letteralmente: don't feed the troll (para)
this.
Parecchi piatti della cucina italiana sono semplicissimi come preparazione, ma senza gli ingredienti giusti perdono tantissimo.
Basta provare a fare una bruschetta col pane in cassetta e pomodori olandesi. Il cannolo alla ricotta ha una preparazione tutto sommato semplice (specie con le cialde già pronte) ma senza la ricotta giusta perde tantissimo.
Poi trovo ottime anche altre cucine, solo quelle anglosassoni trovo un po' blande. L'est europa ad esempio ha piatti buonissimi, per quanto sia una cucina meno diffusa di quella indiana, cinese e messicana.
Amd Ryzen 7 7800x3D@PBO-30 5050Mhz, Noctua u12a c.b. + am5 offset kit + Noctua NT-H2, G.Skill Z-Neo 32GBx2 DDR5 6000Mt/s 30-38-38-28, Asus Tuf 4080 OC 2,8Ghz@1V, MSI x670e Tomahawk WIFI, 4x Samsung 980 PRO 2TB, Seasonic PX-850W, Fractal Torrent, Razer Basilisk V3, Vega Keyboard, Gamesir G7 SE, Asus PG27AQDM Oled 240hz, DENON AVR-X3500H + Indiana Line Tesi + SVS SB 1000, Dolby Atmos
La cucina italiana ha una varietà imparagonabile, grazie anche alla quantità di ingredienti. Basti pensare al numero di formaggi o affettati/insaccati che abbiamo.
Un bancone di un alimentari italiano da solo è già pieno di roba, se poi consideriamo le varianti regionali...
Solo di prosciutto crudo in Italia, secondo wikipedia che parla di “principali varietà”, ne abbiamo 31...
Poi abbiamo una cultura culinaria che include:
-colazioni dolci o salate di ogni tipo (enorme varietà di biscotti, fette biscottate, cereali, latte, caffè, the, marmellate, pane, torte, crostate...)
-merende (panini, tramezzini, pizza, merendine...)
-primi piatti (pasta fresca, pasta secca, pasta asciutta, pasta in brodo, all’uovo, pasta ripiena...) con una marea di condimenti diversi. Anche qua poi basta fare un giro su wikipedia
-secondi di carne (mangiamo quasi tutti gli animali e ogni animale ha tagli diversi, cosa non così comune ovunque) con ricette di ogni tipo e cotture diverse (brace, padella, piastra, forno, lessa...)
-secondi di pesce (come sopra)
-una marea di formaggi
-una marea di varietà di verdure (anche questa cotte in maniere diverse o anche crude)
-quasi tutti i tipi di frutta
-una tradizione dolciaria enorme (pastiera, torte di ogni tipo, panettoni, pandori, colombe, babà, cioccolato, marron glacè, biscotti secchi tipo cantucci, il gelato, i cannoli, la granita, le sfogliatelle, la cassata, il tiramisù, il torrone, la nutella, il millefoglie...)
-la pizza tonda
I'm loving it
Yup.
Ci si avvicina quella giapponese, che ha una percentuale maggiore di piatti da "gusto acquisito" rispetto alla nostra.
La differenza vera con tante altre cucine nazionali o etniche, è che queste due combinano la qualità dei piatti (le preparazioni, insomma) con la qualità degli ingredienti. Molto spesso trovi piatti eccellenti ma preparati con della roba da denuncia.
La cucina giapponese vera è molto buona e combina ingredienti buoni con ricette notevoli. Ma non ha comunque la nostra varietà, a cominciare dagli ingredienti.
Basti pensare alla scarsità di verdure o alla poca varietà di condimenti (salse, sughi, sughetti...).
Io non conosco bene le cucine estere, ma vedendo gli chef esteri che cucinano italiano, anche gente con blasone, capisco che non c'è trippa per gatti, in Italia abbiamo un rigore incredibile, una conoscenza maniacale di ogni ingrediente e una varietà di ingredienti che gli altri semplicemente non riusciranno mai ad avere.
L'Italia è una macchina da guerra precisissima, nella quale ogni campo, ogni collina e ogni cantina sono stati affinati per secoli alla ricerca della materia perfetta per giungere ad uno scopo ben preciso.
Basti pensare alla pizza margherita napoletana: semplice,no?
E invece: con prefermento, lievito madre o impasto diretto, lievitazione dalle 3 alle 48 ore(e più), farina 00 o 0, parmigiano o no, canotto o ruota di carro, pelati frullati o passata o polpa rustica, cottura di 90 secondi a 400° o 60 a 450°, idratazioni dell'impasto dal 55% al 70%, farina di spolvero uguale a quella dell'impasto, oppure semola, oppure farina di riso. E parliamo della pizza di UNA città e nei dintorni di un disciplinare rigoroso.
Sono tutte cose per le quali un conoscitore di pizza può anche litigare e molti solo alla vista possono capire gran parte delle caratteristiche dell'impasto e della cottura.
Senza considerare che i più nerd possono anche riconoscere la singola pizzeria dalla quale proviene una pizza.
Anche giapponesi o francesi possono arrivare a livelli maniacali di precisione o laboriosità, ma sono atteggiamenti perlopiù posticci, fatte per stupire e darsi un tono. Sovrastrutture scenografiche, che poco hanno a che fare con il risultato finale.
Ultima modifica di Arnald; 04-03-21 alle 14:43
Eh no, la carbonara con la panna, i funghi e il prezzemolo. Tanto è solo una ricetta.
Il problema di fare queste classificazioni è che bisognerebbe andare in loco, conoscere i buoni ristoranti lì, sapere i piatti tipici che fanno e dove trovarli. Non è semplice da turisti.
Ad esempio, in Georgia ho mangiato benissimo, ma alcuni piatti che ho ordinato al buio ero distante da quello che sono abituato a mangiare qua in Italia e quindi sono stati un grosso errore. Ad esempio c'era questo petto di pollo tradizionale annegato in una salsa non meglio specificata di colore verde e molto densa. Aspetto invitante ma piatto da mangiarsi tradizionalmente... Freddo. Una roba a cui non sono abituato e che mi ha stomacato nonostante il gusto fosse buono.
Io sono anni che tento di fare la cacio e pepe perfetta.
E non ditemi che siete dei maestri.. l'ho sentito troppe volte e poi era normalissima.
Da fare nella sua semplicita' e' una grandissima baldracca.
E che ci vuole
Pecorino romano, panna e pepe macinato
Ho supposto stesse scherzando
Sale, due pepi e glutammato.