Non hanno fiducia in Hamas e nel suo governo, lo considerano corrotto, se dovessero votare domani lo farebbero per Marwan Barghouti (ma l’esponente di Fatah è in una galera israeliana da vent’anni) o non andrebbero proprio ai seggi : questo è ciò che pensava la maggioranza degli abitanti di Gaza il 6 ottobre scorso. Il 7 ottobre Hamas mette a segno il suo orrendo massacro, e per i gazawi cambia tutto.
Oggi stanno morendo a migliaia sotto le bombe di Israele, che li accusa sostanzialmente di essere una cosa sola con Hamas. Ma non lo sono, né lo erano. Secondo uno strumento di rilevazioni delle opinioni che in Occidente è diffusissimo: il sondaggio.
Arab Barometer è una rispettabile istituzione demoscopica, realizza sondaggi dal 2006 in Medio oriente e Nordafrica, con tecniche occidentali e teste formate in occidente: la fondatrice è una docente di politica internazionale dell’università di Stanford, Amaney Jamal.
La stessa professoressa Jamal ha co-firmato l’ultimo sondaggio, realizzato con oltre un migliaio di interviste tra il 28 settembre e il 6 ottobre – sì, proprio il giorno prima del massacro – in partnership con un think tank palestinese di Ramallah e con il National endowment for democracy, agenzia americana finanziata dal Congresso che si dedica a “promuovere la democrazia”, cioè i partiti filo-americani, dall’Ucraina alle primavere arabe, come già fece per il Nicaragua sandinista e la Polonia di Jaruzelsky.
I risultati del sondaggio sono curiosi.
Avete fiducia in Hamas? Le prime due risposte sono un 44% di “per niente” e un 23% di “molto poca”.
Chi votereste? Il 32% risponde Marwan Barghouti, il 30% non andrebbe a votare, solo il 24% voterebbe per il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, che solo il 12% per il leader dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen (il 62% vorrebbe che Abu Mazen si dimettesse, il 52% pensa che l’Anp sia diventata di ostacolo al popolo palestinese).
Il 48% crede ancora nella democrazia, il che è quasi un miracolo, e solo il 26% ritiene esistano circostanze per preferire altre forme di governo (nel 2022 chiesero lo stesso agli americani: il 20% rispose “dittatura, in certe circostanze”).
Il 73% vuole un accordo di pacificazione con Israele – altro che cancellarlo, come sostiene Hamas per statuto.
Il sondaggio è stato pubblicato per primo da Foreign Affairs la settimana scorsa, e da allora fioccano gli inviti delle grandi testate per la professoressa Jamal, che lo ha già illustrato tra l’altro alla Cnn e ieri sul New York Times.