Non c è molto da ragionarci. I figli oggi sono considerati trofei intoccabili, biasimarli per qualsiasi cosa significa mettere in dubbio la capacità educativa del genitore, cosa ritenuta inaccettabile e pertanto quest'ultimi cercano di colpevolizzare l'altra parte.
Il mio sogno è una sitcom sul modello di Camera Café intitolata “Sala insegnanti”.
La gente CREDE di sapere come funziona una scuola, ma in realtà non ne ha la più pallida idea.
Fatto senza filtri verrebbe uno show tragicomico da Oscar. Non ci sarebbe da inventare nulla.
Ma è irrealizzabile perché chiuderebbe alla seconda puntata tra le urla scandalizzate delle associazioni più varie e le interrogazioni parlamentari.
Ultima modifica di hoffmann; 05-03-24 alle 11:11
È un capolavoro di egocentrismo interpretativo
Visto che il tuo messaggio si prestava a numerose forme di implicito, ovviamente (in senso ironico) il ragazzo e i genitori hanno scelto quello meno plausibile nel contesto, ma più rilevante nella loro esperienza. Il fatto che persone adulte non riescano a rendersi conto della differenza tra realtà (contesto in cui è avvenuta la comunicazione) e quello che gira loro liberamente in testa è alquanto preoccupante.
Auguri con l'analisi del testo
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Mi viene in mente quella famosa clip in cui Miyazaki prende in giro Anno che non riesce a pronunciare "Arigato" nel modo giusto e gli dà ironicamente dello sporco straniero In qualche altra parte del mondo oggi sarebbe in cella
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
La puntata di ieri si sarebbe intitolata “La crisi del Mar Rosso”.
Eravamo tutti lì a cercare di interpretare una circolare fresca fresca.
Siamo abituati alle periodiche circolari minatorie sull’uso delle fotocopie e ai vari mezzucci per cercare di farcele fare fuori a nostre spese.
Questa volta però c’era maggiore creatività perché ci si invitava a fare meno fotocopie possibile in quanto in emergenza perché le nostre macchine sono da sostituire e le nuove ordinate sarebbero “bloccate nel Mar Rosso da Ottobre”.
Era quindi tutto un tentare di capire che cosa ci facessero due fotocopiatrici nel Mar Rosso da ottobre (in quel tempo avrebbero potuto fare il giro del mondo non so quante volte).
Eravamo rapiti dalla creatività della fandonia e facevamo varie ipotesi su come una fotocopiatrice potesse ammazzare il tempo da quelle parti.
Ovviamente sullo sfondo le varie trattative e triangolazioni con segreterie e uffici viari per stampare le verifiche dei prossimi giorni perché intanto le nostre macchine sono state portate via e tanti saluti.
Nel frattempo appostamenti (“all’ufficio in fondo c’è una stampante con il toner!!!”), tentativi di corruzione a suon di caffè e tradimenti come nelle migliori spy story
Ultima modifica di hoffmann; 05-03-24 alle 11:36
QUINDI HOFFMANN NON HA ACCUSATO UN SUO ALLIEVO DI ESSERE UN CICCIONESCEMOBBASTARDO MA SOLO DI ESSERE UNO SCEMOBBASTARDO.
mi sembra comunque grave.
poi metti che l'ex cicciobombo trova questo topic e si riconosce.
edita. cancella. elimina l'account. FORMATTA!
Ultima modifica di Glasco; 05-03-24 alle 15:12
Una rastrelliera per fucili? Io non possiedo neanche un fucile, tantomeno una gamma di fucili che richieda un'intera rastrelliera. Che ci faccio con una rastrelliera per fucili?
Ti fossi limitato a dare ordini (staccati da lì e basta!), ti saresti risparmiato tutto il resto
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Ti è già capitato qualche studente col trauma generazionale? Qui in Italia è poco diffuso, ma in America ci sono bambini e ragazzi depressi perché i loro avi hanno subito soprusi.
Beh magari ti capiterà qualche napoletano che ce l'ha ancora con i Savoia
certe tue esperienze mi ricordano perché ho fatto l'insegnante per soli due anni e poi ho abbandonato.
Una volta misi una nota ad uno studente egiziano perché alla mia richiesta di stare in silenzio fece il gesto del pazzo, ma lui non solo rinnegò la cosa ma venne anche verso la cattedra per minacciarmi. Vedendo che ero fermo, urlò e andò in vicepresidenza.
Comunque alla fine della fiera una mia collega mi accusò di razzismo perché era marocchino aggiundendo che avevo spaventato il piccolino (di quasi 2 metri) e alla fine della fiera nessuno intervenne per prendere provvedimenti e il preside rifiutò tutti i miei incontri.
Rotto il c**o e lasciato solo da tutto il CdC, non solo gli levai la nota, ma gli regalai un 8 ad un'interrogazione pessima (anche se a fine anno gli lasciai un 6).
Credo che queste due cose furono la migliore punizione perché sganciai una bomba che si saranno smazzati tutti quelli che hanno fatto orecchie da mercante.
L'unica cosa buona di quell'evento è che alcuni genitori e alcuni studenti mi contattarono per darmi la piena solidarietà, peccato che sia servita a poco.
Dopo quella volta decisi di tornare a lavorare nel privato.
Ultima modifica di ghiaccionove; 05-03-24 alle 15:07