutinio di costituzionalità). Vedi peraltro anche tu che il popolo (oggi) può, e non deve, esprimersi. Fermo che io non sconsiglio a nessuno di partecipare al referendum, limitandomi a sostenere le ragioni della mia astensione, mi pare che in democrazia si possa (anzi, sia doveroso potere) esprimere la propria opinione anche sulle decisioni della corte costituzionale, che è corpo dello stato, non qualcosa al di sopra di esso.
Sul discorso dell'informazione, chiaramente condivido, ma il problema è a monte, a partire dalle scuole, che non insegnano (forse non hanno mai insegnato) quei minimi rudimenti di diritto pubblico (studi sociali, cittadinanza e diritto o come cavolo si chiama adesso la relativa disciplina scolastica) necessari per partecipare, anche da cittadino semplice, della vita pubblica. Lo dici tu stesso che le trivelle c'entrano quasi nulla con il quesito, implicitamente confermando che la percezione del popolo è altra, cioè "gobierno sì, gobierno no". Ecco di nuovo che si eccede il mezzo. Forse si vorrà dire allora che tutti i referendum eccedono il mezzo, forse, ma di sicuro questo è il caso.
Poi, nel merito, io nella specie sarei pro-trivelle e voterei no.