Jeanne-Paule Marie Deckers nasce vicino a Bruxelles nel 1933 ed entra nella congregazione delle domenicane missionarie di Nostra Signora di Fichermont negli anni cinquanta prendendo il nome di Suor Luc-Gabriel. Viene ben presto apprezzata dalle sue consorelle per l'abilità con la chitarra e decide quindi di incidere alcuni brani per poter far circolare le sue canzoni anche tra i fedeli.
Queste incisioni giungono nelle mani di alcuni discografici della Philips Records che intuiscono il loro potenziale. L'ordine concede così uno speciale permesso per la pubblicazione, ma sotto le condizioni che la suora non sarebbe mai apparsa in pubblico; che le incisioni non sarebbero state pubblicate col vero nome e che tutti i proventi derivati dalla vendita dei dischi sarebbero confluiti direttamente nelle casse dell'ordine stesso.[1] Sulla copertina dei dischi destinati al mercato europeo, viene così utilizzato il nome d'arte di Sœur Sourire, mentre su quelli destinati al mercato statunitense il nome di The Singing Nun.
Il primo singolo a uscire è la celebre Dominique, canzone dedicata al fondatore dell'ordine di cui fa parte, Domenico di Guzmán. Il successo del singolo è immediato e straordinario. Nel 1963 il singolo raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 statunitense mantenendola per quattro settimane e arrivando in vetta anche in Australia, Canada e Nuova Zelanda; secondo in Norvegia; quarto in Danimarca e Irlanda; quinto in Sudafrica; sesto nei Paesi Bassi e settimo in Germania Ovest.
In breve tempo viene immesso sul mercato anche un album con tutte le canzoni registrate dalla Deckers. Anche questo disco ottiene un grande successo, grazie soprattutto al singolo, e negli Stati Uniti diviene la prima interprete femminile con album e singolo contemporaneamente al primo posto della classifica.
Con la notorietà, per la piccola suora iniziano i guai tanto che, il 6 gennaio 1964, può cantare in diretta dal suo convento davanti alle telecamere de The Ed Sullivan Show solo dopo che l'intervento del vescovo vince le resistenze della madre superiora.
Nel 1966 Sœur Sourire intraprende una tournée negli Stati Uniti, ma al suo ritorno scopre che il fisco belga pretende da lei le tasse arretrate sugli introiti derivati dalla vendita dei suoi dischi.[1] Lei, non potendo dimostrare di aver devoluto tutto all'ordine religioso che non ha mai rilasciato una sola ricevuta, subisce un processo che alla fine perde.[1]
Nel luglio del 1966 decide di lasciare il convento, non riuscendo più a vivere seguendo le regole della vita monastica.[1] Intraprende quindi la carriera di cantante a tempo pieno, incidendo nel 1967 la canzone Je ne suis pas une vedette. Ma si trova anche qui a non poter più usare lo pseudonimo di Sœur Sourire, dato che questo è di proprietà della Philips.[1]
L'ex-suora cade così in depressione, tuttavia continua a sopravvivere grazie alla vendita dei suoi scritti e alle lezioni di chitarra che impartisce. È in questo periodo che incontra Anne Pécher, anch'essa ex-suora, che va a vivere con lei e con la quale progetta di costruire una scuola per bambini autistici.[1]
La tomba di Jeanine Deckers e Anne Pecher a Wavre
Nel 1983 il giornalista e produttore discografico Gilles Verlant la contatta per pubblicare una versione rimixata di Dominique, ma il disco rimane invenduto. Perseguitate dai debiti e dai pettegolezzi sulla loro relazione omosessuale, Jeanine Deckers e Anne Pécher nel 1985 mettono in atto un doppio suicidio,[1][2] e, come da loro chiesto in una lettera di addio, vengono seppellite insieme, a Wavre.[3]