Rant: praticante avvocato (povero) in Italia. Scappare dal Bel Paese?
Genitori di classe operaia/basso impiegatizia, anni di scuola dell'obbligo, un diploma di maturità classica preso a pieni voti con rabbia e grinta, dopo cinque anni a sopportare figli di papà che si credevano migliori di te solo perché benestanti. Mentre gli altri avevano una vita sociale normale, passavi i pomeriggi a tradurre versioni dal greco/latino e studiare come un pazzo.
Zii avvocati che hanno raggiunto soddisfazioni economiche soltanto dopo decenni di duro lavoro, ti sconsigliano di iscriverti a giurisprudenza anche se potrebbero lasciarti lo studio, ma tu ingenuamente te ne sbatti. Dicono che te ne pentirai, che dovresti puntare all'Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza. Ti iscrivi lo stesso, perché in fondo vuoi diventare Avvocato.
Cinque anni di studi teorici e obsoleti, rimasti di fatto alla riforma Gentile, laboratori e compiti scritti praticamente inesistenti, tasse su tasse universitarie, affitto, bollette e spese da fuorisede. Studi leopardiani, matti e disperatissimi, su manuali da +800 pagine.
Otto mesi di (inutile) sudore per una tesi sul diritto dell'Unione Europea. I tuoi genitori hanno finanziato un laureificio in cui i baroni universitari mantengono i loro privilegi con cattedre inutili, concorsi truccati, dottorandi e assistenti sfruttati fino al midollo.
L'unico barlume in tutto il percorso: un Erasmus che ti apre gli occhi sulla possibilità di una carriera all'estero, ma l'esperienza viene parzialmente rovinata dalla pandemia. Mai una gioia.
Ti rendi conto che per tutti questi anni non hai guadagnato/risparmiato nulla e non hai versato un cazzo di contributo, se non quelli delle stagioni passate in magazzino a sgobbare per finanziare i tuoi studi. Eh sì, proprio quelle stagioni estive passate a sudare (e studiare) mentre i tuoi colleghi di università radical chic, che mettono in affitto 5-6 immobili e poi vanno alle manifestazioni della CGIL, se la spassano tra un aperitivo e l'altro.
Non sai nemmeno come, ma entri come praticante in uno studio legale internazionale di media fascia, senza doverti spostare dalla tua regione. Lurkare per anni sui forum in inglese è servito a qualcosa, si direbbe. Snobbi i tuoi zii, troppo pessimisti dici, non credono in te, vuoi farcela da solo.
Primo anno a 240 euro (!) netti al mese, 10 ore di lavoro al giorno MINIMO, pranzi davanti al PC con dei tramezzini la maggior parte dei giorni. Colleghi irritanti ed empatici come un sasso,, non fanno altro che parlare dei loro viaggi e di quanto fatturano/spendono.
Dalla disperazione ogni sera ti attacchi alla bottiglia, e non ti stacchi... purtroppo. Quando arrivano le bollette ti senti morire.
Parlando con i (pochi) colleghi praticanti della città, scopri che sei l'unico praticante retribuito, per cui dovresti anche ringraziare ora che prendi la bellezza di 400 euro netti al mese.
Dal 2023 arriva il macigno della scuola forense obbligatoria, organizzata da chi? Proprio dall'università locale. Costa 1000 euro e non te la puoi permettere, dunque dovrai farla solo dopo aver finito il tirocinio, dando l'esame a dicembre 2025 e perdendo quindi una sessione.
Vogliamo parlare dell'esame di abilitazione? Si tiene una volta all'anno, lo hanno reso difficilissimo per compensare tutti gli anni in cui migliaia di asini lo passavano, perché raccomandati o perché spediti a farlo in sperdute province del Sud.
Il settore è saturo, dicono, troppi avvocati. Solo i figli dei ricchi possono farcela. Toga, manuali, cassa di previdenza forense, assicurazione professionale, spese varie... Praticamente impossibile anche solo iniziare senza avere un capitale cospicuo da investire.
Intanto lo Stato ha speso tantissimi soldi per formarti e finanziare il sistema educativo pubblico. Tu però pensi che una volta presa l'abilitazione farai le valigie perché è meglio continuare la gavetta all'estero, ma con delle prospettive, invece che rimanere a fare lo schiavo per 1200 euro in partita IVA (questo per almeno 7-8 anni).
TL

R: In Italia se non vuoi studiare STEM e non hai le spalle coperte è meglio se non ti laurei affatto.