TROPPI
domenica alle 15 in stazione centrale si portano dietro i manganelli ?
EDIT: il commento
OH NO LE RADICI CRISTIANE NO! COME FAREMO!
ha ragione
Rubo un momento al tuo tempo..domenica tornando in treno da Tirano...alla stazione di Sondrio....un massa sono saliti ragazzi ragazze di colore...non so definire il numero...qui pochi italiani che eravamo seduti ci siamo guardati..,Siamo in Italia??E stata la domanda che ci siamo letti nei nostri occhi!!Ragazze che da come erano vestite e data l'ora...lascio immaginare dove andassero e a fare cosa....ragazzi fatti, ubriachi persi...ecco cosa vedrebbe il caro Renzi se girasse un poco nei nostri paesi.,,,mi sento. Straniera a casa mia...scusate lo sfogo...ma dico...italiani muoviamoci in massa..ormai non siamo più. Ascoltati.....,
È un normale sabato sera a Treviso tra ragazzi italianiOriginariamente Scritto da Cesarino
Svizzera, stretta di mano obbligatoria per i due fratelli siriani oppure multa
Nuova puntata dopo che due ragazzini musulmani si sono rifiutati di stringere la mano alle maestre perché contrario alla loro religione. «La parità tra donna-uomo e l'integrazione degli stranieri prevalgono sulla libertà di credo degli allievi», sostengono le autorità federali
Dovranno dare la mano alla maestra alla fine della lezione. Oppure dovranno pagare una multa di 5 mila franchi svizzeri (4.500 euro). Nuova puntata, in Svizzera, della vicenda dei due fratelli di Therwil, nel Cantone di Basilea Campagna. Come raccontato anche dal Corriere, in aprile A., 16 anni e N.,14 anni, due ragazzini musulmani di origine siriana, si erano visti sospendere la pratica di naturalizzazione perché alla fine di una lezione si erano rifiutati di stringere la mano alle insegnanti, come è usanza in Svizzera. «La nostra religione ci proibisce di toccare una donna», avevano spiegato i due. E ancora: «Non potete distruggere la nostra cultura come se stesse formattando un hard disk».
I figli dell’imam
Figli di un imam siriano della moschea Faysal di Basilea e rifugiato politico nel Paese Elvetico dal 2011, i due adolescenti con il loro gesto, senza nemmeno rendersene conto, hanno letteralmente spaccato in due la Svizzera. Subito dopo l’accaduto le autorità scolastiche si erano rivolte a quelle cantonali per chiedere il da farsi. La direttrice della scuola Christine Akeret aveva spiegato al quotidiano Blick di aver pensato inizialmente a una sospensione o a una multa. «Non sapevamo cosa fare». «Es geht nicht! È inaccettabile, non è così che mi immagino l’integrazione», aveva tuonato in tv la consigliera federale Simonetta Sommaruga. «Allora non stringessero la mano nemmeno ai maschi», aveva protestato un’insegnante. Sull’altro fronte invece il Consiglio centrale islamico svizzero aveva confermato che la stretta di mano tra uomini e donne è proibita. «Dopo gli attacchi di Colonia, alla vigilia di Capodanno, è stato chiesto ai musulmani di mantenere le distanze dalle donne, ora chiedono di avvicinarsi a loro», aveva scandito ai media svizzeri il portavoce Qaasim Illi. Unici a cercare di gettare acqua sul fuoco quelli della Federazione delle organizzazioni islamiche elvetiche (in Svizzera vivono 350 mila musulmani) che avevano spiegato: «La stretta di mano tra insegnanti e studenti non è un problema per i musulmani». Ma il dibattito aveva continuato a infiammare i media svizzeri e l’opinione pubblica. Il risultato, in aprile, era stato che le pratiche per la naturalizzazione dei due adolescenti e della loro famiglia si erano fermate. Tutti i componenti del nucleo familiare erano stati “interrogati” dalle autorità di Basilea.
L’obbligo
Ora questa nuovo provvedimento. Secondo l’analisi giuridica realizzata su richiesta del dipartimento, risulta che, malgrado la libertà di religione, le scuole del cantone possono esigere una stretta di mano. L'interesse pubblico della parità tra donna-uomo e l'integrazione degli stranieri prevalgono «ampiamente» sulla libertà di credo degli allievi, sostiene il documento. Risultato, se i due ragazzi continueranno a ignorare la tradizione elvetica per rispettare le proprie usanze saranno multati. «Darsi la mano fa parte delle tradizioni culturali della Svizzera», ha commentato il ministro della giustizia elvetico Simonetta Sommaruga. Ma resta il dubbio che una stretta di mano obbligatoria possa favorire davvero l’integrazione tra due culture.
Che tenerezza che fanno quando dicono "uaa sono saliti millemila stranierii, ma come faremo??? Povri noi.."
Si spaventano per 2 stranieri. Allora qui a Londra che dovrebbero fare?
Che poi per qualche strana ragione qua funziona tutto mentre in Italia nulla (ahaha Roma che bel posto che è...)... Eh ma la colpa è degli stranieri... Sìsì vai vai continuate così: siete sulla buona strada per risolvere tutto...
Avete mai stretto la mano ai vostri insegnanti?
solo dopo averci starnutito.
Caro Beppe, 15 anni fa o forse anche 10, un sindaco musulmano progressista come Khan alla guida di una grande metropoli come Londra avrebbe suscitato commenti positivi, sarebbe stato visto come un segno di progresso. Oggi invece leggo, sconcertata, su questo forum commenti che sfiorano il razzismo, altri rassegnati che leggono in questa elezione un ritorno al medioevo. Eppure questo sindaco e’ decisamente moderato e progressista. Ha giurato nella cattedrale di Southwark accompagnato dal prete, per sua scelta. E’ noto per essere favorevole alle unioni gay ed e’ una avvocato che si occupa di diritti civili. Oggi leggo sullo “Standard” che vuole nominare piu’ donne nella sua amministrazione in posizioni chiave. Ma tutto questo non basta! Resta sempre un musulmano. Tutte queste riserve le leggo in questo forum. A Londra, ormai la mia citta,’ e’ tutto diverso. Ho fatto un piccolo sondaggio: nel mio piccolo gruppo di lavoro lo abbiamo votato in 4. Io l’unica italiana, gli altri inglesi nati e cresciuti a Londra, nessun musulmano. Una signora sulla sessantina, inglese, che votera’ per il Brexit, commentava scandalizzata della campagna denigratoria che hanno fatto gli avversari contro Khan:” Unbelievable!” . Chissa’ cosa direbbe questa signora di certe lettere che sono state pubblicate su “Italians”! A Londra sebbene non ci sia un’integrazione al 100%, i musulmani cresciuti in questa citta’ vi sono parte, con i loro problemi naturalmente ma anche con il loro significativo contributo. Se il mio trainer si chiama Salim, in banca il “financial adviser” e’ pachistano e il tecnico IT e’ libanese, e’ quindi normale avere un sindaco che si chiama Khan. Credo che in questa citta’ e, parlo per Londra, non per l’Italia, sia possibile conciliare la nostra cultura e i valori dell’Islam moderato in quanto l’integrazione e’ sempre perseguita come obbiettivo, anche se piu’ difficile di questi tempi. Ancora una volta Londra e’ andata contro corrente! Abbiamo un sindaco musulmano. So what!
>strette di mano obbligatorie
Cesarino sempre più patetico
no ma al primo anno di università ho attaccato rogne con uno di essi/lui ha attaccato rogne con me (non si capisce bene).
riassunto topic pirateria domestica:
l'apice di svapo:
rondella's way:
Però la parte sul Vaticano è un po' vera, sabato scorso c'era un tale Islam che organizzava i soliti tour acchiappaturisti...
Mi hanno pure baciato e punto con la barba
Permessi di Scrittura
|
|
|
|
Rispondi Citando
