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passo solo per dire che l'energia nucleare a mala pena basterebbe a mantenere i nostri consumi attuali, se usata da sola. attualmente soddisfa il 10% del fabbisogno circa. tuttavia:
- c'è sempre il problema della pericolositÃ* delle radiazioni e delle scorie
- per fare la reazione nucleare e generare 1 GW di potenza per un anno servono 200 tonnellate di materiale fissile. la fissione riguarda tipicamente uranio 235, che però è solo lo 0,7% di quello presente in natura, il resto è uranio 238. Quindi, anche facendo le barre miste, con solo il 40% di uranio 235 (caso tipico), comunque servono 200 tonnellate di barre ogni anno per quel GW. Ergo, 1 GW = 80 tonnellate di U235 + 120 ton di plutonio 239.
- le riserve di questa roba sono molto più scarse di quelle di petrolio e gas naturale, che a loro volta sono molto più scarse delle riserve di carbone
fatevi pure un'idea della convenienza del nucleare. senza contare che principalmente l'uranio si estrae in posti del mondo dove si sta uno schifo, alimentando lo sfruttamento locale e le malattie legate all'estrazione senza sicurezza. Poi c'è il solito dettaglio che da quei posti in culo al mondo bisogna trasferirlo e lavorarlo con tutte le precauzioni del caso, e che da 200 tonnellate di barra vergine escono 100 tonnellate di scorie con isotopi che impiegano 24400 anni per decadere.
l'energia idroelettrica in Italia è stata completamente sfruttata. Non mi sentirei di consigliare piattaforme offshore per pannelli solari o sfruttamento del vento perchè abbiamo un mare stretto e lungo ed è comunque sempre una rottura di cazzo coi confinanti, specie perchè confiniamo con le scimmie (nel senso di stati che della diplomazia internazionale se ne sbattono).
chi deve ancora sfruttare l'energia idroelettrica su grandissima scala è l'africa. e probabilmente la zona ovest dell'Asia.
riassunto topic pirateria domestica:
l'apice di svapo:
rondella's way:
Io dovrei cambiare infissi che sono quelli da capitolato, doppi vetri farlocchi e isolare il sottotetto. Non ci sono ancora andato a vedere ma sentendo quanto rimbomba tutto il rumore che mi pare di avere gente sopra direi che è totalmente vuoto.
Vero che ci sono n-mila cantieri aperti (infatti ponteggi a noleggio non ne trovi), metti poi che i pezzi dall'estero arrivano con il contagocce per non parlare l'aumento dei prezzi di alcuni materiali del 300% sopratutto nell'idraulica.
Sono indeciso se fare o meno le agevolazioni varie, dovrei andare a sentire all'AdE come funziona visto che ognuno ti racconta una cosa diversa. IMHO sotto i 10k non ne vale la pena, così a spanne, fai prima a fare in nero e tanti saluti.
Parlando invece dei consumi rimane sempre un problema di civiltà. Classico esempio di chi "ma tanto tengo i soldi, io pago nessuno mi deve rompere" Verissimo però far andare il clima 24/7 anche quando manchi da casa per giorni è da coglioni. Btw uno di questi furbi manco pagava lui la boletta, ma la pagava la difesa ergo noi.
Ma nessuno che tiri fuori il geotermico, che in Italia è ampiamente sottosfruttato? Il 50% degli italiani potrebbe essere raggiunto dal riscaldamento geotermico....
lo dice qui, pagina 34:
http://geodh.eu/wp-content/uploads/2...-2.2-final.pdf
Io ho la caldaia un po' vecchiotta, installata nel 1998 (che gloria in quegli anni! Era fine Agosto, l'odore del mais appena tagliato, il cazzetto sempre duro...) e quindi immagino sia efficiente come Kymya su un PC (poco assaje)... sarà da cambiar prima o poi.
Impianto classicone che scalda l'acqua sia per i termosifoni sia per i rubinetti.
Chemminchia è la caldaia a condensazione?
Que minchiam est?
Per la caldaia già il fatto che vada a gas sarebbe un bel passo avanti per molti!
Come ha spiegato vox è complesso e alza il costo, secondo me non ne vale la pena. Metti split quanto basta, al limite un VRV se hai il villone e d'estate sei a posto.
Questo è uno scenario tipico.
L'installatore installa e sparisce, magari è pure una ditta che sta in un' altra regione che ha preso l'appalto a poco più del prezzo di costo e ha lavorato di corsa (ma non è detto).
I vari centri assistenza fanno il primo avviamento della loro roba e basta, caldaia, pompa di calore ecc...
Il cliente si ritrova con un impianto più complesso della media che non sa far andare, passa qualche elettricista o idraulico che spara tutto a manetta per farli stare al caldo (o al fresco d'estate) e ciao confort e risparmio energetico.
Poi qualcuno si incazza e una persona competente va e mette a posto.
Ma non gratis e su un impianto magari in garanzia.
Centrato l'ultimo punto che era la mia richiesto più sopra a Vox, a chi si dovrebbe rivolgere l'utonto inesperto per avere una valutazione dinsieme? Ing energetico/civile/edilr,architetto, termoidraulico,zio Michele?
"-Perpetuating the lie, how do you sleep at night?" "On a bed made of money"
riassunto topic pirateria domestica:
l'apice di svapo:
rondella's way:
Perché il cronotermostato ( ne ho 13 in domotica) è una grande bugia.
L’operazione deve svolgersi in queste fasi:
Isolare l’involucro, settare la minima temperatura di mandata atta a mantenere il coMfort, lasciare tutto acceso.
Il termostato serve solo di massima, ovvero toglie il consenso alla catena di attuatori (corta) e alle pompe di circolazione di zona una volta raggiunta la temperatura massima desiderata.
Il cronotermostato in questa unica corretta visione delle cose è un gioco costosissimo che ad esempio mi serve per alzare, con logiche fantozziane, di un grado la temperatura della casa nelle ore centrali quando nessuno è a casa (e qui la gente sviene), quando quindi la temperatura esterna è più alta e il COP della pompa è più alto.
Non occorre fare ste cose, basta isolare e abbassare la mandata quanto più possibile e lasciare tutto acceso. Facile.
Tornando al discorso senza offendere. A parte che trovo la forbice dei valori troppo ampia (sullo stesso immobile avrai un 15/20% di Delta), mi sembra quantomeno discutibile al netto delle possibilità economiche (mutuo o non mutuo) mettersi a fare un business plan sull’acquisto di un bene come la casa sulla base del rapporto tra la qualità dello stesso e i valori di consumo energetici dello stesso per questi motivi:
1. La casa (parlo sempre di prime case) è l’unico bene per cui vale la pena fare debito
2. Il bene che acquisti ha un valore rivalutabile o meno nel tempo. Il consumo no.
3. Obblighi normativi attuali e futuri
Detto questo, se fai un calcolo puro sul risparmio e sul payback, fermati qua, perché caldaia a condensazione a gas metano contro pompa di calore (no fotovoltaico) vince 10 a 0. Se invece pensi di comprare un immobile degli anni 70 e andarci a vivere come vivresti dentro un immobile in classe A, annamo bene.
Il discorso da fare invece è comprare il 250.000 buttarci su 100.000 e portarlo in classe A.
Io la vedo così.
Ecco una seconda fonte:
https://www.unionegeotermica.it/pdfi...ermia_2030.pdf
Una terza, dell'UE:
https://op.europa.eu/en/publication-...8-61325a2d4456
Pag 41:
The geothermal potential in Italy is greatly under-utilized, and the
development of direct uses has been very slow. This is mainly due to the
high mining risk and the higher initial costs of geothermal direct uses
compared to conventional sources. Further developments require
financial incentives and promotion of indigenous environmentally
benign energy sources.
fai riferimento ai links sopra riportaticomunque il geotermico che io ricordi non trova molte fonti valide in Italia,A parte che la prima affermazione pare abbastanza discutibile a fronte dei documenti sopra riportati, con "riscaldamento geotermico" intendo riscaldamento di abitazioni in un range limitato per via geotermica, quindi immagino sia sovrapponibile con il concetto di "teleriscaldamento". Mi pareva ovvio, scusa per la poca chiarezza.e quando c'è una fonte rilevante ci piantano un grosso impianto e fanno energia elettrica. Se tu intendi il teleriscaldamento, quella è un'altra cosa.
Che è quello che volevo fare io, comprata a giugno, dovevo entrare subito, quindi due lavori minimi al volo, aperta la cila per rifare bagno e bonus mobili, fatto fatturare tutti pittori elettricisti pavimenti ecc allo scopo di cedere il credito e con l'anno nuovo fare le cose serie, due settimane fa dall'oggi al domani cambiano le carte in tavola, vai a trovare uno che ti asseveri qualcosa adesso.
Capisci che uno comincia a farsi i conti in un altra maniera.
grazie per la risposta.
Dubito che sia possibile portare un vecchio edificio in classe A senza spendere l'equivalente del valore dell'edificio in interventi di isolamento.
Casa vecchia da 250k euro? Dovete spendere altri 250k per portarla in classe A+.
Bisogna praticamente rigirare tutta la casa sotto sopra a partire dall'isolamento delle fondamenta passando per l'isolamento dei muri, cambiare tutti i serramenti con vetri a tripla camera con gas sotto pressione tra le intercapedini (che da soli costano decine di migliaia di euro) e per finire isolare il tetto.
Senza contare che dovendo piazzare isolamento di spessori assurdi per ottenere un buon risultato si va a sballare tutto lo spessore dei muri e sono bestemmie (sia a livello pratico che progettuale) per adattare i serramenti e rientrare nelle tolleranze.
Auguri.
Ultima modifica di Maelström; 04-12-21 alle 08:39
tranqui. anche perchè guardando la seconda fonte ho trovato infatti conferma alla mia tesi. prime righe del capitolo 1:
"Le risorse geotermiche del territorio italiano potenzialmente estraibili da profonditÃ* fino a 5 km sono dellÂ’ordine di 21 exajoule (21x1018 Joule, corrispondenti a circa 500 MTEP, ovvero 500 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio)b. Di esse, circa due terzi hanno temperatura inferiore a 150 °C c. Pertanto, le risorse a temperatura così alta (T>80-90 °C) da permettere la produzione di energia elettrica a costi oggi competitivi con quelli di altre fonti di energia si trovano solo in poche aree della fascia pre-appenninica tosco-laziale-campana, delle due isole maggiori e di quelle vulcaniche del Tirreno"
per il teleriscaldamento confermo che siamo indietro millenni rispetto agli altri. ma il nostro paese è intrinsecamente una merda da adattare per tale tipo di fornitura. Tali impianti lavorano bene solo per grosse concentrazioni di popolazione, quindi diciamo che prendo una cittÃ* tipo padova e voglio scaldare tutti quelli che stanno fino 200 metri oltre l'esterno della tangenziale. I lavori da fare per collegare ogni edificio a questo mega impianto centralizzato sono abnormi, e in centro storico la cosa diventa improponibile.
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ma infatti io il 110% lo consiglierei solo a chi ha una casa di classe D in su, altrimenti rifai una casa nuova. so che ti piace non dover tirare fuori un cent, ma una casa ritoccata così è una merda, tipo le ristrutturazioni che fanno gli americani in tv.
riassunto topic pirateria domestica:
l'apice di svapo:
rondella's way:
Devi fare un cappotto da 12cm 14cm in lana o eps (!), fare un insuflaggio del sottotetto, cambiare i serramenti con triplo vetro basso emissivi (pvc o legno alluminio), taglio termico delle soglie se non cambiare i monoblocchi, devi prolungare o battere fuori le soglie nuove, pompa di calore ibrida, fotovoltaico, accumulo. E sei malcontati tra i 140 e 160mila. E fai il compitino.
Se invece metti mano come devi fare agli impianti e togli i termosifoni in ghisa o acciaio smaltato, tiri su i pavimenti e fai radiante tra una balla e l’altra arrivi sempre malcontati tra i 180 e i 200 mila. Fai pompa elettrica
170 fai tutto.
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Un relitto anni 60-70 in classe mesozoico lo porti a casa a 180.000 200.000 anche meno comunque. Chiaro dipende dalla zona. Non Milano centro, provincia non malfamata zona residenziale gradevole.