Originariamente Scritto da
hoffmann
A me affascina il meccanismo mentale che porta a pensare: se impedisco a qualcuno di dire qualcosa allora quel qualcuno quella cosa non la penserà neppure.
Mettiamo che a me non piacciano i gay.
I casi sono due: o lo dico o non lo dico.
Se lo dico il mio studente gay ha poi il dubbio che io non lo giudichi correttamente.
E se non lo dico? Tutto a posto?
Se ero una carogna prima a maggior ragione lo sarò adesso, quando nessuno potrà accusarmi di omofobia (non ho detto nulla, ma il frocio lo boccio lo stesso).
Però il problema non è la mia presunta poca professionalità, ma il fatto che io renda esplicito il mio pensiero.
L’ho detto per altri argomenti e lo ribadisco per questo: a me interessa che un insegnante sappia fare il suo mestiere quando è in servizio.
Trovo molto difficile credere che si possa educare dei ragazzi alla libertà di parola e di pensiero essendone privati.
Ciò che si può fare e semplicemente creare degli ipocriti, che pensano una cosa e ne dicono un’altra per ragioni di comodo, esattamente come chi siede in cattedra.