Il Kurdo č, quasi in tutto, l'opposto dell'Arabo suo vicino; solo il gusto del saccheggio, lo hanno tutti e due; ma anche in questo l'Arabo č piuttosto ladro; il Kurdo guerriero.
Gli Arabi non esercitano la violenza se non dove sono pił forti; temono le armi da fuoco e fuggono sui loro eccellenti destrieri; sdegnano l'agricoltura e la cittą: il cammello gli tiene luogo di tutto, e gli permette il soggiorno d'un paese inabile per qualunque altro. Quando vengono attaccati seriamente, si ritirano a distanze insormontabili, e poiché non lasciano in alcun luogo stabilimenti né case su cui si possa colpirli, sono, anche da questo lato invulnerabili.
Il Kurdo invece č agricoltore per necessitą, guerriero per inclinazione; perciņ ha villaggi e campi in pianura: castelli e forti sui monti. Combatte a piedi: i muri e le montagne sono la sua difesa, il fucile la sua arma. Il Kurdo č un abile tiratore; la sua arma riccamente damaschinata si trasmette di padre in figlio, ed ei la conosce come un vecchio compagno d'infanzia.