TGM 329

[anonimogiocator]

Majkol è uno molto competente sulle cose jappo. Ha solo bisogno di sciogliere un po' la scrittura, come tutti noi quando abbiamo iniziato a collaborare per la rivista (se penso a com'erano scritti i miei pezzi dei primi due anni mi vengono i brividi). Insomma... il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette.

Il cambio repentino di tono nella recensione è voluto e sta a significare che il gioco è bellissimo, ma il porting è fatto coi piedi. Magari si sarebbe potuto impostarlo in altro modo, spiegando la cosa fin dalle prime battute, ma secondo me funziona anche così.

Kikko, non sono d'accordo nel metodo e nel merito. Con tutto il rispetto per il Robuschi che scrive sicuramente meglio di me, credo che lettore pagante della rivista "medio" non sia entusiasta di sovvenzionare una scuola di perfezionamento per giovani leve. I pezzi che scrivevi tu ai primordi della tua comparsa sulle pagine della rivista erano adeguati ai tempi, allo stile ed al target medio della testata di allora: tutte cose che sono anni luce distanti dal giorno d'oggi.
Così come un pezzo del Baccigalupi che disserta di identità multiple sparse in realtà soggettive di universi paralleli sarebbe stato (nella migliore delle ipotesi) ignorato dai lettori del tempo, un pezzo "immaturo" (lo stai dicendo tu, eh) come gli ultimi due di cui stiamo parlando sono fuori posto nella TGM del 2016.
Il senso del TGM cartaceo odierno, con tutta la jungla del web che c'è là fuori, è di fornire contenuti di qualità -ivi compresa la scrittura- che non si possono trovare altrove nè gratis.
Se leggo su TGM le recensioni di giochi che so per sicuro che mai giocherò, è perchè il contenuto che ne ricavo, che va oltre la singola descrizione delle meccaniche e delle tematiche di un certo gioco, è interessante di per sè nell'ambito della divulgazione della "cultura" di quel particolare ludo che ci piace tanto.
Tutto ciò IMHO, anyway.

[La Rikkomba Vivente]

Kikko, non sono d'accordo nel metodo e nel merito. Con tutto il rispetto per il Robuschi che scrive sicuramente meglio di me, credo che lettore pagante della rivista "medio" non sia entusiasta di sovvenzionare una scuola di perfezionamento per giovani leve. I pezzi che scrivevi tu ai primordi della tua comparsa sulle pagine della rivista erano adeguati ai tempi, allo stile ed al target medio della testata di allora, tutte cose che sono anni luce distanti dal giorno d'oggi.
Così come un pezzo del Baccigalupi che disserta di identità multiple sparse in realtà soggettive di universi paralleli sarebbe stato (nella migliore delle ipotesi) ignorato dai lettori del tempo, un pezzo "immaturo" (lo stai dicendo tu, eh) come gli ultimi due di cui stiamo parlando sono fuori posto nella TGM del 2016.
IMHO anyway.

Tieni conto pero' che quando il Kikko ancora scriveva per TGM era possibile considerare il giornalismo videoludico una professione vera. Oggigiorno o hai una rendita, o hai un secondo lavoro o metti il tuo IBAN nelle recensioni. Il giornalista non puo' garantire la medesima qualita' di scrittura se il giornalismo non garantisce la stessa qualita' di vita.
Potresti pagare 10 euro al mese per venti articoli come il corriere, magari. E magari sarebbe la fine di [inserire insulto gravissimo a scelta] come le anteprime dei personaggi di SFV. Ma in 120-240 euro all'anno ci stanno una manciata di libri e un paio di acquisti errati: ci sarebbe da disquisire a latere del significato stesso di 'giornalista' oggi, ma non vorrei che poi Picard venisse a dirmi che non capisce quello che scrivo
Penso che la prospettiva piu' interessante oggi possa darla Il Cinese, se e quando ne avra' voglia.

[anonimogiocator]

Tieni conto pero' che quando il Kikko ancora scriveva per TGM era possibile considerare il giornalismo videoludico una professione vera. Oggigiorno o hai una rendita, o hai un secondo lavoro o metti il tuo IBAN nelle recensioni. Il giornalista non puo' garantire la medesima qualita' di scrittura se il giornalismo non garantisce la stessa qualita' di vita.
Potresti pagare 10 euro al mese per venti articoli come il corriere, magari. E magari sarebbe la fine di [inserire insulto gravissimo a scelta] come le anteprime dei personaggi di SFV. Ma in 120-240 euro all'anno ci stanno una manciata di libri e un paio di acquisti errati: ci sarebbe da disquisire a latere del significato stesso di 'giornalista' oggi, ma non vorrei che poi Picard venisse a dirmi che non capisce quello che scrivo
Penso che la prospettiva piu' interessante oggi possa darla Il Cinese, se e quando ne avra' voglia.

Discorso condivisibile, ma in realtà stai solo dicendo che se TGM dovesse reggersi su una redazione "pura", allora avrebbe già chiuso a causa della dipartita di tutti costoro per stenti.
Anche io vedo nella situazione attuale del giornalismo (mondiale, non solo italiano) un grave problema, che non è quello economico ma che da questo deriva: ciò devia però dal ragionamento che tentavo di imbastire, il quale invece è decisamente più "flat".
Estremizzo: a me lettore maturo (over 40, vah) del TGM del 2016, può cinicamente fregarmene il giusto (ma anche no) di quanto guadagna un redattore, ma se decido di devolvere il mio obolo mensile al cartaceo, lo faccio perchè banalmente giudico che lo spettacolo vale il costo del biglietto.
ll giorno che i costi per realizzare la rivista diventeranno incompatibili con la presenza di firme "già rodate", il valore aggiunto della rivista rispetto ad un qualsiasi sito quale [inserisci qui qualsiasi sito di recensioni online] sarà probabilmente inferiore al valore del conio europeo necessario al suo acquisto presso l'edicolante.
Un piccolo plusvalore residuo della carta rimane, che ancora temporeggiare sul trono con il tablet rimane scomodo, ma anche questo sarà presto un ricordo del passato.

[Kikko]

Kikko, non sono d'accordo nel metodo e nel merito. Con tutto il rispetto per il Robuschi che scrive sicuramente meglio di me, credo che lettore pagante della rivista "medio" non sia entusiasta di sovvenzionare una scuola di perfezionamento per giovani leve. [cut]

Nessuno nasce imparato e scrivere su una rivista, nel 2016, non è un'arte che si assimila facilmente se sei giovane, visto che la scuola, nel 99,9% dei casi, è quella del web.

Detto questo, Majkol non è l'ultimo venuto e prima di averlo fatto scrivere su TGM lo abbiamo testato per due anni su altri lidi. Tra un pezzo scritto da uno stagista e uno da premio Pulitzer ci sono in mezzo un sacco di gamme di grigio. Non ho parlato di immaturità dei due articoli dal punto di vista della trattazione, ma solo dell'esposizione stilistica: essendo l'autore una nuova firma, ha bisogno di tempo per capire il linguaggio della carta stampata; peraltro, di base, in redazione cerchiamo sempre di toccare il minimo possibile gli articoli in fase di correzione, proprio per preservare lo stile di ciascuno.

Le firme storiche, prima di diventarlo, erano firme da bamboccioni. Non si può pensare di vivere "solo" con gente vecchia e qualche giovane bisogna pur lanciarlo, senza pescare a caso nel mare magno, ma ponderando bene le scelte. Majkol è un buon collaboratore, e sono certo che col tempo adatterà la scrittura, proprio come stanno facendo persone introdotte negli ultimi 3/4 anni come Davide Mancini, Marco Tassani e Fabio Di Felice.

[Glorfindel]

va benissimo così

altrimenti se ogni posto di lavoro richiedesse esperienza pluriennale precedente saremmo tutti fottuti.

e in effetti lo siamo.

[Satan Shark]

Mi butto nella discussione per dire che purtroppo ormai è così, il giornalismo videoludico non paga. Non ho idea degli stipendi della redazza, ma sono obbligati (per motivi anche di tempo) ad appoggiarsi a collaboratori esterni.
Per esperienza personale so che i collaboratori esterni sono pagati pochissimo, ho visto newser essere pagati 50 centesimi a notizia mentre i più pagati arrivano al massimo a 2€\notizia e sono quelli che fanno il lavoro sporco e senza alcuna gratificazione (non vanno alle fiere, non vanno alle manifestazioni o i press tour, e non ricevono manco un portachiavi come omaggio).
Purtroppo gli introiti sono pochi. Io bazzico molto nel mondo del fumetto e quasi tutti i fumettisti (tranne chi lavora per la Bonelli) lo fanno praticamente come secondo lavoro o nei ritagli di tempo. Zerocalcare è uno dei pochi che ora ha un vero ritorno economico, ma altri bravi disegnatori che leggiamo volentieri online lo fatto solo part-time (cito ad esempio Sio, Silvia Ziche e Alessandro Mereu che vanno per la maggiore, poi ci sono Bigio, Mario Lucio Falcone, ecc.)

Tra un pezzo scritto da uno stagista e uno da premio Pulitzer ci sono in mezzo un sacco di gamme di grigio.

50 Sfumature di TGM!
In copertina il Silvestri che sculaccia il Keiser con la sua racchetta da squash!

[La Rikkomba Vivente]

Tra un pezzo scritto da uno stagista e uno da premio Pulitzer ci sono in mezzo un sacco di gamme di grigio.

Sara', ma 3/4 anni dopo gli estratti conto li fanno ancora in bianco e nero.

[bellisimo]

va benissimo così

altrimenti se ogni posto di lavoro richiedesse esperienza pluriennale precedente saremmo tutti fottuti.

e in effetti lo siamo.

in effetti lo siamo, come dici.

io, in tutt'altro contesto, scrivo molto, con competenza (perché sono vecchio, soprattutto) e completamente gratis: alla fine, ci sputo l'anima, ma lo posso mettere sul piatto della bilancia quando si parla del conquibus vero e proprio o quando si decide chi si accalappia il lavoro retribuito e chi no.

è chiaro, altro contesto, ma, insomma, manco troppo come condizione generale.

condivido l'esigenza di qualità assoluta per il cartaceo che sennò non ha quasi più ragione di esistere, ma su Majkol, in realtà, a parte una certa mancanza di 'stile', non ho nulla da dire: il ragazzo si farà.

[il Cinese]

edit

[anonimogiocator]

Trovo su di un noto sito di condivisione una copia della rivista del mese corrente.
Nonostante sia un pdf nativo, vedo che la risoluzione dei caratteri e delle immagini è miserrima (allego esempio non scalato...)



E' una precisa scelta di produzione (e nessun lettore della edizione digitale si lamenta ?????), oppure è una copia sottocampionata diffusa ad arte a fini promozionali ?
(pratica comune peraltro: il mio avatar qui a lato, ad esempio, è volutamente sottocampionato a fini promozionali)

[Alteridan]

Fammi capire: hai piratato la rivista e ti stai lamentando della qualità del file che ti ritrovi sul pc?

[Back to the origin]

Non credo tu abbia capito alteridan

spedito con ricevuta di ritorno

[Alteridan]

Credo di aver capito perfettamente invece.

[Matsetes]

Credo il discorso fosse sulla qualità della rivista digitale in generale, non di quella che ha lui

[Back to the origin]

Esatto. Da commenti precedenti sembrava aver comprato la rivista cartacea, mentre questa richiesta sulla qualità del digitale, che non nasconde di "aver trovato su un noto sito di condivisione", mi sembra più una curiosità, legittima direi.

spedito con ricevuta di ritorno

[keiser]

Esatto. Da commenti precedenti sembrava aver comprato la rivista cartacea, mentre questa richiesta sulla qualità del digitale, che non nasconde di "aver trovato su un noto sito di condivisione", mi sembra più una curiosità, legittima direi

questo partendo dal presupposto che la rivista pirata sia la medesima di quella che vendiamo noi in digitale. mi sembra una premessa *francamente* indifendibile

[anonimogiocator]

.

[anonimogiocator]

Fammi capire: hai piratato la rivista e ti stai lamentando della qualità del file che ti ritrovi sul pc?

Se facessi lo sforzo di leggere qualche post indietro, prima di sparare sentenze ad minchiam, vedresti che io la rivista la compro cartacea. "Back to origin" lo ha fatto ed ha capito tutto correttamente. Perchè tu no ?

questo partendo dal presupposto che la rivista pirata sia la medesima di quella che vendiamo noi in digitale. mi sembra una premessa *francamente* indifendibile

Keiser non ho capito cosa intendi dire. Quale sarebbe la premessa "indifendibile" ? Che la rivista che gira in rete non sia un pdf che si scarica dall'abbonamento ? (non lo so perchè non ho mai avuto occasione di avere una copia digitale di tgm)

Vedo che per alcuni utenti del forum la comprensione dell'italiano è optional non compreso nel prezzo d'acquisto.
Riepilogo velocemente alcuni punti fermi, a beneficio delle persone che "ci sono". Per quelli che "ci fanno" me ne farò una ragione.

1) Io la rivista la compro all'edicola, ed a partire dal numero 10 non ho saltato un numero
2) Ho trovato la suddetta copia digitale su un noto sito di condivisione
3) Per curiosità, osservandola, ho notato che la risoluzione dell'impaginato è pessima
4) Mi chiedevo quindi se:
4a) E' la copia "alternativa" ad essere stata oggetto di ricampionamento maldestro
4b) Le copie in abbonamento sono tutte così
4c) E' una copia sottocampionata distribuita dalla redazione per scopi promozionali

E' più chiaro ora ?

[keiser]

3) Per curiosità, osservandola, ho notato che la risoluzione dell'impaginato è pessima
4) Mi chiedevo quindi se:
4a) E' la copia "alternativa" ad essere stata oggetto di ricampionamento maldestro
4b) Le copie in abbonamento sono tutte così
4c) E' una copia sottocampionata distribuita dalla redazione per scopi promozionali

E' più chiaro ora ?

aspetta aspetta, che dici che non leggiamo con attenzione. tu prima avevi scritto

E' una precisa scelta di produzione (e nessun lettore della edizione digitale si lamenta ?????), oppure è una copia sottocampionata diffusa ad arte a fini promozionali ?

mancava l'opzione 4a, che giustamente nel secondo intervento poi inserisci. da qui il fraintendimento, credo. e sì, la risposta è proprio la 4a

[il Cinese]

edit