In realtà l'ha indottrinato bene, condannato come il padre. Speriamo che lo superi e si faccia anche il gabbio
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In realtà l'ha indottrinato bene, condannato come il padre. Speriamo che lo superi e si faccia anche il gabbio
ormai è relegato a cianciare sul sul blog mentre si caga addosso come qualsiasi vecchio rincoglionito, per fortuna.
Ma pure dopo delle condanne usano il "presunto" a proposito dello stupro?
Sto parlando dello stupro non dei colpevoli...se lo definisci presunto vuol dire che non è ancora verificato ufficialmente.
Ma se non l'hanno ancora verificato in base a cosa hanno fatto un processo ai presunti colpevoli e li hanno condannati?
Chiaro. Nel momento in cui hai la condanna definitiva hai lo stupro.
Se dico che lo stupro c'è stato, devi necessariamente avere dei colpevoli, ergo lo stupro esiste solo a raggiunta condanna definitiva.
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Non mi pare una logica corretta :bua:
Se non trovi i colpevoli da condannare non esiste lo stupro? :bua:
Ma che ragionamento è? Mi auguro sia il contrario: verifichi lo strupro --> cerchi i colpevoli.
Se lo stupro non fosse verificato per cosa li hanno processati e condannati? Per un'ipotesi?
Per me sono "solo" i soliti giornalisti che non sanno quello che scrivono.
C'è un po' di confusione.
La PG fa le indagini, ricostruisce il fatto naturalistico, ipotizza che costituisca reato e rinviene gli indiziati. Poi si fa il processo che si conclude con un provvedimento che può accertare definitivamente il fatto, qualificarlo giuridicamente come reato e condannare e chi lo a commesso, condannandolo. La certezza giuridica sul fatto si ha con la sentenza, dopo il processo.
Molte volte il fatto naturalistico è già compiutamente ricostruito dalla PG, ma va inquadrato giuridicamente e quindi soltanto a valle della decisione del giudice sai se quel fatto è o meno un reato.
sofismi da azzeccagarbugli :snob:
Il fatto naturalistico :asd:
Lo ha spiegato il leguleio.
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Beh ma il processo c'è stato no? Quindi è colpevole, anche io non capisco il presunto
Che ci crediate o meno esistono fatti intesi nel loro avvenire e fatti giuridici; non sempre i fatti intesi nel loro avvenire fenomenico hanno un rilievo giuridico e non sempre hanno il medesimo rilievo giuridico, cioè al medesimo fatto sono connesse le medesime conseguenze giuridiche. I fatti giuridici sono una categoria contenuta nell'insieme dei fatti, cioè di ciò che avviene.
Ad esempio, morire è certamente un fatto, ma è anche certamente un fatto giuridico perché alla morte, ad ogni morte di qualunque uomo, sono sempre collegate precise conseguenze giuridiche. Mangiare una mela è anch'esso un fatto, ma salve condizioni ulteriori che si aggiungono a quel fatto di per sè mangiare una mela non è un fatto giuridico, perché ad esso non sono correlate conseguenze giuridiche.
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Vale quanto ha detto Cesarone, fino a che non c'è sentenza definitiva (cioè passata in cosa giudicata, non più impugnabile) siamo ancora nell'ambito dei fatti sì accertati, ma non definitivamente. Quindi dire presunto magari non è giusto, ma neppure dire che è stato accertato definitivamente.
Poi, ma qui si va nella filosofia, c'è sempre chi distingue tra la verità e la verità processuale e questo attiene però alla teoria del diritto e del processo come strumento.
Questo è di nuovo un altro discorso. Nel reato di diffamazione non conta solo ciò che dici, ma anche come lo dici e di regola la verità del fatto imputato al diffamato è irrilevante e non scusa il reato, come dice chiaramente l'art. 596 cp, salvi alcuni casi.
Dire Tizio è uno stupratore in senso generico costituisce sicuramente diffamazione (anche se il soggetto in questione è stato condannato per violenza sessuale). Dire Tizio è imputato o è stato condannato per avere stuprato caia può costituire una diffamazione non punibile, se il modo con cui è stata fatta l'esternazione non è di per sè sufficiente a costituire il reato di diffamazione.
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Eh ok, bisogna intendersi. :asd:
i faldoni di 10mila pagine per spiegare che ciro grillo é un stupratore presunto
Si ovviamente giusto il discorso della condanna definitiva in cassazione, però se in un articolo ometto il termine “presunto” alla parola stupro, dopo una sentenza di primo grado, non succede nulla. Non può essere diffamatorio se c’è una sentenza di primo grado che ha accertato che è avvenuto uno stupro oltre ogni ragionevole dubbio.
La scelta di sottolineare che lo stupro sia ancora presunto perché non si è arrivati al terzo grado di giudizio e’ puramente discrezionale da parte del giornalista; evidentemente vota 5ms.
Che poi…la dinamica non mi pare molto chiara, e Beppe con il suo video in cui esternava l’innocenza del figlio non l’ha certo aiutato