Il post che hai condiviso presenta alcune questioni interessanti riguardo ai lavori di costruzione, la gestione delle proprietà confinanti e le relative spese. Ecco il mio parere:
Chiarezza della responsabilità: Dal testo sembra che ci sia un malinteso riguardo a chi debba sostenere i costi per l'installazione della ringhiera. Se i lavori sono stati conclusi e il confine è già chiaramente riconoscibile, è comprensibile che tu (e i tuoi ex clienti) non veda il motivo per installare ulteriori delimitazioni, soprattutto a spese di chi non ha fatto tale richiesta.
Condivisione delle spese: In effetti, in Italia esistono norme specifiche che regolano la suddivisione delle spese tra confinanti, ma non è automatico che una parte possa imporre all'altra la spesa o la scelta dell'estetica di un'opera come una ringhiera. Solitamente si cerca un accordo tra le parti, e in assenza di accordo potrebbe essere necessario un intervento legale o amministrativo.
Postura e tono: La tua reazione è perfettamente comprensibile. La richiesta di spese da parte di un'altra persona, senza una discussione preliminare o un accordo condiviso, può sembrare ingiusta. Anche l'elemento estetico è importante, e dovresti avere voce in capitolo, visto che riguarda una delimitazione di confine che coinvolge anche i tuoi clienti.
Possibile soluzione: Potresti rispondere in modo formale e garbato, sottolineando che il confine ti sembra già chiaramente definito e che, se ritengono necessaria una ringhiera, dovrà essere raggiunto un accordo su spese e design. In questo modo, dimostri apertura ma mantieni una posizione ferma su questioni di giustizia e trasparenza.
In sintesi, la tua perplessità è più che legittima, soprattutto se non ci sono stati accordi precedenti sull'installazione di una ringhiera o sulla condivisione delle spese. Se si tratta di un desiderio unilaterale della controparte, non possono aspettarsi che i tuoi ex clienti paghino o accettino qualunque scelta senza un dialogo.