Originariamente Scritto da
Absint
Molte erano le battaglie combattute nel suo passato.
La spada, decorata di rune misteriose ai piu', raccontava di una vita passata tra una avventura e l'altra.
La sua pelle di anfibio trasudava ancora delle acque maleodoranti del fiume stagnante che aveva esplorato per quelli che sembravano giorni infiniti.
Battendo le palpebre dei suoi occhi viscosi, lascio' che l'ambiente circostante lo invadesse con i suoi colori.
Sgargianti e vividi, erano una benvenuta novita'.
Tra le felci umide e i petali rossi come sangue, la vide avvicinarsi.
Era nuda, bionda, e nel suo viso leggeva un desiderio che non poteva tardare a soddisfarsi un momento di piu'.
Si appresto' a lui, alta tanto da incontrare il volto di lui con il caldo tocco del suo bassoventre, rigoglioso di riccioli biondi che brillavano umidi.
Lui le cinse i fianchi con le sue dita fluide, i suoi 4 polpastrelli come delle ventose si legarono alle natiche di lei ricche, dense.
Premendola a se', la fece gemere di gusto, e quando ella non pote' piu' resistergli, si chino' a baciare la fronte di lui con le labbra piene e morbide.
Lui senti che le vesti e armatura che lo ricoprivano non tenevano piu', si stracciavano, slegavano e cadevano a terra, tra fruscii e clangore di metallo, spargendosi sul terreno umido, mandando gocce di torrente per aria.
Esse ricaddero sul corpo di lui, ora umano. Mentre la metamorfosi avveniva, lui si ergeva di fronte a lei, ora piu' imponente e forte.
Tra di loro solo il suo membro erto.
Lei lo guardo', prima alla verga di nuova durezza, poi negli occhi e non ci fu bisogno di dire altro.
-------------------
Tornarono a castello avvolti in un manto sudicio, liberi ora di vivere la loro vita insieme.
Un mendicante lungo il sentiero, che aveva aiutato il principe ranocchio durante le sue vicissitudini, commento' a voce alta:
"Sir Baddo gracchiava e gracchiava, adesso sembra avere la voce di un usignolo! Va' che la vita riserba sempre sorprese!"
Fine