Qualche settimana fa ascoltavo Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica, proporre l'idea di tassare l'utilizzo del web. Dal momento che anche solo inviare un'email comporta spreco di energia elettrica bisognerebbe arrivare ad un modello dove in sostanza se posti una foto su Instagram paghi un tot perché quel tuo postare una foto (magari anche inutile) è costoso in termini energetici.
Ora, a parte che mi sembra una proposta che ha come secondo fine quella di mettere un'ulteriore tassa ai giganti del web (e fin qui sarei pure più che favorevole) ma la proposta in senso letterale mi pare un'assurdità clamorosa.
1- in primis perché sostanzialmente l'attività anche ludica sul web non è inquinante, ma ad impatto 0 sull'ambiente. Certo, se l'energia elettrica necessaria la produco con fonti inquinanti lo diventa secondariamente, ma semmai sta proprio qui la questione
2- significherebbe stravolgere completamente la concezione di internet, e sostanzialmente di futuro, che abbiamo sempre avuto negli ultimi 25 anni almeno. Non puoi togliere da un giorno all'altro quello che ormai è diventato un passatempo, l'hobby preferito dall'intera popolazione mondiale. E non intendo il passare 24h al giorno a postare selfie idioti (c'è pure quello volendo) ma scriversi e mantenersi in contatto con amici e parenti dall'altro lato del mondo, leggere e informarsi sui blog, siti etc... vedersi un video su youtube
A me sembra che buttare una proposta del genere significhi non considerare internet come uno strumento della vita quotidiana ormai indispensabile per mille motivi, non solo lavorativi o strettamente di sussistenza.
E lo dice uno che se può stacca tutto, cellulare compreso, per riposarsi o farsi una bella passeggiata tra i boschi