Il ghanese ferito era noto alle forze dell’ordine per tanti motivi
“L’individuo, I.A. , di 44 anni, sedicente cittadino ghanese, con numerosi precedenti di polizia, per atti di violenza contro là persone, è stato così disarmato, immediatamente soccorso e trasportato presso l’Ospedale Umberto I, dove, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, è tuttora piantonato in stato di arresto per i reati di tentato omicidio, porto abusivo d’arma, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. L’uomo si era già reso responsabile di alcuni episodi che ne avevano connotato la pericolosità sociale: in passato aveva danneggiato alcune statue sacre presenti in alcune Chiese di Roma, manifestando poi ai poliziotti atteggiamenti di odio nei confronti della religione cristiana”.
Inoltre, ad aprile 2020 , “era stato sorpreso più volte in piazza San Pietro e denunciato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale nonché per offesa a una confessione religiosa e nel giugno di quest’anno è stato nuovamente denunciato per danneggiamento e lesioni in quanto resosi responsabile di lancio di bottiglie contro il centro islamico di Via San Vito a Roma; circostanza in cui è rimasto ferito anche l’imam”.
Sulla posizione del cittadino straniero, irregolare sul territorio italiano, sono emerse difficoltà legate all’attribuzione della nazionalità dovute alla mancata conclusione delle procedure di riconoscimento presso le Autorità Consolari del Gambia, Costa d’Avorio, Nigeria e Ghana avviate nel 2017 che hanno reso non eseguibili le procedure di espulsione a suo carico“.