Non mi riferisco alla pratica, né alla conoscenza del codice della strada dove basta apprendere quelle norme basilari (che già impari quando ancora sei pedone) e adottare un principio di prudenza in quelle 2-3 situazioni più complesse che possono capitare quando guidi (incroci strani, segnali rari).
Mi riferisco al fatto che abbiano passato l'esame di teoria della patente. Esame piuttosto articolato e arzigogolato a dire il vero, e per come me lo ricordo, dove più che apprendere il codice della strada era fondamentale capire il linguaggio standard di domande e risposte. Ora si potrebbe supporre che questi tizi abbiano imparato "il metodo" più che apprendere la materia. Ma questo dovrebbe valere pure per la scuola o altri frangenti della vita che li vedrebbero impegnati a studiare e imparare un concetto teorico. Eppure a fatica riescono ad avere consapevolezza del proprio pollice opponibile, e dopo tre righe di testo da dover leggere e imparare vanno in confusione.
Non me lo spiego nemmeno col fenomeno delle patenti comprate. Il fenomeno c'è, ma non così diffuso rispetto a quello degli analfabeti con la patente